Alluvione del 2009, nessun reato nei lavori in emergenza

Alluvione del 2009, nessun reato nei lavori in emergenza

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Alluvione del 2009, nessun reato nei lavori in emergenza

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domenica 08 Dicembre 2013 - 10:47

Non luogo a procedere per il responsabile della protezione civile provinciale Bruno Manfrè, due tecnici e tre imprenditori indagati per lo smaltimento del fango a Giampilieri e Scaletta.

Sei non luogo a procedere per i lavori di smaltimento del fango e dei detriti nel dopo alluvione 2009, a Giampilieri e Scaletta. Il Gup Salvatore Mastroeni ha quindi archiviato le ipotesi di reato di smaltimento non autorizzato di inerti e rifiuti speciali per gli imprenditori Santo Rosario Ferraro di Sana Teresa Riva della Effe Costruzioni; Ricciardello Giuseppe di Brolo, Rosario De Domenico della Ingegneria e Costruzioni. Non luogo a procede anche per il responsabile provinciale della Protezione Civile, Bruno Manfrè, il responsabile dell'Ufficio Tecnico di Scaletta, Salvatore Calabró; il reggente dell'area tecnica di esercizio dell'Anas, Pierfrancesco Savoia, in concorso con gli imprenditori, che sarebbero stati autorizzato malgrado non avessero l'iscrizione all'Albo richiesto per quello genere di operazioni. Hanno difeso gli avvocati Nino Favazzo, Danilo Santoro, Silvano Martella e Antonio Amata. Il Giudice ha disposto il non luogo a procedere sulla base dello "stato di necessità" dettato dall'emergenza alluvione, che ha costretto un po' tutti, istituzioni comprese, a lavorare in deroga alle norme ordinarie. C'era da far fronte ad una montagna di fango che aveva letteralmente inghiottito cinque centri abitati e aveva ucciso 37 persone. Passata l'emergenza, la magistratura ha avviato uno screening completo di tutti i lavori effettuati nella zona, ivi compresi quelli effettuati in emergenza.

Nello screening finì anche la Marinoter del l'imprenditore Tindaro Marino di Brolo, da cui Ricciardello aveva noleggiato i mezzi. Due anni dopo, nel 2011, Marino venne arrestato per mafia e l'impresa sequestrata. (Al.Ser)

Un commento

  1. Salvatore Vernaci 9 Dicembre 2013 15:39

    DUE PESI E DUE MISURE. Io non comprendo, invece, il rinvio a giudizio di Gaspare Sinatra, Commissario Straordinario del Comune, dal 25 settembre 2007 al 20 giugno 2008, imputato: 1) per non avere “adottato i piani di allertamento di sgombero temporaneo degli edifici a rischio e gli ulteriori interventi risolutivi idonei a salvaguardare la popolazione”. Il Magistrato avrebbe dovuto sapere e conoscere che, dopo la dichiarazione dello Stato di calamità naturale, disposta con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2007 e con O.P.C.M. n. 3668, tutte le competenze in merito, ivi l’eventuale ”installazione di sistemi di allertamento,che avvertisse, preventivamente, gli abitanti della possibilità di manifestarsi di frane e colate di fango in corrispondenza di eventi piovosi critici”, passavano, dal Sindaco del Comune (Commissario Straordinario) al Commissario della Protezione Civile. Tant’è, che il sistema di allarme è stato installato nell’anno 2010 proprio dalla Protezione Civile e non dal Sindaco del Comune. 2) perchè avrebbe «con colpa consistita in negligenza e imperizia» omesso di valutare il livello di rischio evidenziato da uno studio geologico del 2007”. Completamente ERRATO. Nel 2007 non era stato effettuato alcuno studio geologico. Quando è avvenuto l’evento alluvionale del 25 ottobre 2007, il PAI -piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico dell’area territoriale tra il bacino idrografico del torrente Fiumedinisi e Capo Peloro, vigente, era quello approvato con Decreto Presidenziale della Regione Siciliana 15 dicembre 2006 , dove la zona di Giampilieri Superiore, nella scala della pericolosità era inserita al terzo grado, quindi non era considerata pericolosa. La pericolosità si raggiunge al quarto grado. L’aggiornamento del PAI, di cui all’imputazione, era stato richiesto al Comune dall’ARTA il 7 luglio 2008 con nota n. 53277 e trasmesso, dal Comune, il 27.08.2008, con nota prot. N. 11374, quando Gaspare Sinatra non era più Commissario Straordinario del Comune, già da più di due mesi.

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