Ad una svolta la crisi che si trascina da quindici mesi. Il sindaco Foti: "Lunedì il nuovo esecutivo, ringrazio gli uscenti". Che sono Palato e Anastasi. Salvi Maria Vera Scarcella e Alessandro Niosi
Sulla carta dovrebbe essere una crisi lampo. Il sindaco di Furci, Sebastiano Foti, questa mattina ha azzerato la Giunta e già lunedì dovrebbe essere varato il nuovo esecutivo. Il condizionale è d’obbligo, almeno per quanto riguarda i tempi. Infatti c’è la certezza sui due assessori che usciranno definitivamente dai giochi, mentre per i subentranti questa certezza è solo al cinquanta per cento, nel senso che il sindaco ha ufficializzato solo un nome. Ed è quello di Rosaria Ucchino, attuale vicepresidente del Consiglio, il cui ingresso in Giunta a metà legislatura era frutto di un accordo preelettorale. Sul secondo nominativo c’è una sorta di riservatezza, che però, ormai da giorni, è stata tradita dalla fuga di notizie. Nella maggioranza c’è convergenza su Giovanni Curcuruto, attualmente consigliere delegato. Quest’ultimo, però, ha dichiarato che entra nella nuova Giunta “solo se ne esistono le condizioni”. Che a quanto pare fino a qualche giorno addietro non c’erano. Si sono create?
Non ha dato la disponibilità a far parte dell’esecutivo, invece, il presidente del Consiglio, Gianluca Di Bella. Tra Ucchino e Curcuruto (se questi accetterà), uno dei due rimarrà anche consigliere, mentre il dimissionario farà spazio in aula all’ultimo esponente della coalizione di maggioranza non eletto e rimasto fuori dal Consiglio: Fabio Carnabuci. I due assessori che rimarranno fuori sono Raffaella Anastasi e Saverio Palato. Rimarranno, ma probabilmente con nuovi incarichi, l’attuale vicesindaco Maria Vera Scarcella e Alessandro Niosi, che fino a qualche settimana addietro sembrava invece destinato a saltare. Maggioranza ed esecutivo sono ai ferri corti dal settembre del 2014. All’inizio dell’anno in corso, nove consiglieri su dieci (escluso Raluca Sandra) hanno firmato un documento, indirizzato al primo cittadino, in cui evidenziavano “deficit comunicativi” tra civico consesso e Giunta. Foti è stato invitato ad “utilizzare tutti gli strumenti necessari, non ultimo l’avvicendamento di figure impegnate nell’Amministrazione, al fine di rendere più incisiva l’azione amministrativa”. In parole spicciole si chiedeva la sostituzione di uno o più assessori. Per giungere all’azzeramento della Giunta, nominata il 26 Giugno del 2013, all’indomani delle amministrative, ci è voluto oltre un anno.
“A metà legislatura – ha dichiarato il sindaco, Sebastiano Foti – ho ritenuto corretto e necessario dare seguito a precedenti impegni politici su alcuni avvicendamenti assessoriali nell’esecutivo comunale, finalizzata ad una più ampa partecipazione delle rappresentanze politiche in seno alla vita Amministrativa dell’Ente”. Foti ha voluto ringraziare “Palato e Anastasi per l’impegno profuso sin qui, con grande dedizione, un impegno forte e produttivo. La mia non è una bocciatura, tutt’altro. E’ una azione – prosegue Foti – che punta a rilanciare l’esecutivo nell’interesse del paese. Si sacrifica una posizione personale e ciò dispiace ma nel contesto di una azione migliorativa e conseguenza degli accordi elettorali”. Ma anche, va aggiunto, delle diatribe che da oltre un anno hanno caratterizzato la vita politico-amministrativa ed i rapporti, spesso tesi, tra la maggioranza consiliare e la Giunta e la stessa Giunta e il sindaco. Adesso si attende una inversione di rotta, a partire dalla gestione dell’ordinaria amministrazione. Altrimenti sarebbe solo un valzer di poltrone fine a se stesso.
Carmelo Caspanello
