LabDem:"Messina Servizi subirà lo stesso destino di Messinambiente"

LabDem:”Messina Servizi subirà lo stesso destino di Messinambiente”

LabDem:”Messina Servizi subirà lo stesso destino di Messinambiente”

Tag:

lunedì 11 Settembre 2017 - 09:33

Un attacco diretto da parte della segreteria provinciale di LabDem che accusa l'Amministrazione Accorinti di avere creato una nuova società per la gestione dei rifiuti con gli stessi vizi della precedente, destinandola, quindi, alla medesima fine, spostando soltanto di qualche tempo più in avanti il problema della gestione dei rifiuti e dell'organizzazione aziendale.

La stessa società con un nome diverso, la stessa organizzazione senza nessuna novità, un atto amministrativo che non è altro un espediente per guadagnare tempo e spostare il problema della gestione dei rifiuti più in là nel tempo. Queste le accuse che arrivano direttamente dai segretari provinciali di LabDem, Enzo Costantino e Luigi Beninati, nei confronti dell'amministrazione Accorinti, rea, con i suoi atti amministrativi, di non aver saputo affrontare concretamente l'emergenza rifiuti in città, andando a creare una società con un novo nome, la Messina Servizi Bene Comune, che nella sostanza si presenta con la stessa organizzazione della vecchia Messinambiente, quindi con gli stessi problemi e vizi che, a detta dei LabDem, non faranno altro che far ricadere, la nuova società, nelle stesse difficoltà che hanno caratterizzato l'operato di Messinambiente.

"Anche in questa occasione – scrivono i LabDem – è emersa l’inadeguatezza dell’Amministrazione ad affrontare i problemi della città; la pressione sociale e quella derivante dalla paura di non riuscire ad assicurare i livelli occupazionali ha offuscato la visione di insieme, ha fatto perdere di vista la razionalità delle scelte che, invece, deve ispirare l’azione di ogni buon amministratore nell’interesse dell’intera collettività ed ha condotto a varare “soluzioni” che non assicurano il superamento dell’emergenza né la salvaguardia dei livelli occupazionali ed espongono gli stessi consiglieri comunali al rischio di responsabilità di diversa natura. Messinambiente è giunta all’ attuale situazione, soprattutto, per la complessiva situazione aziendale ed i relativi costi; ed allora il buon senso conduce ad una elementare domanda: perché mai il nuovo soggetto creato dalla Giunta con la medesima organizzazione aziendale non dovrebbe incorrere nel medesimo problema e giungere ad una situazione fallimentare entro breve termine?".

Quello che i LabDem intendono asserire è che una radicale riforma in un settore strategico quale è quello dei rifiuti non può prescindere da una serie di approfondimenti che nella fattispecie sono mancati, così come il fatto che la situazione di effettivo disavanzo del Comune di Messina e della sue partecipate appare ancora oggi incerta e nebulosa, elementi che sono stati evidentemente trascurati e che, di contro, sono assai rilevanti per le sorti di una società interamente in house. La riforma varata dall’Amministrazione, infatti, si traduce nel trasferire la medesima situazione aziendale di un soggetto in stato di dissesto (Messinambiente) ad un altro che è nuovo solo nel nome ma non nella sostanza e che, come il primo, è destinato al fallimento.

"In altre parole – continuano Costantino e Beninati – la scelta adottata dalla Giunta Accorinti ha il solo ed evidente fine di scaricare il problema e le responsabilità sulle Amministrazioni future che vedranno inevitabilmente riproporsi il disastro che oggi è sotto gli occhi di tutti, ma con l’aggravio dei costi di un doppio fallimento e del tempo perso difficilmente recuperabile".

Infatti, se ad esempio un piano di articolata mobilità del personale eventualmente in eccesso verso altri rami della pubblica amministrazione o società di gestione di servizi pubblici meglio organizzati, magari col contributo dei privati, o la razionalizzazione dello stesso personale tra gli stessi uffici comunali può essere oggi proponibile, in futuro potrebbe non esserlo, perché magari quegli stessi posti saranno già stati occupati e, nel frattempo, i debiti saranno raddoppiati a fronte di un servizio ancora carente ed inadeguato.

"Per questo riteniamo che le delibere che ci si appresta a votare – concludono i segretari LabDem – sono solo un maldestro ed improvvisato tentativo di rinviare il problema a data da destinarsi e non è nemmeno quella garanzia stabile e sicura per i livelli occupazionali che oggi l’Amministrazione vorrebbe sciorinare e portare quale esempio di buona amministrazione quando, anche in questa occasione, la stessa ha saputo mostrare solo incompetenza ed approssimazione".

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007