Il vice presidente della Camera Luigi Di Maio in visita a Messina sulla nave traghetto Villa assieme ai segretari del sindacato Orsa Mariano Massaro e Michele Barresi per toccare con mano la dismissione dei trasporti ferroviari sullo Stretto
Ha assistito a bordo della nave traghetto Scilla a tutte le operazioni di imbarco del treno Palermo-Milano il vice presidente della camera Luigi Di Maio , accettando l'invito del sindacato Orsa di toccare con mano le condizioni di gap infrastrutturale in cui versano gli attuali collegamenti ferroviari sullo Stretto e in Sicilia. Accompagnato dai deputati M5S Francesco D'Uva e Valentina Zafarana, è stata occasione proficua di confronto sulla problematica della navigazione e mobilità sullo Stretto di Messina interloquendo direttamente con sindacato e con i numerosi lavoratori che sono intervenuti . "Apprezziamo la presenza di una delle massime cariche dello Stato e la sua disponibilità a conoscere direttamente le problematiche del comparto ferroviario dello Stretto – dichiarano Mariano Massaro e Michele Barresi di Orsa Sicilia – a lui abbiamo consegnato proposte concrete per il rilancio del trasporto ferroviario e la navigazione in Sicilia con l'auspicio che sappia condividere e supportare nelle sedi istituzionali quella che per il popolo siciliano rappresenta una battaglia di civiltà".
Si sono trovati, Orsa e 5 Stelle. Quelli che vedono il futuro di Messina nei ferribotti. E hanno il coraggio di dire che aumentare il servizio è una battaglia di civiltà! Peggiora l’inquinamento, i tempi di percorrenza di 3 km restano da Terzo Mondo, dipenderemo ancora di più dalle elemosine che ci verranno date dallo Stato per mantenere un servizio inefficiente, pericoloso e costosissimo e saremo sempre più schiavi della politica assistenzial-clientelare. Pazzesco. In che mani siamo. Andiamo avanti così. Auguri a chi resta.
Si sono trovati, Orsa e 5 Stelle. Quelli che vedono il futuro di Messina nei ferribotti. E hanno il coraggio di dire che aumentare il servizio è una battaglia di civiltà! Peggiora l’inquinamento, i tempi di percorrenza di 3 km restano da Terzo Mondo, dipenderemo ancora di più dalle elemosine che ci verranno date dallo Stato per mantenere un servizio inefficiente, pericoloso e costosissimo e saremo sempre più schiavi della politica assistenzial-clientelare. Pazzesco. In che mani siamo. Andiamo avanti così. Auguri a chi resta.