Costo rifiuti per l’anno 2016: riduzione reale o conti senza l’oste?

Costo rifiuti per l’anno 2016: riduzione reale o conti senza l’oste?

Danila La Torre

Costo rifiuti per l’anno 2016: riduzione reale o conti senza l’oste?

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giovedì 05 Maggio 2016 - 22:42

L’amministrazione Accorinti ha sottolineato come rispetto al 2015 il costo della gestione rifiuti sia sceso, passando dai 45,4 milioni di euro di un anno fa ai a 44,1 milioni di euro di quest’anno, ma la consigliera Nina Lo Presti solleva dubbi e perplessità. E guardando alcuni numeri …

Mentre in città i sacchetti della spazzatura indifferenziata continuano ad invadere strade e quartieri, sprigionando un odore nauseabondo e suscitando nei cittadini a volte sconforto altre volte rabbia, è ancora sui costi della gestione rifiuti che vogliamo concentrare la nostra attenzione. Costi che, come noto, sono totalmente a carico dei cittadini attraverso la TARI.

Sabato scorso, nell’ultimo giorno utile, il Consiglio comunale si è ritrovato tra le mani e ha approvato la delibera esitata dalla Giunta comunale solo due giorni prima, corredata dal parere positivo del Collegio dei revisori dei conti, reso in sole 48 ore vista l’urgenza di far approdare l’atto in Aula entro la scadenza del 30 aprile (vedi qui). A quella delibera è allegato il piano finanziario relativo ai servizi di igiene ambientale, raccolta differenziata e smaltimento Rsu nel periodo che va dal 1.gennaio al 31 dicembre 2016 per un valore complessivo di 44.101.256,78 euro, cifra su cui vengono determinate le tariffe (vedi qui).

Alla vigilia dell’approvazione della delibera sulla Tari, l’amministrazione Accorinti ha sottolineato come rispetto al 2015 il costo della gestione rifiuti sia sceso, passando dai 45,4 milioni di euro di un anno fa ai a 44,1 milioni di euro di quest’anno. E in effetti, mettendo a confronto queste due cifre, la riduzione c’è stata. Tuttavia, c’è chi come la consigliera Nina Lo Presti (vedi foto) – che durante la votazione in Consiglio comunale si è espressa con voto contrario – non si è voluta fermare all’apparenza ed è andata a spulciare tutti le voci e tutti i dati contenuti nel piano finanziario, riscontrando alcune “anomalie” che potrebbero far lievitare il costo totale finale. Secondo la consigliera, infatti, i cittadini potrebbero avere una sgraditissima sorpresa nel conguaglio della Tari.

IL DETTAGLIO DEL PIANO FINANZIARIO

Il piano finanziario relativo alla gestione rifiuti si compone di cinque voci: servizio Messinambiente/house; Servizio smaltimento Rsu; Pulizia aree verde e sorveglianza; Servizio Ato3 funzionamento; Costi Ato/SRR. Per ognuna di queste voci vengono individuati quattro periodi di riferimento e relativi costi.

  1. SERVIZIO MESSINAMBIENTE /HOUSE

Dal 1.gennaio al 31 maggio 2016 (5 mesi) i costi ammontano a 17.060.118,51 euro.

A giugno 2016 ( prevista l’attivazione del porta a porta nella I e VI Circoscrizione) i costi sono pari a 2.484.829,51 euro.

Nel periodo che va dal 1. luglio al 31 ottobre (quattro mesi) e con il porta a porta nella I e VI circoscrizione i costi sono pari a 10.245.907, 59 euro.

Dal 1.novembre al 31 dicembre (prevista l’attivazione del porta a porta in tutte le sei circoscrizioni) i costi diventano 5.483.569,82 euro.

Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 30.274.425,43 euro.

2) SERVIZIO SMALTIMENTO RSU

Dal 1.gennaio al 31 maggio (5 mesi) il costo è pari a 4.356.570,65 euro.

A giugno 2016 (con il porta a porta nella I e VI circoscrizione) il costo ammonta a 746.932,58 euro.

Dal 1. luglio al 31 ottobre (quattro mesi) e con il porta a porta nella I e VI circoscrizione il costo scende a 2.987.730,34 euro.

Dal 1.novembre al 31 dicembre (prevista l’attivazione del porta a porta in tutte le sei circoscrizioni) i costi scendono a 644.895,00 euro.

Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 8.736.128,57 euro.

3. PULIZIA AREE VERDE E SORVEGLIANZA

Dal 1.gennaio al 31 maggio (5 mesi) il costo è pari 573.998,02 euro.

A giugno il costo ammonta a 114.799, 60 euro.

Dal 1.luglio al 31 dicembre sono previsti zero costi.

Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 688,797,62 euro.

4. SERVIZI ATO 3 FUNZIONAMENTO

Dal 1.gennaio al 31 maggio il costo è pari a 182.875,00 euro.

A giugno il costo è di 36.575,00 euro.

Dal 1.luglio al 31 dicembre sono previsti costi zero.

Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 219.450,00 euro.

5. COSTI ATO SRR

Dal 1.luglio al 31 ottobre i costi ammontano a 115.500,00 euro.

Dal 1.novembre al 31 dicembre i costi arrivano a 57.750,00 euro.

Sommando le cifre previste per ciascun periodo si arriva ad un totale di 173.250,00 euro.

IL COSTO TOTALE GESTIONE RIFIUTI E’ QUINDI DETERMINATO DALLA SOMMA DELLE SEGUENTI CIFRE: 30.274.425,43+ 8.736.128,57+688,797,62 euro+ 219.450,00 euro+ 173.250,00 euro pari a 40.092.051,62 + iva (10%) per un totale di 44.101.256,78 euro.

I DUBBI DELLA CONSIGLIERA NINA LO PRESTI

L’esponente del Gruppo Misto trova, ad esempio, sin troppo ottimistica la previsione dell’attivazione del Porta a Porta in tutte le sei circoscrizioni cittadine nel periodo compreso tra il 1.novembre ed il 31 dicembre, da cui dipende – come si evince nel piano finanziario – l’abbattimento dei costi sia per quel che concerne la raccolta dei rifiuti che il trasporto in discarica. Dubbi anche sulle riduzioni delle spese che scaturiscono dal porta a porta nella I e VI circoscrizione.

L’ex accorintiana manifesta, inoltre, perplessità sulla scomparsa dei costi relativi ai servizi dell’Ato3 nel periodo compreso dal 1.luglio al 31 dicembre, quando cioè – secondo l’amministrazione – dovrebbe concretizzarsi il passaggio all’ Amam. «Il trasferimento dei servizi all’Ato è una previsione e non possono cancellarsi preventivamente i costi, rischiando di doverli poi reintegrare successivamente» commenta Nina Lo Presti, convinta che il 2016 «sarà il primo anno in cui non si produrranno debiti fuori bilancio perché essendo previste due rate + una a conguaglio, l'eventuale maggiorazione del costo complessivo, qualora le ipotesi saranno negative, verrà distribuito sui cittadini».

A tal proposito, la consigliera mette in guardia anche sull’eliminazione, a partire dal secondo semestre dell’anno, dei costi relativi alla cura ed alla manutenzione delle villette, che – nelle intenzioni della giunta – andranno coperti dai fondi Tasi. Nina Lo Presti ricorda che il tributo sui servizi indivisibili dovrà passare dal Consiglio comunale, a cui spetta l’ultima parola su come spendere le somme che verranno incassate dal Comune.

Rispetto al piano finanziario nel suo complesso, la rappresentante del Civico Consesso ritiene che anche quest’anno «come ogni anno è stata utilizzata la logica che sottende all'appalto per l'affidamento esterno e non quello dell'affidamento diretto, cioè il costo del servizio viene calcolato in base al parametro ore/uomo e ore/mezzo e non rispetto alle reali ed effettive esigenze strutturali».

COSA SUCCEDE SE SALTANO LE PREVISIONI DEL PIANO FINANZIARIO

SERVIZI ATO 3 FUNZIONAMENTO. Fino a fine maggio i servizi in capo all’ Ato costano in totale 182.875,00 euro, a giugno costeranno 36.575,00 euro come nei mesi precedenti, poi in teoria più nulla. Se invece dovessero essere ancora a carico dell'Ato e quindi i costi alla fine dovessero essere coperti con la Tari, vi sarebbe un costo maggiore sino a fine anno pari a 256.025,00 euro.

SERVIZIO SMALTIMENTO RSU. Se i costi del trasferimento in discarica dovessero rimanere fino a fine anno quelli di giugno, cioè con il porta a porta solo nella I e VI circoscrizione e non in tutte le sei circoscrizioni (pari a 746.932,58 euro), a dicembre 2016 il maggior costo sarebbe di 1.237.840 euro. Se invece i costi dovessero addirittura rimanere quelli previsti nel periodo gennaio-maggio, cioè senza il porta a porta, il costo maggiore a fine anno sarebbe di 1.719.640 euro.

Se dovessero incrociarsi le due evenienze peggiori, cioè se i servizi restassero di competenza dell’Ato e rimanessero a carico della Tari per tutto il 2016 e il conferimento dovesse mantenere il costo attuale fino a dicembre, il piano finanziario verrebbe aumentato di quasi 2 milioni di euro, facendo schizzare il costo della gestione dei rifiuti dal 44,1 milioni di euro a circa 46 milioni di euro. Cifra superiore addirittura a quella dello scorso anno.

Ovviamente la speranza è che ciò non accada, ma la sensazione è che per alcune voci del piano finanziario si siano fatti i conti senza l’oste.

Danila La Torre

6 commenti

  1. NINA LO PRESTI ha scoperto l’acqua calda,è quello che avviene in tutti i Comuni siciliani,la legge prevede che la TARI copra al 100% il costo del servizio,costo che in Sicilia nessuno può prevedere, forse la delusa di professione non sa che CROCETTA ha chiesto in queste ore lo stato di emergenza rifiuti inviandolo a RENZI e CANTONE,in parole terra terra per NINA,significa che i piani industriali e finanziari dei Comuni siciliani sono carta straccia. Cara NINA cosa pensavi che RENATO avesse la bacchetta magica,in un contesto siciliano rifiuti che tu non conosci per niente,in cui si è legiferato per UN INNO ALLE DISCARICHE? Cara NINA, a proposito di TARI, sei fra i 1.400 messinesi,su oltre centomila utenze domestiche, che hanno differenziato?

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  2. NINA LO PRESTI ha scoperto l’acqua calda,è quello che avviene in tutti i Comuni siciliani,la legge prevede che la TARI copra al 100% il costo del servizio,costo che in Sicilia nessuno può prevedere, forse la delusa di professione non sa che CROCETTA ha chiesto in queste ore lo stato di emergenza rifiuti inviandolo a RENZI e CANTONE,in parole terra terra per NINA,significa che i piani industriali e finanziari dei Comuni siciliani sono carta straccia. Cara NINA cosa pensavi che RENATO avesse la bacchetta magica,in un contesto siciliano rifiuti che tu non conosci per niente,in cui si è legiferato per UN INNO ALLE DISCARICHE? Cara NINA, a proposito di TARI, sei fra i 1.400 messinesi,su oltre centomila utenze domestiche, che hanno differenziato?

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  3. Cara NINA LO PRESTI fino a quando i messinesi ( tu compresa) non si decideranno di dotarsi dei contenitori per la plastica, carta e vetro, e altro rifiuto riciclabile, e i grandi condomini delle compostiere domestiche per la frazione umida, sono i resti di cucina e tanto altro, non avranno nessun diritto di lamentarsi e devono pagare senza fiatare. Cara NINA non ti sento mai protestare per la scarsa produttività degli operatori ecologici, sai sono quelli che accarezzano la strada invece di ramazzarla, dimenticavo tu fai parte di quella SINISTRA COMUNISTA pronta a stracciarsi le vesti per lavoratori fannulloni e assenteisti, li difendi a prescindere.

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  4. Cara NINA LO PRESTI fino a quando i messinesi ( tu compresa) non si decideranno di dotarsi dei contenitori per la plastica, carta e vetro, e altro rifiuto riciclabile, e i grandi condomini delle compostiere domestiche per la frazione umida, sono i resti di cucina e tanto altro, non avranno nessun diritto di lamentarsi e devono pagare senza fiatare. Cara NINA non ti sento mai protestare per la scarsa produttività degli operatori ecologici, sai sono quelli che accarezzano la strada invece di ramazzarla, dimenticavo tu fai parte di quella SINISTRA COMUNISTA pronta a stracciarsi le vesti per lavoratori fannulloni e assenteisti, li difendi a prescindere.

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  5. MessineseAttento 6 Maggio 2016 15:47

    Si dovrebbe prestare meno attenzione a Facebook e sforzarsi di fare ricerche che non abbiano come pilastro portante “il sentito dire”. Se pincopallino avesse avanzato dubbi sulla veridicità delle cifre in questione, sono certo che avrebbe trovato il medesimo spazio. Ma così la credibilità va a farsi strabenedire.

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  6. MessineseAttento 6 Maggio 2016 15:47

    Si dovrebbe prestare meno attenzione a Facebook e sforzarsi di fare ricerche che non abbiano come pilastro portante “il sentito dire”. Se pincopallino avesse avanzato dubbi sulla veridicità delle cifre in questione, sono certo che avrebbe trovato il medesimo spazio. Ma così la credibilità va a farsi strabenedire.

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