I festeggiamenti inizieranno ufficialmente domani pomeriggio dopo la Messa delle ore 17.30, con la traslazione solenne dell'antico simulacro della Vergine Maria, dalla sua cappella all'altare maggiore
Domani pomeriggio, venerdì 23 Novembre, dopo la Messa delle ore 17.30, con la traslazione solenne dell’antico simulacro della Vergine Maria, dalla sua cappella all’altare maggiore, inizieranno ufficialmente i secolari festeggiamenti all’Immacolata Concezione nella Basilica di San Francesco d’Assisi dei Frati Minori Conventuali di Messina.
Ricco il programma stilato dal Rettore della Basilica, Padre Pasquale Lima, e con alcune particolari novità. La tradizionale novena avrà inizio Giovedì 29 Novembre alle ore 16.45 e verrà predicata dalla Comunità Francescana per l’Evangelizzazione di Montevago. I festeggiamenti culmineranno Sabato 8 Dicembre con la Santa Messa solenne delle ore 10.00 presieduta da S. E. l’Arcivescovo e nel pomeriggio a partire dalle ore 16.00 tradizionale processione per le vie del centro storico.
Domenica 2 Dicembre, prima Domenica d’Avvento, sempre nella medievale basilica di Viale Boccetta verrà scoperto l’artistico presepe realizzato da Padre Pasquale Lima che, dopo quello etnoantropologico dell’anno scorso, si è cimentato in un presepe tradizionale con particolari effetti di luci e acqua.
Il culto alla Vergine Immacolata a Messina è molto sentito ed antico in quanto fin dal 1647 il Senato di Messina volle nominarla “Patrona Particolare” della Città di Messina oltre ad essere stata Patrona Principale del Regno delle Due Sicilie. Segno tangibile di questo forte legame devozionale al il titolo mariano dell’Immacolata Concezione è la veneratissima statua custodita nella Basilica francescana del Boccetta. Il simulacro fu realizzato in legno da ignoto scultore alle fine del seicento e rivestito interamente da una ricca ed elaborata lamina d’argento nel 1743 in occasione della conclusione di una tremenda epidemia di peste. L’interessante opera di arte e fede rimase miracolosamente indenne in occasione del catastrofico incendio del 1884, dell’immane terremoto del 1908 e dalle barbare bombe incendiarie anglo-americane del 1942-43.
