Stabilizzazione per 6 mesi per i contrattisti Atm ma adesso serve un maggiore sforzo

Stabilizzazione per 6 mesi per i contrattisti Atm ma adesso serve un maggiore sforzo

Stabilizzazione per 6 mesi per i contrattisti Atm ma adesso serve un maggiore sforzo

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sabato 25 Luglio 2015 - 11:36

Dopo la proroga che allunga i contratti degli 81 ex Lsu fino al 31 dicembre 2015, il sindacato Cub Trasporti chiede al management dell'azienda di via La Farina di predisporre subito un piano per la stabilizzazione a partire dal 1 gennaio 2016.

Tra pochi giorni sarebbero scaduti i contratti degli 80 ex Lsu che dal 1998 lavorano in Atm, ma l’azienda ha mantenuto gli impegni ed ha siglato la proroga fino a fine anno. Ovviamente una soluzione tampone, arrivata in accordo con la Regione, ma che deve solo rappresentare il punto da cui riavviare la discussione sulla stabilizzazione dei contrattisti Atm. E’ quanto sostiene il sindacato Cub Trasporti che ricorda che tra i precari di via La Farina ci sono lavoratori impiegati nei settori chiave dell’azienda: autisti, verificatori, addetti alla vendita dei biglietti manutenzione, pulizia, uffici.

“Occorre predisporre da subito un piano per la loro definitiva stabilizzazione a partire da gennaio 2016 e che il nuovo corso Atm e l’amministrazione comunale diano un segnale forte ponendo fine al precariato in azienda e realizzando interventi per portare tutti i lavoratori a tempo pieno, compresi i nuovi ausiliari del traffico” dichiara Paolo Frigione segretario aziendale Atm della Cub Trasporti.

Dal sindacato un plauso all’operato dell’attuale dirigenza: “Non si possono certo disconoscere i risultati fin qui ottenuti dall’attuale management dell’Atm di Messina che ha ereditato un’azienda al collasso, con pochissimi mezzi e senza alcuna credibilità, con lavoratori demotivati e in continua lotta per il diritto allo stipendio. Dopo poco più di un anno di vere rivoluzioni interne bisogna dar atto che si intravede la luce fuori da quel tunnel in cui l’azienda era stata portata da oltre dieci anni di cattiva gestione e auspichiamo –continua la Cub- che Atm adesso diventi il gestore unico della mobilità cittadina e sia protagonista dal prossimo dicembre del progetto di realizzazione e integrazione commerciale e infrastrutturale tra metroferrovia e trasporto urbano che rappresenterebbe il vero rilancio per l’azienda messinese”.
Per la Cub questo enorme sforzo deve essere accompagnato però da una migliore organizzazione del personale e soprattutto dalla rimozione di quelle sacche di “precarietà” che ancora esistono, dando stabilità ed uguale dignità a tutta la forza lavoro. Su questo percorso la Cub Trasporti è pronta e disponibile a raccogliere la sfida e proprio nei giorni scorsi ha proceduto al rinnovo degli organi direttivi della Segreteria Provinciale Cub Trasporti Messina che risulta composta dal segretario Francesco Urdì e dai componenti di segreteria Paolo Frigione, Francesca Palermo, Natale Le Cause, ed al rinnovo di tutta la segreteria aziendale Cub in Atm con la nomina a segretario di Paolo Frigione e componenti di segreteria Fabio Galluzzo, Francesco Smeralda e Salvatore Cifalà.

4 commenti

  1. RENATO ACCORINTI resuscitando una ATM fallita e indebitata, addirittura si pensa a nuove assunzioni, era un risultato impensabile, ci eravamo rassegnati a non avere più un servizio pubblico di trasporto urbano, solo un immenso primo cittadino poteva riuscire nell’impresa titanica, appunto RENATO. Vi ricordate il mio interrogativo di qual tempo fa, COS’E’ UNA CITTA’ SENZA LA SUA ATM ? Era Messina prima del tibetano scalzo, del sognatore concreto. Ora tocca a MessinAmbiente inserita nella multiservizi, con le buone o con le cattive gli OPERATORI ECOLOGICI devono imparare a lavorare come quelli di Milano, altrimenti dovremo pretenderne il licenziamento. La TARI con cui paghiamo i loro stipendi sono soldi nostri, dei messinesi.

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  2. RENATO ACCORINTI resuscitando una ATM fallita e indebitata, addirittura si pensa a nuove assunzioni, era un risultato impensabile, ci eravamo rassegnati a non avere più un servizio pubblico di trasporto urbano, solo un immenso primo cittadino poteva riuscire nell’impresa titanica, appunto RENATO. Vi ricordate il mio interrogativo di qual tempo fa, COS’E’ UNA CITTA’ SENZA LA SUA ATM ? Era Messina prima del tibetano scalzo, del sognatore concreto. Ora tocca a MessinAmbiente inserita nella multiservizi, con le buone o con le cattive gli OPERATORI ECOLOGICI devono imparare a lavorare come quelli di Milano, altrimenti dovremo pretenderne il licenziamento. La TARI con cui paghiamo i loro stipendi sono soldi nostri, dei messinesi.

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  3. Un direttivo sindacale di altissimo profilo. Veramente nulla da dire. Adesso i lavoratori ATM possono davvero andare fieri dei loro rappresentanti. Un vero taglio con le politiche sindacali del passato.

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  4. Un direttivo sindacale di altissimo profilo. Veramente nulla da dire. Adesso i lavoratori ATM possono davvero andare fieri dei loro rappresentanti. Un vero taglio con le politiche sindacali del passato.

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