Finisce l'era di Messinambiente, può iniziare quella di MessinaServizi

Finisce l’era di Messinambiente, può iniziare quella di MessinaServizi

Francesca Stornante

Finisce l’era di Messinambiente, può iniziare quella di MessinaServizi

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giovedì 08 Febbraio 2018 - 09:29

Il tribunale ha autorizzato la formula dell'usufrutto, scelta nell'ambito dell'operazione concordato di Messinambiente, che segna uno spartiacque nella gestione dei servizi in città. Il commento di Ialacqua, la reazione dei sindacati

L'era di Messinambiente può finire, quella di MessinaServizi può avere inizio. Il via libera del Tribunale alla formula dell'usufrutto, scelta nell'ambito dell'operazione concordato di Messinambiente, segna uno spartiacque nella gestione dei servizi in città. Per il Tribunale, MessinaServizi può subito acquisire uomini e mezzi di Messinambiente e iniziare ad operare.

In realtà adesso inizieranno i vari passaggi burocratici che dovranno portare alla effettiva operatività di MessinaServizi, che da ottobre a oggi ha iniziato a lavorare con i soli ex dipendenti di Ato3, ma questa fase che si è chiusa in Tribunale è il punto di partenza. Adesso si dovrà vedere, oltre ai lavoratori, cosa erediterà MessinaServizi da Messinambiente. Perché la gestione dei servizi passerà inevitabilmente anche dalla dotazione che la nuova società avrà per iniziare ad operare.

Quanto costerà a MessinaServizi questa operazione? Lo stabilisce il concordato perché questa è una delle azioni che copriranno i 30 milioni che il Comune si è impegnato a pagare per evitare il fallimento di Messinambiente: 2.360.869 euro sono stati conteggiati come valore correlato all'affitto, poi diventato usufrutto in corso d'opera, con opzione di riscatto del complesso dei beni strumentali di Messinambiente. In pratica, secondo il concordato, MessinaServizi dovrà pagare 449 mila euro di affitto mezzi per il primo anno, 419 mila per il secondo anno e quasi 1,5 milioni al termine del biennio per riscattare tutto. Soldi che però sarà il Comune a versare per garantire copertura alla sua nuova società rifiuti. Oltre naturalmente al costo annuale dei rifiuti coperto dalla Tari, dunque dai cittadini.

"E’ la notizia che aspettavamo con ansia, un passo decisivo verso l’avvio di Bene comune”. Si esprime così, non nascondendo la sua soddisfazione, l’Assessore all’ambiente Daniele Ialacqua. “Siamo contenti che il percorso della nuova società possa continuare e siamo già al lavoro affinchè si sciolgano al più presto gli ultimi nodi per concretizzare il progetto di Messinaservizi Bene Comune, con il passaggio dei beni, dei lavoratori e dell’intero servizio della gestione integrata dei rifiuti entro il mese”. Anche questa volta l'assessore non ha perso occasione per lanciare un messaggio a chi evidentemente tifava per altre strade: "Ci saranno sicuramente rimasti male coloro i quali erano pronti a recitare il de profundis della nuova società che nasce per mantenere in mani pubbliche il servizio di gestione rifiuti, per dare stabilità ai lavoratori di Messinambiente ed ATOMe3, per raggiungere quegli obiettivi di legge che oggi non siamo riusciti a centrare pienamente per le troppe criticità ereditate”. Chi “ha lavorato” e “lavora” contro questo progetto, lo fa consapevolmente o meno contro gli interessi dei lavoratori e della città , e questo non lo abbiamo consentito e non lo consentiremo mai” conclude duramente e convintamente l’Assessore Ialacqua che aggiunge: “Ci siamo già sentiti con il Sindaco, L’Assessore Signorino, l’Amministratore unico di Messinaservizi Bene Comune Ginatempo, il liquidatore di Messinambiente Calabró affinchè si affrettino gli ultimi adempimenti per consentirci, prima della scadenza dell’ordinanza sindacale di proroga del servizio di Messinambiente, di completare tutte le operazioni ed iniziare finalmente dall’1 Marzo l’era di Messinaservizi Bene Comune”. Una notizia accolta positivamente anche dai segretari di Fit Cisl Uiltrasporti e Fiadel, protagonisti in questi mesi di un duro scontro sul terreno della nuova società.

"La salvaguardia del servizio pubblico è una notizia che tutti accogliamo positivamente, questo non è mai stato in discussione perché tutti abbiamo voluto e manifestato per il voto del Consiglio comunale a favore della nascita di MessinaServizi e il mantenimento di un servizio pubblico dei rifiuti. C'è ancora però, e per intero, il problema della tutela di tutti i 488 lavoratori e dei loro diritti, che con quelle transazioni volute da un accordo che queste sigle hanno impugnato nelle sedi opportune , non sono stati rispettati, e del transito alla nuova società secondo la Legge per la tutela presente e futura di tutta l'occupazione. Questi sono punti su cui tutte le parti dovrebbero essere d'accordo, specialmente adesso che il ricatto e la minaccia del gestore privato non c'è più (anzi non c'è mai stato ). Eppure per questo siamo stati costretti in questi mesi a produrre esposti agli enti preposti.

Ribadiamo che l'assessore Ialacqua ha sottoscritto in data 25 gennaio us con Cisl Uil e Fiadel l'impegno per la tutela di tutti i livelli occupazionali ed oggi che la MessinaServizi è ufficialmente sui binari non c'è più alcuna scusante e l'amministratore unico della nuova società operi solo in tal senso. Ci sono i tempi tecnici e soprattutto c'è la determina della Srr per il transito dei 488 lavoratori che deve e può avvenire subito secondo le normative di legge a tutela futura di tutti i lavoratori di Messinambiente. A questo punto ci auguriamo solo che la nuova società sia messa in condizione di poter operare in modo sano e che questo usufrutto che consegnerà a MessinaServizi uomini e mezzi sia una formula che garantisca con regolarità gli strumenti necessari per svolgere un servizio dignitoso ed efficiente senza replicare gli errori delle precedenti gestioni deficitarie".

Francesca Stornante

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