Le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil “convocano” Croce e chiedono una ricognizione sul personale

Le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil “convocano” Croce e chiedono una ricognizione sul personale

Le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil “convocano” Croce e chiedono una ricognizione sul personale

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martedì 16 Ottobre 2012 - 01:48

I rappresentanti sindacali intendono fare chiarezza su alcune questioni in sospeso: dalla liquidazioni dei buoni pasto, al salario accessorio, senza trascurare il personale comandato o distaccato attualmente presente al Comune. Occhio ad alcuni straordinari

Il piano di riordino sui servizi di Protezione Civile ha parlato chiaro e ha fissato date e scadenze ben precise anche riguardo le ordinanze di emergenze. Un aspetto quest’ultimo, che interessa direttamene Messina, sia sul fronte dei poteri speciali in materia di viabilità e traffico decretati con Opcm del 2007, sia in tema di dissesto con l’ormai famoso ordinanza di protezione civile, rinnovata di volta in volta, per l’alluvione del 1.ottobre 2009. Nel primo caso, la scadenza, senza possibilità di ulteriore proroga, così come previsto dal decreto, è stata il 30 settembre. Nonostante i rigidi limiti imposti dalla nuova normativa, due deputati messinesi, di opposta sponda politica, Genovese e Garofalo, hanno inoltrato due diversi documenti al governo in cui di fatto si chiede la possibilità di “estendere” ancora i poteri speciali, al fine di agevolare lo svolgimento di iter burocratico-progettuali altrimenti troppo lunghi, che finirebbero col danneggiare ulteriormente la già complessa situazione viaria di Messina (vedi piattaforma logistica Tremestieri). Sul fronte alluvione, invece, la scadenza non è ancora giunta, ma si avvicina inesorabilmente, ed è quella del prossimo 31 ottobre. A seguito della grande emergenza, come si sa, l’ex-sindaco Buzzanca, nella qualità di soggetto attuatore, ebbe il compito, sulla base di quanto previsto dall’ordinanza 3815, di costituire un apposito ufficio, suddiviso in varie “funzioni”, a cui demandare le diverse competenze. Responsabile di tale struttura, inizialmente affidata all’ex-capo di Gabinetto, Antonio Ruggeri, è stato nominata la dott.ssa Giovanna Famà, “distaccata” dall’ufficio della Sovprintendenza ai beni culturali, dal 27 ottobre del 2009.

A sollevare qualche perplessità sono però le organizzazioni sindacali. I rappresentanti delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, così come avvenuto già nel “chiacchierato” caso” della nomina della Famà come direttore della Galleria d’arte moderna e contemporanea del Palacultura, tirano nuovamente in ballo la posizione di “distacco” occupata dalla responsabile dell’ufficio del soggetto attuatore, a seguito della determina firmata dal commissario Croce, con cui viene liquidata la somma relativa all’acquisto dei buoni pasto per i rientri effettuati dalla Famà da maggio a settembre 2012, 74 in totale (più altri 25 per marzo e aprile). Nella nota dello scorso 8 ottobre allegata alla determina, si specifica che tale importo (all’incirca 530 euro), stanziato dal Comune di Messina per l’acquisto dei buoni, verrà “rimborsato” al Comune stesso, attraverso le somme accreditate all’Ufficio del commissario delegato sull’apposita contabilità speciale autorizzate con Opcm 3825 del 27 novembre 2009. E’ proprio questo l’aspetto su cui insistono i sindacati con riferimento alla differenza tra l’istituto di distacco (quello che ha determinato il trasferimento temporaneo della Famà, che percepisce buoni pasto senza essere, dunque, dipendente comunale) e quello di comando.

Prima di entrare nel merito delle richieste sindacali, ricordiamo la differenza fra i due istituti giuridici.
DISTACCO: prevale l’interesse del datore di lavoro all’esecuzione della prestazione presso l’Ente beneficiario; per cui il distaccato svolge, in via temporanea, la prestazione a vantaggio di un soggetto diverso dal datore di lavoro, ma l’originario datore di lavoro, anche durante il distacco, continua ad esercitare il potere di direzione e di coordinamento del lavoratore, così come resta tenuto ad effettuare gli adempimenti amministrativi connessi alla gestione del rapporto ed al pagamento degli obblighi contributivi.
COMANDO: attraverso l’istituto del comando, il dipendente di una amministrazione – fermo restando il rapporto di impiego con l’amministrazione di provenienza – svolge integralmente per il periodo di durata del comando l’attività lavorativa a favore dell’ente presso il quale presta servizio, che è chiamato a coprire il costo economico dell’attività. Con riferimento al personale regionale comandato presso strutture commissariali, inoltre, una recente circolare del marzo 2012, specifica che, salvo diverse disposizioni, il soggetto utilizzatore è tenuto al rimborso del trattamento economico fondamentale all’Ente di provenienza del dipendente comandato e all’erogazione al medesimo del trattamento economico accessorio.

Alla luce di tali condizioni, i sindacati che con riferimento alla posizione di distacco della Famà intendono conoscere quale sia l’interesse che sta perseguendo la Soprintendenza per il suo trasferimento presso l’ufficio Opcm, chiedono inoltre un incontro a Croce per discutere della determina dirigenziale avente ad oggetto la liquidazione dei buoni pasto di cui sopra, dell’ammontare delle somme erogate alla dott.ssa Famà come salario accessorio, prestazioni di lavoro straordinario buoni pasto, e per conoscere le unità di personale dipendenti e non, che hanno prestato la loro attività presso l’ufficio dell’Opcm.
I sindacati, infine, puntano l’attenzione sulla corresponsione di tremila euro di straordinario al personale che ha effettuato interventi per l’organizzazione della manifestazione di Vara e Gifanti. Le sigle sindacali, in particolare, chiedono di conoscere se e come sia stata effettuata la scelta del personale da impiegare per suddetti lavori, considerando, soprattutto, che, anche in questa circostanza, le decisioni sono state adottate senza aver seguito i tradizionali criteri di concertazione sindacale.

2 commenti

  1. A futura memoria per RESET e MOVIMENTO 5 STELLE.Sono quattro link inerenti il CONTRATTO INTEGRATIVO,il primo e il secondo definiscono TRE DATE,quella di costituzione del fondo il 28 dicembre 2010,di certificazione dell’accordo da parte dei Revisori dei Conti il 30 marzo 2011,e di entrata in vigore dell’accordo che è il 1 aprile 2011.Nei due link noterete che la scheda dei DIRIGENTI è priva dei valori,mentre per i NON DIRIGENTI è segnato tra l’altro l’INCREMENTO del fondo 2010 rispetto al 2009 pari a 517.653 euro,e l’importo AGGIUNTIVO ai sensi dell’art.15 comma5 del CCNL 1.4 1999 pari a 709.700 euro.
    http://imageshack.us/a/img829/4371/contrattintegrativo0.png
    http://imageshack.us/a/img812/7273/contrattintegrativo1.png
    Il terzo link ci da l’importo di 4.500.000 relativo alla produttività e performance individuale,il numero dei dipendenti,anche in %,che hanno goduto di questa somma.
    http://imageshack.us/a/img191/9238/contrattintegrativo2.png
    I due link seguenti riassumono per i DIRIGENTI e i NON DIRIGENTI,le tabelle con i totali complessivi e le relative voci delle risorse destinate all’ultimo contratto decentrato.
    http://imageshack.us/a/img15/3353/contrattintegrativo3.png
    http://imageshack.us/a/img525/1936/contrattintegrativo4.png
    Tutta da verificare la legittimità dell’INCREMENTO di 517.653 euro,mentre l’AGGIUNTIVO previsto dal comma 5 dell’art.15 permette di destinare risorse in caso di attivazione di nuovi servizi o di processi di riorganizzazione finalizzati ad un accrescimento di quelli esistenti,ai quali sia correlato un aumento delle prestazioni del personale in servizio cui non possa farsi fronte attraverso la razionalizzazione delle strutture e/o delle risorse finanziarie disponibili o che comunque comportino un incremento stabile delle dotazioni organiche,gli enti,nell’ambito della programmazione annuale e triennale dei fabbisogni di cui all’art. 6 del D.Lgs. 29/93, valutano anche l’entità delle risorse necessarie per sostenere i maggiori oneri del trattamento economico accessorio del personale da impiegare nelle nuove attività e ne individuano la relativa copertura nell’ambito delle capacità di bilancio.Siamo in molti ad avere fortissimi dubbi che a palazzo Zanca si siano realizzati gli obiettivi di miglioramento dei servizi o di implementazione di nuove attività.Questo contratto decentrato fu firmato con entusiasmo da CGIL CISL UIL e RSU,naturalmente i Consiglieri Comunali non fiatarono. ERA IL TEMPO DELLE VACCHE GRASSE.

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  2. ma a nessuno viene VERAMENTE da piangere!?! tagliate i commenti a me e noi ancora facciamo sedere sulla poltrona certe teste a 7 cervelli??? tra l’altro i buoni pasto dovrebbero utilizzarli per ciò a cui sono stati destinati, non per fare la spesa a fine mese, ma questo è un altro discorso…

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