“I cittadini di Scifì non vogliono lo scorporo e quelli di Sant’Alessio non vogliono l’annessione”

“I cittadini di Scifì non vogliono lo scorporo e quelli di Sant’Alessio non vogliono l’annessione”

Gi. Br.

“I cittadini di Scifì non vogliono lo scorporo e quelli di Sant’Alessio non vogliono l’annessione”

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Gi. Br. |
mercoledì 02 Settembre 2015 - 09:51

A dichiararlo è il Presidente del Comitato “Uniti con Forza d’Agrò” Agostino Carcione che ha chiesto al Sindaco di Sant’Alessio Siculo ed al Presidente del Consiglio Comunale di Sant’Alessio Siculo una richiesta convocazione urgente del Consiglio Comunale al fine di formulare una precisa e puntuale presa di posizione del civico consesso circa la volontà di essere favorevoli o meno all’aggregazione della frazione Scifì al Comune di Sant’Alessio

La questione dello scorporo della frazione di Scifì dal comune di Forza d’Agrò con conseguente annessione a Sant’Alessio Siculo dovrà essere decisa tramite il referendum fissato per domenica 18 ottobre che chiamerà alle urne i residenti di tutti e tre i centri interessati. Ma, fino ad allora, gli animi non sembrano destinati a placarsi e mentre da un lato c’è chi rivendica lo scorporo, come il Comitato Pro Scifì, dall’altro lato c’è invece chi vorrebbe garantire l’integrità del territorio così come è attualmente come il Comitato “Uniti con Forza d’Agrò”, il cui presidente Agostino Carcione ha presentato questa mattina al Sindaco Rosanna Fichera ed al Presidente del Consiglio Comunale di Sant’Alessio Siculo una richiesta convocazione urgente del Consiglio Comunale, al fine di formulare una precisa e puntuale presa di posizione del civico consesso circa la volontà di essere favorevoli o meno all’aggregazione della frazione Scifì al Comune di Sant’Alessio Siculo ed allo scorporo della medesima dal Comune di Forza d’Agrò.

“I cittadini di Scifì –afferma Carcione– stanno subendo una umiliazione a causa della condotta di alcuni concittadini che hanno fatto della scissione l’unico cavallo di battaglia possibile. Non ottenendo spazi nella Pubblica amministrazione e non avendo altri metodi, stanno facendo diventare i concittadini di Scifì merce di scambio o in vendita. Tali affermazioni –prosegue– trovano conferma nel fatto che il Comune di Sant’Alessio Siculo aveva inoltrato con nota prot. 6953 del 13.11.2013 aveva già inoltrato all’Assessorato competente, un’istanza per ottenere l’annullamento del Decreto di indizione del referendum e che il Comune di Sant’Alessio Siculo, manifestava la volontà di non essere interessato all’annessione per un ‘sopravvenuto mutamento dell’interesse originario, data la diversa compagine politico-amministrativa, la mutata situazione economico-finanziaria’.”

“Occorre sapere con certezza cosa ne pensano gli attuali amministratori di Sant’Alessio Siculo -conclude Carcione-. Non ha senso affrontare un referendum con tutte le problematiche che ne comporta se già si sa a priori che i cittadini di Scifì non vogliono lo scorporo e quelli di Sant’Alessio non vogliono l’annessione”.

Gi.Br.

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