Continua a bruciare la provincia messinese, a Mili San Marco evacuate alcune abitazioni

Continua a bruciare la provincia messinese, a Mili San Marco evacuate alcune abitazioni

Continua a bruciare la provincia messinese, a Mili San Marco evacuate alcune abitazioni

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mercoledì 08 Agosto 2012 - 11:17

Particolarmente critica la situazione a Mili San Marco dove sono state evacuate due abitazioni. Incendi anche su Gallodoro e Fiumedinisi, e sul versante tirrenico a Santa Lucia del Mela e Gioiosa Marea. Disagi sulla a20 alla galleria Telegrafo per un rogo

Ettari ed ettari di macchia mediterranea completamente bruciati. Il fronte degli incendi avanza e anche oggi sta devastando la provincia di Messina. A complicare il tutto è l’anticiclone sahariano Nerone che con la sua ondata di caldo alimenta anche i più piccoli focolai rinvigorendo e spingendo le fiamme. Situazione critica a Mili San Marco dove i vigili del fuoco hanno dovuto evacuare un paio di abitazioni e dove è attivo in servizio aereo l’elicottero della sezione dei vigili del fuoco di Catania. Incendi vari costellano le montagne tra Fiumedinisi e Gallodoro, mentre sul fronte tirrenico si registrano roghi a Santa Lucia del Mela e Gioiosa Marea. Fuoco anche in autostrada sulla A20 all’altezza della galleria Telegrafo dove le sterpaglie presenti stanno alimentando un rogo che crea problemi anche per la densa nube di fumo che sprigiona e rende scarsa la visibilità. Che dietro i focolai appiccati un po’ ovunque ci sia la mano di qualche piromane è quasi certo anche perché coincidenza strana ogni anno bruciano sempre le stesse zone. E purtroppo come ogni anno la stagione estiva con il moltiplicarsi di incendi mette a dura prova l’organico ridotto al lumicino di vigili del fuoco e forestale, oggi la situazione non è migliorata.
Un incendio a Monte Piselli ha minacciato alcune abitazioni,sul posto anche la Polzia di Stato per regolare il traffico di autovetture al bivio che porta a Gravitelli e Camaro.

2 commenti

  1. Bene hanno fatto a mettere una taglia di 2000€ a chi fornirà una foto dei piromani all’ atto di appiccare il fuoco!! Questa gente sà di fare danni decennali???? Probabilmente ne è perfettamente consapevole…

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  2. Al momento che si deciderà – una volta per tutte – di pulire il sottobosco, eviteremo queste tragedie. La fine del mondo avverrà per colpa dell’uomo che sta segando il ramo su cui è seduto. I boschi e la terra in generale, sono fonte di ricchezza e si prestano a tante attività che non conoscono crisi. E’ inutile intestardirsi a costruire frigoriferi quando questi non verranno venduti. La sussistenza viene in primo luogo dall’agricoltura e da tutto l’indotto che si crea attorno ad essa. Chissà se gli ottusi politicanti riusciranno a capirlo?

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