La convenzione, la prima messa a punto sul territorio nazionale tra un Ateneo ed Associazione di categoria, prevede la formazione di esperti di marketing nella promozione turistica attraverso un master e la formula del contratto di apprendistato. L'Università di Messina ospite dell'Università di Nablus, in Palestina
“Fare rete per un sviluppo del territorio che rilanci la nostra economia attraverso la formazione di esperti del settore”. Queste la parole con le quali il presidente di Confcommercio – Messina, Carmelo Picciotto, ha commentato l’accordo stipulato con l’Università degli studi di Messina. La convenzione, la prima messa a punto sul territorio nazionale tra un Ateneo ed Associazione di categoria, prevede la formazione di esperti di marketing nella promozione turistica attraverso un master e la formula del contratto di apprendistato. Le Aziende che assumeranno giovani in possesso di una laurea triennale, e di età inferiore ai 30 anni entro il 31 marzo godranno di un finanziamento regionale così ripartito: seimila euro dal progetti “Fixo” “Italia Lavoro” e duemilacinquecento euro contributo dell’Ateneo.
Inoltre dal punto di vista fiscale le aziende con meno di dieci dipendenti non avranno l’obbligo di versare contributi mentre quelle con più dieci dipendenti dovranno versare gli onere fiscali nella misura del 10% e possono comunque scaricare del credito di imposta. Se le imprese stabilizzeranno i giovani lavoratori al termine del contratto di apprendistato usufruiranno degli sgravi fiscali per ulteriori dodici mesi. All’incontro, oltre al presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto, erano presenti i professori, Dario Caroniti, presidente del Centro di orientamento e placement dell’Ateneo peloritano, Filippo Grasso, direttore del Master “Esperto marketing turistico territoriale” Maria Muscolo, responsabile servizi accompagnamento al lavoro dell’Università di Messina, Marica Fotia, responsabile dell’ufficio tirocinio e stage dello stesso Ateneo, Flavio Corpina, assegnista di ricerca.
L’Università di Messina, insieme alla sua società di consulenza e progettazione Innova BIC, è stata anche ospite dell’Energy Research Centre dell’Università An-Najah di Nablus, la più prestigiosa Università di Palestina. L’occasione è stata determinata dalla organizzazione di un evento dedicato alla divulgazione dei principali obiettivi del progetto ETRERA 2020 ed al coinvolgimento attivo dei rispettivi stakeholders.
Il progetto ETRERA 2020 raccoglie 12 partners, tra istituzioni scientifiche e organizzazioni internazionali, coordinati da Innova BIC, che hanno l’obiettivo di creare un network di alleanze strategiche per lo sviluppo dello studio delle fonti energetiche rinnovabili ed il trasferimento delle relative competenze tecnologiche alle imprese.
Nell’ambito degli incontri collaterali all’evento, è stato fondamentale il ruolo giocato dai meetings operativi con il Preside della Facoltà di Legge ed il Coordinatore dei Centri Scientifici di Ricerca per mettere a punto la futura strategia di collaborazione fra l’Università di Messina e l’Università An-Najah su molteplici linee tematiche e di possibile finanziamento. Fra queste, la cooperazione internazionale sui bandi Marie-Curie di HORIZON 2020 con le Facoltà di Legge della stessa Università di Nablus, nonché dell’Università di Ammam (Giordania) e di Beirut (Libano).
Grazie a queste intese, l’Università di Messina rafforza in modo decisivo la propria presenza attiva fra le istituzioni culturali dei Paesi del bacino del Mediterraneo sulle prossime calls del Programma di finanziamento HORIZON 2020.
