Crocetta contro tutti sul taglio alle indennità. A Palazzo Zanca si attende l'ispettore regionale

Crocetta contro tutti sul taglio alle indennità. A Palazzo Zanca si attende l’ispettore regionale

Danila La Torre

Crocetta contro tutti sul taglio alle indennità. A Palazzo Zanca si attende l’ispettore regionale

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sabato 28 Marzo 2015 - 23:39

Il caso gettonopoli in “salsa messinese” non si caratterizza per una aumento spropositato del numero delle sedute ma per l’incremento delle presenze dei singoli consiglieri comunali una volta dimezzato il gettone di presenza. Il presidente della Regione continua la sua crociata anti-sprechi

Il caso anzi i casi gettonopoli “made in Sicilia”- che hanno visto come protagonisti i Comuni di Agrigento , Siracusa e Messina – sono diventati per il presidente Rosario Crocetta il principale terreno sui cui giocare la sua battaglia “anti-sprechi” e “anti-manciugghia”. Come scritto nei giorni scorsi, il governatore siciliano e la sua giunta hanno sfornato un emendamento da allegare alla Finanziaria incentrato su tagli e riduzioni che interesseranno tutti gli amministratori locali: dal sindaco in giù.

Se il provvedimento dovesse incassere l’ok dell’Ars, alla prossima tornata elettorale nel Consiglio comunale di Messina siederanno non più 40 ma 32 consiglieri (fino al 2013 erano 45). L’art. 9 del provvedimento prevede riduzioni alla quota dei consiglieri in base alla popolazione: la città dello Stretto , secondo i dati dell’ultimo censimento, ha poco meno di 250 mila abitanti, pertanto dovrà accontentarsi di 32 consiglieri, quanti previsti per i Comuni con più di 100 mila abitanti ma meno di 250 mila. Gli “stipendi” saranno decurtati ed adeguati alla normativa nazionale, con l’ulteriore previsione che l’indennità dei consiglieri comunali, da raggiungere attraverso i gettoni di presenza, non sarà più calcolata su quella del sindaco ma su quella degli assessori. Se attualmente, infatti, l’indennità massima di un consigliere è pari al 30% di quella prevista per il sindaco, con la riforma il 30% sarà calcolato sull’indennità dell’assessore.

A fornire le cifre esatte è l’esponente di “Liberi Insieme” Roberto Cerreti, il quale spiega in un comunicato che «di fatto Il Governo propone all’Ars l’abolizione della giurisprudenza regionale in materia e la sottomissione alle imposizioni romane, addirittura restringendo ulteriormente le prescrizioni dei testi nazionali».

«I Presidenti di Quartiere – scrive l’ex consigliere provinciale – percepiranno il 30% dell’indennità prevista per gli Assessori ed i Consiglieri di quartiere vedranno la riduzione dei propri gettoni al 40% del tetto massimo previsto per le spettanze di un consigliere comunale. Quindi il Sindaco di Messina, potenzialmente, percepita € 5.010,00 lordi, i suoi assessori, € 2.254,50, i Consiglieri Comunali € 751,50 lordi, i presidenti delle circoscrizioni € 676,35 lordi ed i consiglieri di quartiere € 300,6 lordi».

I tagli annunciati da Crocetta non sono stati accolti con grande favore dal mondo politico e si sono registrate le reazioni contrarie ed autorevoli del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e del presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, che hanno accusato il governatore di voler fare populismo demagogia. Ma il presidente della Regione per nulla scalfito dalle critiche tira dritto e difende con forza le sue scelte. «Sinceramente non vedo le difficoltà quando il lavoro di un consigliere viene valutato un terzo di un assessore. Ci sono stati e ci sono abusi che dobbiamo contenere. E questo solo a vantaggio della finanza locale» ha scritto in una nota.

IL CASO MESSINA

Mentre a livello regionale il dibattito e e le polemiche si infiammano, a Messina, si attende l’insediamento ufficiale del commissario ad acta nominato proprio dalla Regione per verificare se a Palazzo Zanca ci sono state anomalie nello svolgimento delle sedute di commissione. Il funzionario Angelo Sajeva avrà 60 giorni di tempo per “indagare” e riferire all’Assessorato agli Enti Locali.

Ricordiamo che il caso gettonopoli in “salsa” messinese non si caratterizza per una aumento spropositato del numero delle sedute ma per l’incremento delle presenze dei singoli consiglieri comunali una volta dimezzato il gettone di presenza da 100 a 56 euro. Per raggiungere l’indennità massima pari a 2.184,42 euro lordi ( 1/3 dell’indennità di funzione del sindaco, che ammonta a lordi) sono necessarie 39 presenze, che i consiglieri fanno di tutto per raggiungere mensilmente (vedi scheda in allegato).

Danila La Torre

COMMISSIONI: QUANTE SONO E DI COSA SI OCCUPANO

Le commissioni di Palazzo Zanca sono in totale 10, ogni delle quali si occupa di tematiche ben precise: la I^ COMMISSIONE affronta le tematiche inerenti al bilancio, allo sviluppo economico, al patrimonio e al turismo ai rapporti con le società partecipate; la II^ COMMISSIONE si occupa di energia, mobilità, viabilità e trasporti e polizia municipale; la III^ COMMISSIONE di pubblica istruzione, legalità e pari opportunità, commercio, mercati ed agricoltura; la IV^ COMMISSIONE è dedicata ai settori dell’urbanistica e del risanamento; la V^ COMMISSIONE si occupa di ambiente, cimiteri, verde, arredo urbano e giardini, nuovi stili di vita, benessere degli animali e salute; la VI^ COMMISSIONE si occupa di politiche sociali, di politiche del personale, avvocatura e contezioso; la VII^ COMMISSIONE affronta i temi legati alle risorse del mare, protezione civile, sicurezza sul lavoro, lavori pubblici, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili comunali ; la VIII^ COMMISSIONE è incentrata su politiche di integrazione, cultura e spettacoli, politiche giovanili e sport. La IX^ COMMISSIONE si occupa di Regolamento e Statuto, decentramento e città metropolitana; la X^ COMMISSIONE si occupa di beni comuni, patrimonio, informatizzazione e democrazia partecipativa e censimento, valorizzazione patrimonio storico, artistico e culturale.

I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI

Le dieci commissioni consiliari permanenti si riuniscono una volta alla settimana. In ognuna di esse vi siedono 15 membri di diritto, scelti in modo da garantire la rappresentanza politica di ciascun gruppo politico presente in Consiglio Comunale. Dall’ultima delibera di “Rimodulazione composizione Commissioni consiliari permanenti”, approvata dal Consiglio Comunale il 15 dicembre del 2014, si evince che la maggior parte dei 40 consiglieri comunali eletti a giugno 2013 sono componenti effettivi in 6 commissioni: fanno eccezione i casi di Nino Carreri dei Dr, componente effettivo in sette commissioni; Giovanna Crifò di Forza Italia, Rita La Paglia e Santi Sorrenti dei Dr componente in 5 commissioni. Ciascun consigliere dovrebbe accumulare 24 presenze mensili per la partecipazione alle commissioni in cui è componente; Si distinguono Carreri, che dovrebbe arrivare a 28 e Crifò, La Paglia e Sorrenti a 20. Sono molti, però, quelli che mensilmente sfiorano, toccano superano quota 39.

LE DELEGHE

In virtù del Regolamento, i 12 capigruppo di Palazzo Zanca sono componenti di diritto di tutte le commissioni e hanno la facoltà di delegare un consigliere appartenente al loro stesso gruppo consiliare al fine di essere sostituito : il collega delegato intasca ovviamente il gettone di presenza. In quel di Palazzo Zanca, grazie alla “generosità” dei capigruppo i consiglieri comunali riescono a raggiungere la 39presenza, necessaria a far scattare l’indennità mensile massima.

GLI ONERI RIFLESSI

La legge 30 stabilisce che «le assenze dal servizio … sono retribuite al lavoratore dal datore di lavoro» e «gli oneri per i permessi retribuiti sono a carico dell’ente presso il quale i lavoratori dipendenti esercitano le funzioni pubbliche …». L’ente, su richiesta documentata del datore di lavoro, «è tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto per retribuzioni ed assicurazioni per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore». La legge 30 pone, però, un paletto preciso: «In nessun caso l’ammontare complessivo da rimborsare nell’ambito di un mese può superare l’importo pari a 2/3 dell’indennità massima prevista per il rispettivo sindaco. Nel 2014 il Comune ha dovuto impegnare 223.047,42 euro.

I consiglieri per i quali il Comune paga gli oneri riflessi sono: Claudio Cardile,in servizio alla Camera sindacale territoriale della Uil; Nino Carreri, dipendente di Trenitalia, con possibilità di fare i turni notturni; Simona Contestabile, impiegata presso la Banca Antonello di Messina; Paolo David, dipendente del Banco popolare Soc.Coop.; Giuseppe De Leo, che presta servizio presso la Confsal Fna (Confederazione Nazionale Agricoltura di Messina; Libero Gioveni, assunto presso Rfi Spa, con possibilità di fare i turni notturni; Mario Rizzo, dipendente della Telecom Italia Spa; Nora Scuderi, assunta presso la cooperativa sociale Cesim; Nino Interdonato, dipendente di una Agenzia assicurativa; Pio Amadeo, assunto a novembre 2014 alla Linking Srl.

GETTONI DI PRESENZA: I COSTI DI PALAZZO ZANCA

Nel 2014, i costi mensili per i gettoni di presenza son così suddivisi: a gennaio si spendono 76.939,16 euro; a febbraio 72.734,04 euro; a marzo 70.770, 38 euro; ad aprile 74.353,98 euro; maggio 71.557,16; euro a giugno 76.650,14 euro; ad agosto 69.370,86; a settembre 80.395,20; a ottobre 72.562,92; a dicembre 77.206,84. Dalle determine pubblicate sul sito del Comune manca il mese di novembre . Gli ultimi dati disponibili sono quelli che si riferiscono a gennaio 2015, mese in cui la spesa per Palazzo Zanca ammonta a 76.142,08 euro.

DELIBERE ESITATE DAL CONSIGLIO COMUNALE

Gli attuali consiglieri comunali si sono insediati il 19 Luglio 2013. Da quel giorno ad oggi il Consiglio comunale ha esitato una sessantina di delibere

8 commenti

  1. E’ di tutta evidenza che dimezzato il gettone, siano raddoppiate le sedute per raggiungere il massimo percepibile.
    Guarda caso ..prima ce la facevano a svolgere la propria attivita’ con meno sedute, poi sono stati assaliti improvvisamente dal sacro furore degli approfondimenti.

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  2. E’ di tutta evidenza che dimezzato il gettone, siano raddoppiate le sedute per raggiungere il massimo percepibile.
    Guarda caso ..prima ce la facevano a svolgere la propria attivita’ con meno sedute, poi sono stati assaliti improvvisamente dal sacro furore degli approfondimenti.

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  3. ritengo che bisogna abolire i consigli comunali dei piccoli comuni
    e dimezzarli nelle altre città.la carica di amministratore comunale è una funzione non un posto di lavoro.nei piccoli comuni è sufficiente la giunta con la presenza di assessori della opposizione in misura proporzionale.negli altri comuni sono sufficienti non più di 30 consiglieri,d’altronde già ora spesso i consiglieri presenti sono la metà più uno e le delibere sono approvate da una minoranza della totalità dei consiglieri.le indennità dovrebbero essere simboliche e coprire eventuali spese per l’esercizio della funzione,dopo concreti controlli.

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  4. ritengo che bisogna abolire i consigli comunali dei piccoli comuni
    e dimezzarli nelle altre città.la carica di amministratore comunale è una funzione non un posto di lavoro.nei piccoli comuni è sufficiente la giunta con la presenza di assessori della opposizione in misura proporzionale.negli altri comuni sono sufficienti non più di 30 consiglieri,d’altronde già ora spesso i consiglieri presenti sono la metà più uno e le delibere sono approvate da una minoranza della totalità dei consiglieri.le indennità dovrebbero essere simboliche e coprire eventuali spese per l’esercizio della funzione,dopo concreti controlli.

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  5. I CONSIGLIERI a Messina sono 40,cioè chiassai di cani i Brasi.A datici a mangiare???

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  6. I CONSIGLIERI a Messina sono 40,cioè chiassai di cani i Brasi.A datici a mangiare???

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  7. poi tutti quei poveri consiglieri “xxxxxxxxxxxxxx” gridano ai quattro venti che non vi sono soldi nelle casse comunali…

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  8. poi tutti quei poveri consiglieri “xxxxxxxxxxxxxx” gridano ai quattro venti che non vi sono soldi nelle casse comunali…

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