Nel contratto di servizio spuntano liquidazione e spa dell’era Buzzanca. L’Orsa esige chiarezza

Nel contratto di servizio spuntano liquidazione e spa dell’era Buzzanca. L’Orsa esige chiarezza

Francesca Stornante

Nel contratto di servizio spuntano liquidazione e spa dell’era Buzzanca. L’Orsa esige chiarezza

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mercoledì 28 Gennaio 2015 - 09:33

Il contratto di servizio Atm approvato dalla giunta fa tornare d’attualità la famosa delibera di messa in liquidazione dell’azienda perché il provvedimento viene richiamato nel contratto. Immediata la reazione dell’Orsa: “Ottimo il contratto di servizio e ne auspichiamo l'approvazione in Consiglio Comunale, ma prima del voto in aula si superi ogni equivoco su quale sarà l’assetto societario”

Era il 14 febbraio 2012 e il Consiglio comunale della vecchia legislatura decise di fare alla città un regalo di San Valentino: la messa in liquidazione dell’Atm. La proposta era dell’allora sindaco Giuseppe Buzzanca, molto travagliato fu l’iter di quel provvedimento che rimase in aula per quasi un anno, fatto sta che quel giorno il Consiglio comunale disse sì alla messa in liquidazione dell’azienda speciale per fare posto alla creazione di una nuova spa. Nel frattempo sono trascorsi quasi tre anni, gli inquilini di Palazzo Zanca sono cambiati ed è cambiata la linea politica e gestionale impressa all’Atm. Ma quella delibera di liquidazione è ancora ferma lì. Nessuno l’ha ritirata e nessun atto è stato presentato per indicare una nuova strada per il futuro dell’Atm. A rispolverarla ci pensa il contratto di servizio recentemente approvato dalla giunta Accorinti (vedi articolo correlato) e che adesso attende di passare al vaglio del Consiglio comunale. Proprio nel contratto ad un certo punto salta fuori la famosa delibera, segno che è ancora in vigore e che viene richiamata come possibile ipotesi di rescissione anticipata del contratto di servizio. In pratica si dice che se quel provvedimento dovesse trovare attuazione immediatamente cadrebbe la validità del contratto di servizio che regola i rapporti tra il Comune e questa Atm che verrebbe liquidata per creare la nuova spa. Sull’argomento l’assessore Gaetano Cacciola spiega che non è intenzione dell’amministrazione Accorinti perseguire la strada che in questo caso era stata tracciata dall’ex sindaco Buzzanca, ma che non è ancora stata stabilita un’altra strategia. Si valuterà se ritirare quella delibera per sostituirla con un atto targato da questo esecutivo e soprattutto si dovrà decidere in che tempi programmare queste azioni, considerato che sullo sfondo c’è sempre il miraggio della Multiservizi che però non si ancora che forma avrà.

Di certo c’è che quella delibera che risale a due anni fa dettava anche dei tempi per mettere in atto alcune azioni amministrative, tempi che ovviamente non sono stati rispettati: entro 60 giorni doveva essere prodotta la delibera di costituzione della società per azioni, entro 90 giorni quella contenente statuto e piano industriale per poi dare il via alla vera e propria fase liquidatoria che si sarebbe dovuta consumare entro 8 mesi. Nulla di tutto ciò è accaduto, ma la delibera è ancora lì e il fatto che il nuovo contratto di servizio l’abbia fatta tornare prepotentemente d’attualità ha fatto sobbalzare il sindacato Orsa che adesso pretende chiarezza dall’amministrazione.

"Il Contratto di Servizio Atm rappresenta un passo avanti importante, finalmente una scommessa che può dare prospettive concrete ad un'azienda ancora in difficoltà, una prima risposta all'utenza e ai lavoratori e per questo auspichiamo trovi presto l'approvazione del Consiglio Comunale. Ci inquieta tuttavia – spiega Michele Barresisegretario Orsa Trasporti – che venga richiamata, sia nella delibera di giunta votata il 22 gennaio scorso che ne determina l'approvazione e sia all'art 5 del Contratto di servizio, come possibile causa di "risoluzione anticipata" dello stesso contratto di servizio la conclusione del processo amministrativo indicato nella tristemente famosa delibera del Consiglio Comunale del 14.2.2012 che stabiliva, durante l'amministrazione Buzzanca, il percorso di messa in liquidazione dell'Atm e la costituzione di una Spa".

Il sindacato ricorda che già nel dicembre 2013 aveva chiesto all'amministrazione Accorinti di fare chiarezza su quale assetto societario si volesse dare realmente all'Azienda Trasporti, chiedendo un atto politico che portasse al superamento della delibera di liquidazione del 2012 e garantisse, così come era nel programma originario di questa amministrazione, la natura interamente pubblica dell'azienda e del servizio di trasporto cittadino.

"A distanza di oltre un anno – continua Barresi – constatiamo che nessun atto formale è stato posto in essere da questa amministrazione rispetto ad una delibera di liquidazione che ha in questi anni penalizzato l'Atm e che ancora oggi viene mantenuta come una spada di Damocle sul futuro dell'azienda."

Precisa e diretta la richiesta del sindacato. "Chiediamo che l'amministrazione faccia subito chiarezza, prima che il contratto di servizio arrivi al voto dell'aula, e spieghi quale sia il significato di predisporre un piano industriale ambizioso e un contratto di servizio entrambi triennali che rappresentano un sicuro volano di rilancio per l'azienda lasciando al tempo stesso il futuro dell'Atm appeso ad una "possibile liquidazione" che rappresenterebbe al tempo stesso una iattura per l'azienda e la negazione di quanto detto in campagna elettorale dal Sindaco Accorinti".

Francesca Stornante

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