Che fine ha fatto la targa in ricordo di Lucia Natoli davanti al Genio civile?

Che fine ha fatto la targa in ricordo di Lucia Natoli davanti al Genio civile?

Che fine ha fatto la targa in ricordo di Lucia Natoli davanti al Genio civile?

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lunedì 11 Novembre 2013 - 14:47

La Cgil interviene sul dibattito in merito alla rotazione di dirigenti che potrebbe coinvolgere l'ingegnere capo del Genio Civile Gaetano Sciacca "Si usi il criterio del merito e non dell'appartenenza politica". Intanto è scomparsa la targa in ricordo di Lucia Natoli installata lo scorso anno nel Giardino di Lucia nell'area a verde posta davanti al Genio civile e dedicata alla professionista morta nel rogo di Patti del 2007.

Sulla rotazione dirigenziale voluta dal presidente della Regione Crocetta in tutta la Sicilia ed in tutti i dipartimenti e che a Messina riguarda anche il capo dell’ufficio del Genio civile Gaetano Sciacca si registra oggi l’intervento della segretaria generale della Cgil Funzione pubblica Clara Crocè: “ Condividiamo appieno la rotazione in tutti gli uffici per evitare pericolosi radicamenti sul territorio- si legge nel comunicato- a parte,però, che ciò avvenga sulla base di criteri di valutazioni validi e non per mere questioni di appartenenza politica». La Cgil chiede che non avvenga quanto accaduto nei giorni scorsi per le nomine dei dirigenti delle strutture intermedie dei Beni culturali finite nel vortice delle polemiche. «Non vorremmo – continua la Crocé – che per la nomina dell’Ingegnere Capo si facesse ancora una volta carta straccia del principio che prevede la separazione tra potere politico e gestionale».

Il sindacato, per evitare strumentalizzazioni in merito al “sostegno” dato all’ingegnere Sciacca con questa nota, ricorda come nel 2007, al momento della sua nomina la Cgil ne contestò i metodi, poiché avvenuta in base a logiche politiche, “salvo poi poter rilevare- continua la sindacalista- l’effettivo e concreto lavoro svolto sul martoriato territorio messinese. In particolare, sindacato e Rsa, hanno apprezzato e condiviso il fatto che il Genio Civile abbia assunto anche un ruolo di pungolo verso un’amministrazione comunale distratta, facendo una lotta contro la cementificazione selvaggia. Il Capo dell’ufficio civile inoltre ha messo in atto una piena valorizzazione delle professionalità interne, riportando gli stessi uffici alla progettazione e consentendo un notevole risparmio per le casse regionali. I cantieri aperti a Giampilieri ,Scaletta sono un chiaro esempio, avviati solo con i pochi fondi stanziati dalla Regione».

A proposito del Genio Civile un lettore di Tempostretto ci ha inviato una segnalazione: la targa intitolata a Lucia Natoli, morta nell’incendio del Rifugio del falco a Patti, nel 2007, e posta proprio davanti al Genio Civile, nel “Giardino di Lucia”, inspiegabilmente è scomparsa da alcune settimane, come dimostra la foto.

Il Giardino di Lucia è stato inaugurato un anno fa, il 15 dicembre 2012, su iniziativa dell’ Osservatorio per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Lucia Natoli, alla presenza del presidente dell’osservatorio Saro Visicaro, dell’ingegnere Sciacca e dei familiari di Lucia Natoli (la sorella tra l’altro lavora in un ufficio della Regione all’interno del palazzo del Genio civile). Il Giardino di Lucia, arricchito anche da alcune opere del maestro Aldobrando, avrebbe dovuto rappresentare, nelle intenzioni dell’Osservatorio, uno spazio di incontro e di memoria, un laboratorio permanente per la bellezza, la cultura, la natura, destinato anche alle future generazioni di Messina. In ricordo di Lucia Natoli era stata realizzata anche una targa, posta proprio all’interno del Giardino, un’area a verde, di pertinenza del Genio civile data in “adozione”, con il comodato d’uso gratuito all’Osservatorio. Nel corso di questo anno sono state organizzate diverse iniziative di grande interesse, ed il 22 agosto scorso, in occasione dell’anniversario della tragedia, si è tenuto un dibattito sul tema della prevenzione e sicurezza del territorio. Una delle ultime iniziative si è tenuta a settembre, sempre su tematiche sociali. Insomma il Giardino di Lucia, affidato ai volontari, stava diventando un “luogo” vivo, come appunto nelle intenzioni iniziali di chi lo ha voluto. Da circa un mese a quanto pare è stata rimossa la targa che ricorda una grande professionista messinese, impegnata in battaglie sociali e di civiltà. Assistente sociale, psicologa, direttrice dei servizi sociali del Tribunale dei minori Lucia Natoli è stata una “pioniera”, quando, sul finire degli anni ’70, insieme ad altre donne, nell’inerzia delle istituzioni, aprì il primo consultorio a Santa Lucia. In quei mesi infatti, nonostante la nuova normativa, a Messina si registravano ritardi nella realizzazione dei consultori, così ci pensarono le donne, le “pioniere” come la Natoli, che in un quartiere a rischio come Santa Lucia sopra Contesse aprirono un consultorio autogestito basato sull’autotassazione e sul volontariato. Fu inaugurato, non a caso, l’8 marzo del ’79. Le chiamavano “le signorine” e non mettevano il camice per non dare a quel luogo un’impronta “ospedaliera”. Nelle scorse settimane, in occasione di un incontro sulla toponomastica femminile, organizzato nell’ambito del corso “Donne, politica e istituzioni” coordinato dalla professoressa Antonella Cocchiara, l’Osservatorio per i diritti all’infanzia ha presentato una richiesta all’ormai ex assessore Todesco per intitolare una strada di Santa Lucia proprio a Lucia Natoli. L’assessore ha accolto con favore l’iniziativa, e l’augurio è che il “successore” porti avanti questo progetto. A Messina infatti sono una rarità le vie intitolate alle donne e men che mai alle donne messinesi.

Nel frattempo ci chiediamo come mai sia scomparsa la targa nel cuore del Giardino di Lucia e cosa mai sia potuto accadere.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. Continuo a rimanere positivamente colpito dagli articoli di Rosaria Brancato.In effetti la rotazione dei dirigenti è salutare per evitare,anche involontariamente,che si creino delle zone d’ombra per la persistenza pluridecennale in determinati incarichi apicali degli stessi personaggi.Però non può essere fatto di tutta le erbe un solo fascio e quindi occorrono dei “distinguo” motivati dal merito personale e non da” rotazioni politiche”.Nella fattispecie mi ha colpito poche settimane addietro il forte personale impegno dell’ing. Sciacca contro l’infame tentativo,avallato anche dalla Curia, di distruggere quei pochi metri quadrati di verde rimasti in centro e che sono ai piede della collinetta dove sorge il Santuario della Madonna di Montalto per favorire ancora dei palazzinari da strapazzo.Giu’ le mani dalle poche persone per bene!Giu’ le mani dal Capo dell’Ufficio del Genio Civile!

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