Una notte con Ascanio Celestini e i suoi "Racconti d'estate" sotto il cielo stellato del Forte San Jachiddu

Una notte con Ascanio Celestini e i suoi “Racconti d’estate” sotto il cielo stellato del Forte San Jachiddu

Redazione

Una notte con Ascanio Celestini e i suoi “Racconti d’estate” sotto il cielo stellato del Forte San Jachiddu

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sabato 18 Luglio 2015 - 08:43

L’evento più atteso della stagione teatrale estiva messinese è giunto. A salire sul palcoscenico del Forte Teatro Festival, nella cornice naturale del Parco ecologico San Jachiddu, lunedì 20 luglio, alle 21, Ascanio Celestini con lo spettacolo “Storie e Controstorie – Racconti d’estate”.

Un appuntamento attesissimo che vede esibirsi, per la prima volta a Messina, uno degli artisti più poliedrici ed intellettualmente sferzanti dell’attuale panorama culturale italiano. Attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo, Ascanio Celestini conclude in sé il magico accordo tra il narcisismo dell’ artista e l’ impegno civile dell’intellettuale. L’attore e drammaturgo romano è considerato uno dei maggiori rappresentanti della seconda generazione del “teatro di narrazione”, la cui poetica si regge sulla figura dell’attore – autore, anello di congiunzione tra pubblico e protagonisti.

Tra i tanti, numerosi riconoscimenti per la propria attività artistica (Ciak d’oro come miglior opera prima con il film “La pecora nera”, Premio Flaiano, Premio Bagutta per il libro “Storie di uno scemo di guerra”) gli viene consegnato, nel 2002, il Premio Ubu speciale “per la capacità di cantare attraverso la cronaca la storia di oggi come mito e viceversa”.

Filtro asciutto, sincero e sempre provocatorio, Ascanio Celestini canta storie di vissuto quotidiano, alternando la poesia alla brutalità, l’ironia al cinismo, il canto al recitato in una oscillante danza ritmica tra teatro e letteratura.

Storie e Controstorie” non è solo un’opera di assoluta ironia, ma è l’incarnazione della natura mutevole del racconto in sé: un “puzzle sentimentale, emotivo, politico” che cambia continuamente, raccontandoci di noi, degli altri, del nostro Paese. I racconti, le barzellette si incastrano tra loro fino ad erigere un grande specchio rivolto verso il pubblico.

A quel punto, il passaggio dal comico alla tragedia può essere estremamente breve e pericoloso.

Prossimo spettacolo 25 luglio, ore 21, “120 chili di jazz”, regia di Cèsar Brie.

A conclusione di ogni singolo spettacolo il Dopofestival del Forte, un momento in cui attori e pubblico hanno la possibilità di incontrarsi, mangiare e bere insieme, condividendo la bellezza del Parco ecologico San Jachiddu.

Per ulteriori informazioni http://forteteatrofestival.it/

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