Addii, new entry, scandali e cambi di casacca: ecco l'aula che accoglierà il previsionale 2015

Addii, new entry, scandali e cambi di casacca: ecco l’aula che accoglierà il previsionale 2015

Francesca Stornante

Addii, new entry, scandali e cambi di casacca: ecco l’aula che accoglierà il previsionale 2015

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domenica 22 Maggio 2016 - 23:29

Sarà un esordio col botto per le tre new entry che prenderanno il posto dei dimissionari Sturniolo e Lo Presti e del consigliere David sospeso dopo l'operazione Matassa. Il primo banco di prova sarà il previsionale 2015. Anche il resto dell'aula però si dovrà misurare dopo i vari cambi di scranni e casacche. Ecco come si presenta il consiglio tre anni dopo l'elezione.

Addii, new entry, dimissioni, polemiche, operazioni giudiziarie, arresti, cambi di casacca. In pochi mesi il consiglio comunale è stato travolto da vicende e bufere di ogni tipo. L’istituzione che forse più di ogni altra dovrebbe rappresentare i cittadini, perché figlia dell’espressione diretta di un voto, oggi più che mai sembra essere lontana e scollata dalla vita fuori dal Palazzo. Un consiglio delegittimato dagli scandali che lo hanno coinvolto, completamente rivoluzionato negli schieramenti partitici, un consiglio che nel giro di una settimana ha perso tre consiglieri e che ora si prepara ad accoglierne i sostituti e che sarà costretto a salutare anche il presidente dimissionario dei Revisori dei Conti, Dario Zaccone. Un consiglio che da oggi si dovrà tuffare nel bilancio di previsione 2015, esitato con parere favorevole dai Revisori dei Conti e adesso pronto a varcare la soglia dell’aula (vedi articolo a parte).

Il ritorno sugli scranni è previsto per domani alle 18.30. E oltre al bilancio, che già di per se rappresenta quasi un fatto “epocale” visto l’immenso ritardo con cui è stato prodotto dalla giunta, ci sarà la prima uscita ufficiale per i tre nuovi consiglieri che si apprestano ad entrare nel civico consesso eletto nel 2013. Ci sarà Gaetano Gennaro, un volto noto in aula perché con due consiliature alle spalle. Gennaro, secondo dei non eletti nella lista Pd, subentra a Paolo David, arrestato durante l’operazione Matassa e dunque in questo momento oggetto di misura cautelare che ne ha comportato la sospensione. Il secondo era Giovanni Cocivera, arrestato anche lui appena un giorno prima di David nell’ambito dell’inchiesta sugli aborti clandestini. Gennaro è pronto a rivestire i panni da consigliere comunale e ha già ufficialmente annunciato che siederà tra i banchi del Pd, esattamente lì dov’era stato eletto. Si rinforza dunque il gruppo capitanato da Antonella Russo e attualmente composto da Claudio Cardile e Pietro Iannello. Perde invece un uomo la compagine di Forza Italia, dove David era transitato da pochi giorni. Gli azzurri, guidati da Pippo Trischitta, restano comunque la forza politica oggi più numerosa dell’aula. In Consiglio, infatti, sono ben 13, tra cui figurano ben sette genovesiani storici (con David erano 8) eletti nel Pd e protagonisti dell’ormai famoso salto della quaglia: Emilia Barrile, Benedetto Vaccarino, Donatella Sindoni, Francesco Pagano, Simona Contestabile, Peppuccio Santalco, Carlo Cantali. Insieme a loro anche anche Carmelina David, che dall’Udc è passata a Grande Sud dopo un breve passaggio nel Gruppo Misto, e Nora Scuderi, che eletta nella lista Il Megafono siede adesso accanto a Santalco e Cantali nel gruppo "Felice per Messina". Questa corazzata, al netto delle assenze, sarà sicuramente la forza maggiore su cui l’amministrazione Accorinti potrà contare per l’approvazione del bilancio, così come del resto è accaduto già altre occasioni importanti, basti pensare al consuntivo 2014 approvato lo scorso 30 dicembre.

Tra le new entry in aula ci saranno anche i due nuovi accorintiani. Dall’addio di Nina Lo Presti e Gino Sturniolo potrebbe guadagnarci proprio l’amministrazione che si ritroverà a poter contare di nuovo su 4 consiglieri. I due più fervidi oppositori della giunta Accorinti lasciano il loro posto regalando proprio al sindaco la possibilità di rimpolpare la sua compagine. Pronti a entrare Maurizio Rella e uno tra Cecilia Caccamo, anche se i rumors dicono che dovrebbe rinunciare per ragioni di opportunità in quanto compagna del sindaco Accorinti, ed Enrico Di Giacomo.

In casa Udc al momento tutto fermo, dopo l’uscita di Carmelina David. Il gruppo capitanato in aula da Mario Rizzo e composto da Franco Mondello, Mariella Perrone, Libero Gioveni e Giovanni Consolo, in questi mesi ha fatto pesare soprattutto la sua assenza nelle occasioni importanti, in una sorta di prove di forza che spesso hanno consegnato votazioni al limiti e sul filo del rasoio. Da qualche settimana l’Udc cammina a braccetto con il NuovoCentrodestra di Daniela Faranda e Nicola Crisafi, prove tecniche di quell’Area popolare che formalmente non è ancora stata costituita ma che di fatto lavora già in un’unica direzione.

Anche i Dr hanno perso pezzi per strada: il gruppo che fuori da Palazzo Zanca fa capo al deputato Beppe Picciolo ha salutato la sua capogruppo Elvira Amata, approdata pochi giorni fa a Fratelli d’Italia, dunque nell’asse di Forza Italia. Ancora prima era fuoriuscito il consigliere Carlo Abbate, in disaccordo con il partito sulla scelta di sfiduciare l’amministrazione. Nel gruppo, oggi capitanato da Nino Carreri, sono rimasti Nino Interdonato, Santi Sorrenti e Rita La Paglia.

Ha perso pezzi, infine, anche il gruppo Misto, dove via via sono approdati tutti i consiglieri che, per svariati motivi, hanno lasciato la loro casa originaria e che adesso si trovano senza il duo Sturniolo-Lo Presti. Sono rimasti Pippo De Leo (ex Megafono); Daniele Zuccarello (ex Pd ed ex Grande Sud) Carlo Abbate (ex Dr).

Giocano invece in solitaria Angelo Burrascano nel Megafono e Pio Amadeo in Sicilia Democratica.

E’ questa la nuova geografia di un consiglio che si presenta all’appuntamento con il bilancio con le ossa rotte. Sarà un esordio col botto per le new entry, sarà una nuova occasione per testare equilibri e alleanze per gli altri. Trattandosi però di un bilancio di previsione che arriva a metà dell’anno successivo a cui si riferisce ci sarà ben poco da discutere. Nel nome, sempre, del famoso senso di responsabilità che è leit motiv di ogni seduta importante.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. ZACCONE dettaglia le cifre sul PERSONALE nel suo parere al CONSUNTIVO 2014, confronta questa spesa con il triennio 2011-2013, in percentuale diminuisce dal 34,62% al 29,32%, di 5,3 punti, NON E’ POCO, passando da €80.198.927 a €70.907.739, ma purtroppo questa diminuzione è accompagnata da un aumento del totale della spesa corrente del 4,37%, passando da €231.669.390 a €241.800.185. Sempre ZACCONE certifica che di quei €70.907.739 ai dipendenti sono divisi in retribuzioni lorde, salario accessorio e lavoro straordinario €52.391.784, per le loro pensioni e trattamento fine rapporto €12.928.750, per assistenza ai vigili urbani €200.000, assegni nucleo familiare e buoni pasto, indennizzi, €1.180.804, infine per imposte IRAP per €4.204.100.

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  2. ZACCONE dettaglia le cifre sul PERSONALE nel suo parere al CONSUNTIVO 2014, confronta questa spesa con il triennio 2011-2013, in percentuale diminuisce dal 34,62% al 29,32%, di 5,3 punti, NON E’ POCO, passando da €80.198.927 a €70.907.739, ma purtroppo questa diminuzione è accompagnata da un aumento del totale della spesa corrente del 4,37%, passando da €231.669.390 a €241.800.185. Sempre ZACCONE certifica che di quei €70.907.739 ai dipendenti sono divisi in retribuzioni lorde, salario accessorio e lavoro straordinario €52.391.784, per le loro pensioni e trattamento fine rapporto €12.928.750, per assistenza ai vigili urbani €200.000, assegni nucleo familiare e buoni pasto, indennizzi, €1.180.804, infine per imposte IRAP per €4.204.100.

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  3. 1) Viene il mal di testa a tentare di capire i contorcimenti e la composizione degli schieramenti in Consiglio, u manicomiu più che u municipiu. La stessa cosa vale per comprendere la spesa corrente per il PERSONALE, compreso quello delle partecipate, le domande si affollano. Quanto ci costano? La spesa è diminuita, come pretendono Corte e Revisori in applicazione delle norme, a prescindere dai pensionamenti di questi anni? Sappiamo con certezza che al Comune c’è 1 solo “ragazzo” con 40 primavere sulle spalle, u municipiu è off limits per i giovani messinesi, qualcuno è presente come Consigliere Comunale, sunnu i chiu scattri. Per capirci qualcosa ho analizzato le cifre di ZACCONE tratte dal CONSUNTIVO 2014 e quelle del PREVISIONALE 2015.

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  4. 1) Viene il mal di testa a tentare di capire i contorcimenti e la composizione degli schieramenti in Consiglio, u manicomiu più che u municipiu. La stessa cosa vale per comprendere la spesa corrente per il PERSONALE, compreso quello delle partecipate, le domande si affollano. Quanto ci costano? La spesa è diminuita, come pretendono Corte e Revisori in applicazione delle norme, a prescindere dai pensionamenti di questi anni? Sappiamo con certezza che al Comune c’è 1 solo “ragazzo” con 40 primavere sulle spalle, u municipiu è off limits per i giovani messinesi, qualcuno è presente come Consigliere Comunale, sunnu i chiu scattri. Per capirci qualcosa ho analizzato le cifre di ZACCONE tratte dal CONSUNTIVO 2014 e quelle del PREVISIONALE 2015.

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  5. 2) Nel previsionale 2015, che fra poche ore verrà votato dal Consiglio, ci sono 3 CIFRE inerenti al PERSONALE, il modello utilizzato è ancora quello vecchio, dal 2016 verrà messo nel cassetto. In condizioni di tempistica normale la cifra delle colonna “IMPEGNI ULTIMO ESERCIZIO CHIUSO” €68.796.620 dovrebbe riferirsi al consuntivo 2013, mentre la “PREVISIONE DEFINITIVA ESERCIZIO IN CORSO” €66.800.392, all’ultimo accertamento del 2014, infine le “SOMMA RISULTANTE DELLA PREVISIONE DI COMPETENZA” €63.473.801, è la previsione definitiva del 2015, insomma un manicomiu contabile per colpa di questo ritardo, pensate che l’ANCI ha ottenuto un rinvio al 31 luglio del previsionale 2016, che andava approvato secondo la legge il 31 dicembre 2015.

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  6. 2) Nel previsionale 2015, che fra poche ore verrà votato dal Consiglio, ci sono 3 CIFRE inerenti al PERSONALE, il modello utilizzato è ancora quello vecchio, dal 2016 verrà messo nel cassetto. In condizioni di tempistica normale la cifra delle colonna “IMPEGNI ULTIMO ESERCIZIO CHIUSO” €68.796.620 dovrebbe riferirsi al consuntivo 2013, mentre la “PREVISIONE DEFINITIVA ESERCIZIO IN CORSO” €66.800.392, all’ultimo accertamento del 2014, infine le “SOMMA RISULTANTE DELLA PREVISIONE DI COMPETENZA” €63.473.801, è la previsione definitiva del 2015, insomma un manicomiu contabile per colpa di questo ritardo, pensate che l’ANCI ha ottenuto un rinvio al 31 luglio del previsionale 2016, che andava approvato secondo la legge il 31 dicembre 2015.

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  7. 3) L’incidenza di queste cifre sui rispettivi totali di SPESA CORRENTE fa capire se la spesa per i dipendenti del Comune è diminuita percentualmente. La prima incidenza, quella tratta dal CONSUNTIVO, non sappiamo quale, è il 28,4% della spesa totale; la seconda il 25,4%; la terza, relativa alla previsione definitiva 2015, è pari al 24,5%. Dovremmo essere contenti, in % la spesa del PERSONALE diminuisce, invece NO, perché in valore assoluto AUMENTA, in particolare del 6,9% rispetto a quella tratta dall’ultimo consuntivo chiuso. Caro ELLER non ci possiamo permettere questo livello di spesa corrente, e quella dei dipendenti non può essere frenata solo dai pensionamenti, bisogna mettere mano al contratto integrativo, distribuito a pioggia.

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  8. 3) L’incidenza di queste cifre sui rispettivi totali di SPESA CORRENTE fa capire se la spesa per i dipendenti del Comune è diminuita percentualmente. La prima incidenza, quella tratta dal CONSUNTIVO, non sappiamo quale, è il 28,4% della spesa totale; la seconda il 25,4%; la terza, relativa alla previsione definitiva 2015, è pari al 24,5%. Dovremmo essere contenti, in % la spesa del PERSONALE diminuisce, invece NO, perché in valore assoluto AUMENTA, in particolare del 6,9% rispetto a quella tratta dall’ultimo consuntivo chiuso. Caro ELLER non ci possiamo permettere questo livello di spesa corrente, e quella dei dipendenti non può essere frenata solo dai pensionamenti, bisogna mettere mano al contratto integrativo, distribuito a pioggia.

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