M5S: "Inutile rinviare il problema, andiamo al dissesto e chiariamo le responsabilità"

M5S: “Inutile rinviare il problema, andiamo al dissesto e chiariamo le responsabilità”

Francesca Stornante

M5S: “Inutile rinviare il problema, andiamo al dissesto e chiariamo le responsabilità”

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giovedì 06 Giugno 2013 - 15:00

Mentre gli altri cinque candidati a sindaco ieri hanno sposato l'idea di chiedere al Ministero una sospensione della procedura di esame del piano di rientro, Maria Cristina Saija, affiancata da Luigi Beninati del Pd, dice no e spiega il perchè. Duro attacco al candidato del centro-sinistra Felice Calabrò

“Lungi da noi dire che vogliamo il dissesto, ma di fatto siamo in dissesto”. Per Maria Cristina Saija non ci sono dubbi e la strada da seguire è chiarissima. Ieri il Commissario Croce ha incontrato i sei candidati sindaco per fare il punto della situazione finanziaria di Palazzo Zanca, una riunione da cui è emerso un numero drammatico: 500 milioni di euro di debiti sulle spalle del Comune. Alla fine dell’incontro i candidati hanno scelto di sposare la proposta di Gianfranco Scoglio, chiedendo al Commissario di intercedere con il Ministero degli Interni affinché la sottocommissione sospenda momentaneamente la valutazione del piano decennale di riequilibrio, in attesa che si insedino il nuovo sindaco e la nuova giunta. Richiesta motivata dalla necessità di lasciare ai nuovi amministratori la possibilità di rimodulare il piano e tentare la salvezza. L’unica a dire no è stata la candidata del Movimento 5 Stelle che oggi ha spiegato perché non possono accettare quella che considerano l’ennesima presa in giro per i cittadini. Per Maria Cristina Saija si tratta solo di “un’operazione mediatica degna di una campagna elettorale ormai agli sgoccioli perché, spiega, non è previsto da nessuna parte che un Commissario possa bloccare queste procedure presso il Ministero. E se anche fosse possibile a cosa serve? A rinviare il problema di una ventina di giorni o peggio ancora a trovare soluzioni fantasiose che tra pochi anni ci consegneranno una città con un debito raddoppiato? Andiamo al dissesto e accertiamo le responsabilità di chi ci ha portati in questa condizione”.

La candidata non ha paura delle conseguenze che un dissesto potrebbe portare perché, spiega, già adesso la situazione è così grave da non consentire a chi amministrerà la città alcun tipo di investimento, spesa, progettazione. “Nelle casse non c’è un centesimo, parola del Commissario Croce, e allora come ci si dovrebbe risollevare? Ad oggi non c’è un bilancio consuntivo 2012, siamo certi che né noi, né chiunque altro arriverà a Palazzo Zanca, in 90 giorni non avrà il tempo e il modo di stilare un nuovo piano di rientro né di approvare tutti i bilanci che mancano per evitare il dissesto.

Il Movimento 5 Stelle vuole partire dal fare chiarezza sui conti e sui bilanci e chiarire tutte le responsabilità. “Soprattutto quelle di chi oggi si sta dando da fare per sospendere una procedura ministeriale solo perché ieri era tra chi amministrava”. Il riferimento è naturalmente a Gianfranco Scoglio e Felice Calabrò, i primi a sollecitare il Commissario Croce affinchè venisse convocata immediatamente una riunione per evitare la dichiarazione di dissesto prima del voto. “Chi oggi tenta un disperato e a nostro avviso vano tentativo di procrastinare una situazione che è necessario acclarare, faceva parte di quell’amministrazione comunale che ci ha portato a questo punto di non ritorno e non ci meravigliamo che venga subito avallata da coloro che come forza politica che appoggiava questa amministrazione o come consigliere facente parte del Consiglio Comunale che in questi anni ha taciuto su questa situazione. Ci meravigliamo invece dell’appoggio delle altre due liste “civiche” e su questo rimaniamo davvero perplessi”.

Il Movimento 5 Stelle non risparmia neanche il Consiglio comunale uscente e i dirigenti di Palazzo Zanca per non essersi assunti fino ad oggi alcuna responsabilità politica e amministrativa e a questo punto “l’unica cosa da fare è continuare a lavorare per identificare quale sia la strada giusta da perseguire per iniziare a cambiare direzione e se c’è una richiesta da fare al ministero è quella di allungare la tempistica per il rientro del debito almeno di ulteriori 10 anni per dare la possibilità di una pianificazione del rientro dal debito più rispondente alla realtà”. Accanto alla candidata grillina l’ex assessore al Bilancio della giunta Providenti Luigi Beninati che ha spiegato che in questo momento la preoccupazione più grande dovrebbe essere il fatto di non avere una contabilità ufficiale. “Non si può andare avanti con pannicelli caldi e bilanci non corretti, in questo momento non si sa nemmeno di cosa si sta parlando”.

La stoccata finale che parte dal M5S è invece per il candidato di centro-sinistra Felice Calabrò. “Quando si fanno dichiarazioni sulle battaglie portate avanti in consiglio comunale si dovrebbe avere l’onestà di dire il vero” ha dichiarato Maria Cristina Saija che, per spiegare di cosa stesse parlando, ha tirato fuori un malloppo di documenti. “Questi sono i verbali di alcune sedute in cui si trattavano i nodi finanziari del Comune e in tutti il consigliere comunale Felice Calabrò era assente”. I verbali mostrati si riferiscono alle sedute in cui sono stati trattati il Rendiconto di gestione esercizio finanziario 2011 (17/10/2012), il Conto bilancio esercizio finanziario 2011 (2/08/2011), Approvazione del bilancio di previsione esercizio finanziario 2010, bilancio pluriennale 2010-2012 e relazione previsionale (12/08/2010), Approvazione bilancio previsione esercizio finanziario 2009, pluriennale 2009-2011 e previsionale programmatica (09/07/2009). Dall’elenco delle presenze al momento del voto, dunque non quello delle presenze in aula durante le sedute, Felice Calabrò risulta assente. Un dettaglio che secondo il M5S non può passare inosservato.

(Francesca Stornante)

24 commenti

  1. giuseppevinci 6 Giugno 2013 15:15

    Tranquilla sig.ra Maria Cristina Saija per lei finisce tutto tra qualche giorno. Resista sino a lunedì, dopo potrà tornare alla sua vecchia occupazione

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  2. carmelo cascio 6 Giugno 2013 15:36

    Ritengo che la Sig.ra dr.ssa Maria Saija Cristina tornerà tranquillamente alla sua vecchia occupazione.
    Chiedo al lettore Giuseppe Vinci cosa dovranno fare i Dirigenti del Comune e i Politici che a vario titolo hanno dissanguato le Casse del Comunee e distrutto la Città di Messina?

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  3. L'Osservatore 6 Giugno 2013 15:50

    Tranquillo lei caro sig.vinci, da lunedì il nuovo sindaco DOVRA’ NECESSARIAMENTE aumentarvi le tasse…mentre NESSUNO dei signori (e che lei certamente ha votato…)che hanno provocato il dissesto pagherà un centesimo per la loro incapacità. Bravi! Continuate così, fatevi infinocchiare ancora una volta!
    Messina città babba, di nome…e DI FATTO!!!

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  4. Settimo Libero 6 Giugno 2013 16:04

    Ribadisco che l’unica ad avere BUON SENSO in questa campagna elettorale è la Sig.ra Saija.
    Resta comunque il fatto che il messinese medio è legato al padrone per antichi favori ricevuti e pertanto portato a votare il vecchio sistema.
    Resta anche da dire, che sono tanti i giovani che hanno voglia di rinnovamento, e probabilmente la loro preferenza andrà al nuovo.
    Ma chi convincerà i tanti che rimarranno a casa perché spenti ?

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  5. I consiglieri, con la scusa di allontanarsi momentaneamente, o assentarsi durante la votazione, vogliono dimostrare di non avere alcuna responsabilità e che la colpa è sempre degli altri. E’ un classico. Il dissesto va dichiarato senza perdere altro tempo, perchè la situazione non può far altro che peggiorare. In questo momento c’è solo la paura della Corte dei Conti. Hanno paura Scoglio e Calabrò, in quanto facenti parte della precedente amministrazione, ma hanno paura il ragioniere generale ff ed i revisori che in tutto questo tempo non hanno “visto” niente. Se poi la Corte dei Conti, così come la Procura della Repubblica, terranno conto di tutti gli allarmi lanciati in passato da Saja, Messina passerà alla storia per l’alto numero di amministratori che dovranno rimborsare alla città tutti i soldi che hanno ingiustamente e incautamente sperperato.
    Speriamo che il 9 e 10 giugno i messinesi votino con la propria testa, e sopratutto pensino al cambiamento.

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  6. Mai dire mai. Moltissimi messinesi sono superincazzati ed i giganti “favoriti” potrebbero trovarsi annientati da una piccola “Davide”. Del resto il rinvio del dissesto è l’ennesima pagliacciata richiesta a spese dei cittadini, e basta ragionare un poco per capire che hanno paura ed in questo momento stanno tremando.
    Potevano pensarci 20 anni fa.

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  7. la signora Saija dovrebbe leggere il testo unico degli enti locali, e i particolare l’art. 255.
    Scoprirebbe che il dissesto non è una passeggiata di salute e che costerebbe, tra l’altro, alla città la vendita al miglior offerente di tutti i beni del comune non indispensabili all’attività dell’ente.

    Un altro regalo ai potenti della nostra città.

    Tutti i debiti, scoprirà se legge attentamente, resteranno comunque sulle spalle dei messinesi.

    Nessuno auspica che i responsabili non siano puniti, o che non si faccia chiarezza, ma non dobbiamo finirci di rovinare per fare un dispetto ai vecchi amministratori!

    Tra l’altro, leggo tra le righe che la signora dice di non essere in grado di fare un piano di risanamento: perchè non prende le dovute conseguenze e ritira la sua candidatura, visto che afferma di essere inadeguata al ruolo?

    PS: ottima la stoccata a Calabrò!

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  8. giuseppevinci 6 Giugno 2013 18:03

    Vedrà, dia tempo al tempo. Tra cinque anni il M5S sarà solo una parentesi buia della sua vita.

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  9. giuseppevinci 6 Giugno 2013 18:08

    Si chiariscano le responsabilità e chi deve pagare è giusto che paghi. Sparare nel mucchio, come sono soliti fare quelli del M5S, però è troppo facile.

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  10. Chi sarebbe questo “MAGO” della finanza che potrebbe fare un piano di risanamento in 10 anni di 500.000.000 di euro?

    Almeno la Dott.ssa Maria Cristina Saja ha avuto l’umiltà di ammetterlo, al contrario degli altri che dopo aver contribuito a causare tutti questi disastri, adesso si propongono come risolutori, e la cosa peggiore è che il loro piano ha delle basi che poggiano sul NULLA.

    Sa cosa succederà se verrà eletto uno dei due “big”? che la situazione peggiorerà ulteriormente e che a fine anno ci ritroveremo con un debito raddoppiato pari a 1.000.000.000 di euro, quasi 2.000 miliardi. A quel punto che cosa dovremmo fare?

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  11. Andate voi al dissesto…..

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  12. Ma vi fa veramente tanta paura? Eppure è stato l’unico gruppo che ha messo al tappeto tutte le problematiche “create” dai governi di centro destra e centro sinistra, che oggi – guarda caso – sono più alleati ed amici che mai.
    Il Movimento 5 Stelle ha chiesto l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, insieme ad altre cose, che l’ “Alta politica” non ha mai inteso dare seguito.
    Secondo Lei è giusto che in questo periodo di crisi (creata ad arte), mentre il paese è allo stremo, chi sta al governo debba godere di privilegi assurdi? Ha mai sentito parlare del “Fondo Parlamentari in crisi”? E’ un lauto fondo che viene dato ai parlamentari che non vengono rieletti, una sorta di assegno di solidarietà. A Fini è toccato un assegno di 250.000 euro; a D’Alema 217.000 euro; a Livia Turco 215.000 euro. E’ giusto?
    Però ci sono gli esodati, i giovani senza lavoro, quelli che perdono il lavoro, le imprese che vantano crediti dalla P.A. che non vengono onorati, i giovani che sono costretti ad andare via dall’Italia per lavorare, ecc.
    Alla fine cosa vuole il Movimento? CHE L’ONESTA’ TORNI DI MODA, proprio quell’onestà che da moltissimo tempo ha perso la strada maestra.
    Chi fa le leggi in Italia? Riflettiamo su questo……..

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  13. dolcestilnuovo 6 Giugno 2013 20:05

    Come volevasi dimostrare…. Meno male che la Saija è laureata in economia ad Oxford e Don Camillo ha studiato ad Harvard…

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  14. Bravo Comune, ti sei xxxxxxx 500 milioni!!!!!
    E nessuno paga!!!!

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  15. Lev Nikolaevich 6 Giugno 2013 20:30

    Classico problema del m5s: parlate senza informarvi a 360° su un qualsiasi tema. Lo schema è il seguente: 1)problema; 2) potenziali soluzioni 3) scelta di indicatori da tenere sotto costante controllo per ogni soluzione 4) conseguenze certe di ogni soluzione; 5) analisi del rischio legato a ogni proposta; 6) proposta finale, ben motivata. Chi se ne frega di accusare questo e quello adesso? In politica non si può fare solo quello che ci dice il cuore e la pancia. E’ un lavoro serio, e si va avanti per obiettivi ben precisi, e ripeto, argomentando e proponendo soluzioni. Quali sono le conseguenze, immediate e potenziali, nel breve, medio e lungo termine, ecc… del dissesto? Io non lo so, ma se è vero quello che scrivono nei commenti, è una rovina ben più grande di un ritardo nell’accertamento dei colpevoli.

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  16. Se leggesse le norme scoprirebbe che il dissesto non cancella i debiti del comune. I soldi andranno trovati comunque.
    non serve magia ma buona amministrazione, minori spese e maggiori incassi. Un buon esempio è il piano di Tinaglia.
    non è il momento di improvvisare.

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  17. Tu invece ti sarai laureato al Cepu per corrispondenza…..
    Ma perchè non rifletti prima di scrivere c@@@@@e, o scrivi perchè ragioni con la testa di chi ci ha portato a tutto questo? Non vale più neanche la pena rispondere perchè le tue sono le tipiche provccazioni dei troll.

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  18. Faccio solo un esempio. Se c’è una società di tre persone in cui l’amministratore trucca il bilancio e i due consiglieri lo approvano, io dispongo l’audizione di tutti e 3 configurando il reato di falso in bilancio. Cosa ho fatto? Ho sparato nel mucchio? L’amministratore è in prima persona responsabile ed i consiglieri sono complici. Non sapevano quello che approvavano? Peggio per loro, perchè la legge non ammette ignoranza. Funziona così, anche se Berlusconi ha cercato di depenalizzare nelle società private il reato di “falso in bilancio”. Chi deve fare il consigliere e non è in grado di leggere e capire il bilancio, non si mette in politica e fa un altro lavoro. Quanti consiglieri comunali sono in grado di leggere e capire un bilancio? Forse non potremo andare più lotano delle dita di una mano. Quello che molti non volete capire è che è stato fatto un enorme danno all’intera Città e devono pagare i responsabili. Se non verrà dichiarato il dissesto, gli unici che pagheranno sono solo e soltanto i cittadini e questo non sarebbe giusto.
    Del resto nel dissesto è parte integrante il risanamento di bilancio, proprio quel particolare che tutti i candidati a sindaco che sono contro, IGNORANO.
    Non possiamo farci prendere per il @@@@ da coloro che guardano con stupore gli sfaceli di cui loro stessi si sono resi responsabili e che oggi risolverebbero. Se non hanno avuto la capacità di farlo prima, non potrebbero averla adesso. Ritardare il dissesto, rinviare la decisione alla prossima amministrazione creerà ulteriori danni,visto che in sei mesi il buco è raddoppiato, indipendentemente dalle cifre. Quando a dicembre raddoppierà cosa faremo?
    Assisteremo supinamente al licenziamento di moltissimi dipendenti comunali? Questo i candidati a sindaco non lo dicono perchè sanno che è così e che perderebbero voti.
    Le piante organiche negli enti sono sovrastimate o sottositmate? Cosa impongono i parametri del Ministero?
    Riflettiamo su questi aspetti e dopo parleremo del dissesto o non dissesto.

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  19. Il dissesto è praticamente in atto anche se non dichiarato; vedremo questi maghi della finanza cosa riusciranno a fare in 90 giorni dall’insediamento. Con molta probabilità alla dichiarazione di dissesto arriveremo comunque, nel frattempo gli interessi sul debito pregresso si saranno moltiplicati.
    Attualmente Messina è in questa situazione.
    L’art. 244 del testo Unico 267 del 2000 stabilisce che si ha dissesto finanziario quando il Comune non è più in grado di assolvere alle funzioni ed ai servizi indispensabili oppure quando nei confronti dell’ente esistono crediti di terzi ai quali non si riesce a far fronte con il mezzo ordinario del ripristino del riequilibrio di bilancio né con lo strumento del debito fuori bilancio.
    Forza maghi fateci una bella magia.

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  20. Le cose cambiano ma non dicevate che < nessuno deve restare indietro> ( slogan 5 stelle) così restano tutti indietro lavoratori in esubero e precari in testa…come la risolvete?

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  21. In questo non c’entra il Moviemnto 5 stelle, perchè il dissesto lo hanno causato pdl e pd. Non dichiararlo significherebbe creare ulteriori danni. Le rimostranze vanno fatte a chi ha governato MALE negli ultimi 20 anni, ossia PDL e PD. Il messaggio che si vuole lanciare è che il Movimento 5 Stelle, essendo a favore del dissesto penalizzerà i lavoratori.
    Non è affatto così, ma il messaggio giusto è :

    I partiti che hanno governato sinora non sono stati in grado di far funzionare la macchina comunale ed hanno fatto solo pasticci e pastrocchi, a carico della Città. E questo comporterà la perdita di posti di lavoro, ma da imputare solo a PDL e PD.

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  22. Non bisogna fare magie. Bisogna dimostrare di essere capaci di buona, anzi ottima amministrazione.

    Ma evidentemente non sapete di che parliamo.

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  23. “Chi se ne frega di accusare questo e quello adesso?”

    Il problema è proprio questo. La politica (pseudo) a Messina, apparentemente vede i vari appartenenti litigare, ma nella realtà vanno d’accordo e non si scornano, anzi trovano sempre “convergenze” su ogni argomento.
    Molti pensano che esiste la sinistra e la destra. Non è affatto vero. Sono UGUALI.

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  24. Comprendo….ma questa ottica non mi convince affatto l’Italia se guardiamo i conti e’ in evidente dissesto economico tra le nazioni in Europa voi in parlamento lavorate per trovare la soluzione oppure chiedete alla banca europea di dichiarare il dissesto? Comunque saranno i messinesi a premiare o bocciare questa linea…io mi attengo al silenzio elettorale…

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