Sturniolo e Lo Presti contro l'affare Amam: "L'amministrazione gioca sempre sul filo del rasoio"

Sturniolo e Lo Presti contro l’affare Amam: “L’amministrazione gioca sempre sul filo del rasoio”

Francesca Stornante

Sturniolo e Lo Presti contro l’affare Amam: “L’amministrazione gioca sempre sul filo del rasoio”

Tag:

venerdì 10 Luglio 2015 - 22:37

Per i due consiglieri oppositori l’Amministrazione ha mescolato modifica dello Statuto, salvaguardia dei livelli occupazionali e futuro della società che dovrà gestire il servizio di igiene ambientale, inchiodando il consiglio a votare sotto pressione e con le spalle al muro. E propongono un'altra pista di lavoro.

Si chiude la settimana parlando di Amam e rifiuti e si ricomincerà già da lunedì ancora discutendo di statuto, mobilità, scadenze, proroghe agli sgoccioli, lavoratori sul filo del rasoio. L’operazione che trasferire la gestione rifiuti all’Amam inevitabilmente continua a tenere banco e, dopo la richiesta di convocazione urgente da parte del sindaco Accorinti, la presidente Emilia Barrile e i capigruppo hanno deciso di fissare la seduta per lunedì alle 19. Sotto esame ci saranno la delibera sul “controllo analogo” dell’Amam e modifica statuto e l’emendamento che aggiunge all’Amam i servizi di igiene ambientale (VEDI QUI). Lunedì mattina si continuerà a discutere in commissione Bilancio, tanti consiglieri però non si sentono pronti a votare atti così importanti nel pochissimo tempo avuto a disposizione per studiare. Considerato che a tenere il fiato sul collo ci sono i dipendenti dell’Ato3 che da mercoledì sarebbero disoccupati.

Tra i critici ci sono gli ormai strenui oppositori Nina Lo Presti e Gino Sturniolo che contestano l’operazione Amam partendo da quel Piano di riequilibrio che fin dal principio hanno osteggiato. Quel piano di riequilibrio che, scrivono, “nella Neolingua dell’amministrazione Accorinti assume il carattere del progetto di rilancio della città” mentre per loro altro non è che uno strumento finanziario che estrae, attraverso aumento dei tributi, riduzione dell’occupazione e compressione dei servizi, risorse dalla comunità messinese per pagare i debiti pregressi. Per i due ex accorintiani tra le misure più odiose presenti nel Piano c’è quella che riguarda la società che gestisce il servizio idrico. Dagli utili del bilancio dell’Amam andrebbero, infatti, ricavati 23 milioni di euro in 10 anni. “Questo, oltre a ledere in profondità il principio dell’acqua come bene comune, rappresenta una grave ipoteca nei confronti dell’azienda che gestisce il servizio”.

Dunque la modifica dello statuto dell’Amam che i consiglieri si apprestano a dover votare non poteva passare sotto il silenzio di Lo Presti e Sturniolo che offrono considerazioni e valutazioni sull’operazione messa in campo dall’amministrazione. “Con grave irresponsabilità l’Amministrazione ha mescolato modifica dello Statuto, salvaguardia dei livelli occupazionali e futuro della società che dovrà gestire il servizio di igiene ambientale. Si vuole fare votare un progetto dell’Amministrazione (quello del Piano di Riequilibrio e della Multiservizi) sotto la pressione di chi oggi teme per il proprio futuro lavorativo. Ma avere cultura di governo e cuore per l’interesse dei lavoratori significa avere equilibrio, non giocare ad un continuo rilancio sempre sul filo del rasoio imponendo di ragionare sempre all’ultimo momento con le spalle al muro” dicono i due che propongono un’altra pista di lavoro: “L’Amministrazione rinunci alla misura del Piano di riequilibrio che riguarda la vendita dell’acqua e utilizzi quei 23 milioni di euro in 10 anni per la salvaguardia dei livelli occupazionali e l’ammodernamento della rete. Renda, cioè, quell’azienda più solida e gli dia un futuro. Questo potrebbe servire anche a liberare risorse che oggi gravano sui cittadini attraverso la Tari e a facilitare il futuro della società che dovrà gestire il servizio di smaltimento dei rifiuti”.

Secondo i due consiglieri un’operazione del genere potrebbe servire ad affrontare subito l’emergenza occupazionale e darsi il tempo di una modifica dello Statuto che vada incontro alla Legge sulla ripubblicizzazione del servizio idrico già passata in Commissione Bilancio all’Ars e alla Legge della stessa natura attualmente in discussione in Parlamento. Entrambe considerano l’acqua come bene comune pubblico privo di rilevanza economica, questione già messa in luce da Lo Presti e Sturniolo, quindi in ogni modo non adeguata a pagare debiti pregressi che nulla hanno a che fare con il servizio idrico.

Consapevoli che un’operazione del genere metterebbe in discussione il Piano di Riequilibrio, ritengono che l’Amministrazione dovrebbe semplicemente ammettere ciò che è sotto gli occhi di tutti. “In ogni caso, se proprio volesse sostituire quella misura che verrebbe meno, l’Amministrazione potrebbe utilizzare risorse derivate da un abbattimento del fondo per le indennità premiali ai dirigenti, dal potenziamento e rafforzamento del Dipartimento Avvocatura attraverso l’incremento del numero degli avvocati interni con altre unità di personale abilitate all’esercizio della professione, già presenti in organico, ma attualmente preposte ad altri compiti (presso l’Avvocatura esistono almeno altri 6 funzionari Direttori di Sezione abilitati Avvocati ai quali non si è ritenuto finora di conferire procure o incarichi di difesa e rappresentanza dell’Ente in giudizio) ciò determinerebbe la compressione della spesa per i contenziosi affidati all’esterno e quanto si libera in seguito alla Legge Regionale che riduce i compensi per gettoni di presenza e oneri riflessi dei consiglieri comunali”.

Una presa di posizione che annuncia quale sarà la posizione dei due consiglieri alla prossima delicatissima seduta di consiglio fissata per lunedì sera e proprio dedicata all’Amam. Posizione di dissenso e critica che aleggia anche su altri colleghi del civico consesso, per niente convinti della fattibilità in tempi così brevi di provvedimenti invece così importanti e sostanziosi. Di certo c’è che i giochi sono aperti. E il finale non sarà per nulla scontato.

Francesca Stornante

20 commenti

  1. I consiglieri Lo Presti e Sturniolo sembrano i più lucidi e determinati oppositori in seno al Consiglio comunale di Messina,città che,come sostengo da tempo” immemorabile”,può aspirare
    a detenere il Guinness dei primatiil titolo di”città più paradossale del mondo”La”resipiscenza”dei due Messinesi”dal Basso”lascia il tempo che trova,sarà ininfluente,sino a quando non si estenderà al concetto che x salvare la”nave”Messina,inesorabilmente avviata al naufragio,urge una drastica sterzata al timone:LOTTARE TUTTI UNITI x L’AVVIO DELLA PIÙ INNOVATIVA E INDISPENSABILE INFRASTRUTTURA DEL MONDO.Ogni “marziano”che capita,in zona,non si da pace e resta basito(x ultimo’Luttwark)Mentre la”nemesi divina”ci punisce già,Il buddaceTRIONFA-TRONFIO-IMPOTENTE

    0
    0
  2. I consiglieri Lo Presti e Sturniolo sembrano i più lucidi e determinati oppositori in seno al Consiglio comunale di Messina,città che,come sostengo da tempo” immemorabile”,può aspirare
    a detenere il Guinness dei primatiil titolo di”città più paradossale del mondo”La”resipiscenza”dei due Messinesi”dal Basso”lascia il tempo che trova,sarà ininfluente,sino a quando non si estenderà al concetto che x salvare la”nave”Messina,inesorabilmente avviata al naufragio,urge una drastica sterzata al timone:LOTTARE TUTTI UNITI x L’AVVIO DELLA PIÙ INNOVATIVA E INDISPENSABILE INFRASTRUTTURA DEL MONDO.Ogni “marziano”che capita,in zona,non si da pace e resta basito(x ultimo’Luttwark)Mentre la”nemesi divina”ci punisce già,Il buddaceTRIONFA-TRONFIO-IMPOTENTE

    0
    0
  3. A parte questi 2 marziani consiglieri, gli altri si rendono conto di cosa Signorino e c. stanno tramando? Piazzare nei posti chiave gli amici con stipendi a 5 zeri. Ormai il gioco è semplice, fare firmare ogni cosa con la scusa che non c’è più tempo e così i consiglieri, che magari non hanno nemmeno letto, approvano. Questi amministratori stanno distruggendo una città, anche se quelli che c’erano prima avevano cominciato già, ma questi stanno completando l’opera

    0
    0
  4. A parte questi 2 marziani consiglieri, gli altri si rendono conto di cosa Signorino e c. stanno tramando? Piazzare nei posti chiave gli amici con stipendi a 5 zeri. Ormai il gioco è semplice, fare firmare ogni cosa con la scusa che non c’è più tempo e così i consiglieri, che magari non hanno nemmeno letto, approvano. Questi amministratori stanno distruggendo una città, anche se quelli che c’erano prima avevano cominciato già, ma questi stanno completando l’opera

    0
    0
  5. “Gina”: credibilità zero. Opposizione a testa bassa sempre e comunque a prescindere da tutto.

    0
    0
  6. “Gina”: credibilità zero. Opposizione a testa bassa sempre e comunque a prescindere da tutto.

    0
    0
  7. CHI LA VUOLE COTTA, CHI LA VUOLE CRUDA. C’è ANTONELLA RUSSO dubbiosa della ricognizione della massa debitoria, ricordo ancora una volta istruita dai dirigenti, pronta a votare un piano di equilibrio che onori tutti i €566.935.270 potenziali debiti e non i €336.054.760 proposti da SIGNORINO. Ci sono, al contrario, NINA LO PRESTI e GINO STURNIOLO prontissimi al colpo di spugna, ad affogare i debiti nel mare dello Stretto di Messina, probabilmente ritengono quei creditori parte di quel sistema di interessi al governo della nostra città. RENATO sindaco è in mezzo a queste due posizioni estreme, vuole risanare Palazzo Zanca, lasciando fuori dal piano €230.880.510, la motivazione è nota, dipende dalla % di rischio. CON CHI SIAMO D’ACCORDO?

    0
    0
  8. CHI LA VUOLE COTTA, CHI LA VUOLE CRUDA. C’è ANTONELLA RUSSO dubbiosa della ricognizione della massa debitoria, ricordo ancora una volta istruita dai dirigenti, pronta a votare un piano di equilibrio che onori tutti i €566.935.270 potenziali debiti e non i €336.054.760 proposti da SIGNORINO. Ci sono, al contrario, NINA LO PRESTI e GINO STURNIOLO prontissimi al colpo di spugna, ad affogare i debiti nel mare dello Stretto di Messina, probabilmente ritengono quei creditori parte di quel sistema di interessi al governo della nostra città. RENATO sindaco è in mezzo a queste due posizioni estreme, vuole risanare Palazzo Zanca, lasciando fuori dal piano €230.880.510, la motivazione è nota, dipende dalla % di rischio. CON CHI SIAMO D’ACCORDO?

    0
    0
  9. La RUSSO dubita della massa debitoria istruita dai dirigenti, PERCHE’? Dal consuntivo 2014 il debito è €566.935.270. SIGNORINO ne propone una parziale copertura,lascia fuori €230.880.510 di debiti potenziali per giudizi pendenti. La proposta non piace alla RUSSO, PERCHE’? Tra i rimanenti €336.054.760,da onorare con il piano di riequilibrio,se i €110.510.497 per giudizi pendenti fossero conteggiati al 100% del rischio avrebbero totalizzato €341.390.099, ma lo sono al 50%(€184.650.994),25%(€16.740.000),10%(€140.000.000),da questi i 230 mln in meno. Debiti conteggiati al 100% del rischio:ATM €32.435.044,MESSINAMBIENTE €32.000.000,DERIVATI €9.658.006,DEB.ESECUTIVI DEFINITIVI €63.346.387,DEBITI CON PROVVEDIMENTI GIUDIZIALI IMPUGNATI €87.104.865.

    0
    0
  10. La RUSSO dubita della massa debitoria istruita dai dirigenti, PERCHE’? Dal consuntivo 2014 il debito è €566.935.270. SIGNORINO ne propone una parziale copertura,lascia fuori €230.880.510 di debiti potenziali per giudizi pendenti. La proposta non piace alla RUSSO, PERCHE’? Tra i rimanenti €336.054.760,da onorare con il piano di riequilibrio,se i €110.510.497 per giudizi pendenti fossero conteggiati al 100% del rischio avrebbero totalizzato €341.390.099, ma lo sono al 50%(€184.650.994),25%(€16.740.000),10%(€140.000.000),da questi i 230 mln in meno. Debiti conteggiati al 100% del rischio:ATM €32.435.044,MESSINAMBIENTE €32.000.000,DERIVATI €9.658.006,DEB.ESECUTIVI DEFINITIVI €63.346.387,DEBITI CON PROVVEDIMENTI GIUDIZIALI IMPUGNATI €87.104.865.

    0
    0
  11. “Renata” credibilità non pervenuta

    0
    0
  12. “Renata” credibilità non pervenuta

    0
    0
  13. Credo che i due consiglieri si ribellino a ciò che non era previsto. Doveva essere Accorinti a prendere in mano la situazione una volta eletto ed invece appena ha varcato la soglia del comune si è fatto abbindolare dal suo vice che ha cominciato a fare e disfare a suo piacimento, rilegando il povero sindaco a mansioni di calmiere delle proteste che man mano si intesificavano ed intanto il buon vice si organizzava per mettere nei posti chiave i suoi amici anche se non avevano nessuna competenza ma un buon curriculo. Oggi i due consiglieri non accettano questo modo di fare del vice e non vogliono stare alle scelte personali dello stesso. Sarà sbagliato ma “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” Giulio Andreotti docet.

    0
    0
  14. Credo che i due consiglieri si ribellino a ciò che non era previsto. Doveva essere Accorinti a prendere in mano la situazione una volta eletto ed invece appena ha varcato la soglia del comune si è fatto abbindolare dal suo vice che ha cominciato a fare e disfare a suo piacimento, rilegando il povero sindaco a mansioni di calmiere delle proteste che man mano si intesificavano ed intanto il buon vice si organizzava per mettere nei posti chiave i suoi amici anche se non avevano nessuna competenza ma un buon curriculo. Oggi i due consiglieri non accettano questo modo di fare del vice e non vogliono stare alle scelte personali dello stesso. Sarà sbagliato ma “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” Giulio Andreotti docet.

    0
    0
  15. Bisogna dare una risposta alla domanda di MARIEDIT: CON CHI SIAMO D’ACCORDO? Ma con RENATO!!!! E’ OVVIO!!!! STURNIOLO, LO PRESTI, RUSSO non debbono dire la verità! E poi la verità si legge nei commenti di FIORENZO: IL VERO SINDAO DI MESSINA E’ IL VICESINDASCO!!!!!

    0
    0
  16. Bisogna dare una risposta alla domanda di MARIEDIT: CON CHI SIAMO D’ACCORDO? Ma con RENATO!!!! E’ OVVIO!!!! STURNIOLO, LO PRESTI, RUSSO non debbono dire la verità! E poi la verità si legge nei commenti di FIORENZO: IL VERO SINDAO DI MESSINA E’ IL VICESINDASCO!!!!!

    0
    0
  17. TROPPE CHIACCHIERE DA BAR per il mio carattere,la posizione di mariedit è chiarissima,fiducia sulla ricognizione della massa debitoria,da restituire con il piano di riequilibrio,ci hanno messo mano tutti in questi anni,la burocrazia comunale,l’associazione dei comuni siciliani,Luigi Croce con i suoi esperti,Ferdinando Coglitore e Antonino Cama,la Corte dei Conti e il Ministero,Guido Signorino e Antonio Le Donne.Cara ANTONELLA sono tutti componenti del complotto? Invece ho forti dubbi sulle risorse finanziare da reperire per onorare i nostri debiti,in particolare su quelle derivanti dalla revisione e riforma del catasto,dalle economie da imposte tares e tari,riduzione costo del personale,NON SCOMMETTEREI un centesimo. Stessa chiarezza please

    0
    0
  18. TROPPE CHIACCHIERE DA BAR per il mio carattere,la posizione di mariedit è chiarissima,fiducia sulla ricognizione della massa debitoria,da restituire con il piano di riequilibrio,ci hanno messo mano tutti in questi anni,la burocrazia comunale,l’associazione dei comuni siciliani,Luigi Croce con i suoi esperti,Ferdinando Coglitore e Antonino Cama,la Corte dei Conti e il Ministero,Guido Signorino e Antonio Le Donne.Cara ANTONELLA sono tutti componenti del complotto? Invece ho forti dubbi sulle risorse finanziare da reperire per onorare i nostri debiti,in particolare su quelle derivanti dalla revisione e riforma del catasto,dalle economie da imposte tares e tari,riduzione costo del personale,NON SCOMMETTEREI un centesimo. Stessa chiarezza please

    0
    0
  19. La verità che Lo Presti è Sturniolo sottendono e che con il ricorso alla Cassa Dep. e Prestiti autorizzata dal Ministero si possono reperire i fondi per azzerare in 30/35 anni i debiti e non in 10 come previsto dal piano di riequilibrio (insostenibile e parziale). Inoltre di quale ristrutturazione dei servizi si parla? Unificare tutto senza progetti di efficientamento e senza soldi da investire non significa risparmiare ma solo creare ulteriori PROSSIME difficoltà a tutti i dipendenti ed ai creditori delle società liquidate! Vi pare onesto??? SENZA CONTI E PROGRAMMI CHIARI NON E’ POSIBILE INTAVOLARE UNA DISCUSSIONE POLITICA CON I MINISTERI DELLE FINANZE E DELL’INTERNO, LA SOLUZIONE REALE DEL PROBLEMA PASSA DA ROMA.

    0
    0
  20. La verità che Lo Presti è Sturniolo sottendono e che con il ricorso alla Cassa Dep. e Prestiti autorizzata dal Ministero si possono reperire i fondi per azzerare in 30/35 anni i debiti e non in 10 come previsto dal piano di riequilibrio (insostenibile e parziale). Inoltre di quale ristrutturazione dei servizi si parla? Unificare tutto senza progetti di efficientamento e senza soldi da investire non significa risparmiare ma solo creare ulteriori PROSSIME difficoltà a tutti i dipendenti ed ai creditori delle società liquidate! Vi pare onesto??? SENZA CONTI E PROGRAMMI CHIARI NON E’ POSIBILE INTAVOLARE UNA DISCUSSIONE POLITICA CON I MINISTERI DELLE FINANZE E DELL’INTERNO, LA SOLUZIONE REALE DEL PROBLEMA PASSA DA ROMA.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007