Si attende la decisione della Regione, a Palazzo Zanca quasi pronta la delibera sui debiti con l'Ato3

Si attende la decisione della Regione, a Palazzo Zanca quasi pronta la delibera sui debiti con l’Ato3

Francesca Stornante

Si attende la decisione della Regione, a Palazzo Zanca quasi pronta la delibera sui debiti con l’Ato3

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venerdì 27 Settembre 2013 - 01:34

A Palermo si deciderà a breve quale sarà il futuro della pietrà, anche il Comune di Messina cerca di capire cosa accadrà. Non dovrebbero esserci problemi per i lavoratori dell'Ato3, ma passerà tutto dalle decisioni palermita. Sul fronta delibera parla l'assessore Ialacqua garantisce che è quasi pronta.

L’unica certezza che si ha da giorni è che la Regione non ha intenzione di concedere più alcuna proroga alle Ato siciliane. Il 30 settembre finisce la gestione operativa delle società in liquidazione che avrebbero dovuto essere immediatamente sostituite dalle SSR che però non sono ancora state costituite e dunque la confusione ha regnato sovrana in questi giorni. Molti Comuni si erano già uniti per costituire le Aro, aree di raccolta ottimale, in attesa di giungere alla creazione delle SRR, pare che però le linee guida saranno dettate direttamente dalla Regione. E’ ormai questione di ore, anche ieri mattina i Commissari liquidatori si sono riuniti a Palermo, è seguita la lunga seduta della giunta regionale, adesso tutti i Comuni attendono solo che qualsiasi decisione venga messa nero su bianco.
A quanto pare, infatti, per evitare quello che potrebbe essere un vero caos in un settore che è tra i più delicati e incandescenti, la Regione esiterà un provvedimento per inviare a tutte le Ato Commissari che si occupino proprio del periodo di transizione dalle Ato alle SRR. Questa soluzione dovrebbe sventare il rischio occupazionale per tutti i dipendenti che dal 30 settembre sarebbero automaticamente licenziati, dunque di fatto le Ato continuerebbero ad operare ma non in regime di proroga, anche se poi la formula sarà pressoché simile al passato. In questo modo i Comuni, compreso quello di Messina, eviterà i problemi di carattere finanziario e gestionale,
L’ipotesi a cui nel frattempo l’amministrazione Accorinti sta lavorando riguarda anche Messinambiente, in quanto bisognerà garantire anche l’espletamento di tutti i servizi. Attraverso un’ordinanza sindacale si procederebbe ad una sorta di proroga, o forse è meglio dire affidamento diretto. Ormai però qualsiasi scelta si farà in base a ciò che decreterà la Regione, Palazzo Zanca è in attesa, il tempo intanto scorre inesorabile. Oggi pomeriggio l’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua incontrerà i sindacati per discutere insieme il futuro di questi lavoratori. In un primo momento si era pensato addirittura di farli transitare all’Amam attraverso la mobilità interna, questo però, ha spiegato I’ esponente della giunta Accorinti sarebbe una sorta di ultima spiaggia perché comporterebbe una serie di difficoltà nel momento in cui quei lavoratori Ato dovrebbero entrare nella SRR.
In attesa di capire cosa accadrà a Palazzo Zanca il tema rifiuti tiene banco anche per la vicenda della delibera sui debiti fuori bilancio tra Ato e Comune e sulla richiesta di accesso al fondo di rotazione regionale per estinguere quel monte debitorio. La delibera ha fatto molto discutere perché sembrava dover essere approvata in fretta e furia il 14 agosto e invece ad oggi non è ancora giunta a destinazione. E’ diventata oggetto delle polemiche di numerosi consiglieri, Paolo David, capogruppo Pd, ha scritto al Prefetto che proprio a ridosso del ferragosto aveva chiesto ai capigruppo di accelerare l’iter di questa delibera. Tra contestazioni, ritardi, ritiri, un contenzioso chiuso, la delibera dovrebbe essere pronta.
L’assessore Ialacqua ha spiegato che in realtà pochissimi sono state le modifiche apportate, che il documento ricalca quasi interamente quella già presentata, è stato eliminato il contenzione dei 2.800.00 euro. Oggi dovrebbe esserci il passaggio in giunta. Si resta in attesa di novità. (Francesca Stornante)

3 commenti

  1. SCUSATEMI SE IL COMMENTO NON CENTRA NULLA CON L’ARTICOLO. E’ consuetudine con gli amici, in tempo di funghi, gustarli sui Nebrodi, ci siamo detti, in questi anni, di essere come un campione di un sondaggio elettorale, fino al governo MONTI eravamo divisi in due schieramenti, grossomodo sei di CENTRODESTRA e quattro di CENTROSINISTRA, anche se critici con BERLUSCONI e PRODI prima, RUTELLI o VELTRONI dopo. Oggi due più tre, cinque in tutto, votano gli schieramenti citati, mentre cinque non hanno votato o votato MOVIMENTO 5 STELLE o scheda bianca o nulla. In meno di due anni è cambiato tutto. Dei cinque dei due schieramenti di governo, due sono molto delusi e sul punto di avvicinarsi alle diverse posizioni dell’altra metà. Sono delusi dall’evanescenza del governo LETTA-ALFANO, ma anche dalle annunciate dimissioni dei parlamentari del POPOLO DELLA LIBERTA’. Li colpisce la forma delle dimissioni in ciclostile uguale per tutti, va bene che siano nominati da BERLUSCONI, quindi gli devono tutta la loro fortuna, ma il cervello all’ammmasso è veramente troppo.

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  2. Cambiano le sigle, ma ai carrozzoni non si rinuncia! Sarebbe tanto difficile creare prima le città metropolitane e i Consorzi di comuni e far gestire direttamente a loro il servizio,assegnando adeguate risorse finanziarie ed umane?

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  3. 90 giorni per una delibera …. un record dal Basso sempre se non verrà emendata o se non ritornerà indietro

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