Tutelare i minori: #Ungiornoinpiù è dedicato anche a loro

Tutelare i minori: #Ungiornoinpiù è dedicato anche a loro

Francesca Cali

Tutelare i minori: #Ungiornoinpiù è dedicato anche a loro

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lunedì 29 Febbraio 2016 - 14:05

Un incontro che ha offerto la possibilità di riflettere su una particolare forma di violenza di genere, che è quella sui minori. Grande soddisfazione da parte di Maria Andaloro per come la città ha risposto all’iniziativa

Minori e la loro tutela, questo il tema del dibattito che questa mattina si è svolto presso il Salone delle Bandiere del Comune di Messina. L’incontro, organizzato dalla consigliera comunale Antonella Russo, è solo uno delle tante iniziative che si inseriscono nell’ambito della giornata di sensibilizzazione #Ungiornoinpiù, indetta dall’associazione Posto Occupato. L’incontro è stato aperto dagli interventi degli Assessori ai Servizi Sociali e alle Pari Opportunità, Nina Santisi e Patrizia Panarello, che hanno entrambe sottolineato come in una città di sbarchi come la nostra bisogna combattere la paura per lo straniero e per il diverso, soprattutto quando si parla di minori.

“Il tema della tutela dei minori- ha specificato l’assessore Panarello- è un tema troppo complicato e spesso anche semplificato. Le società democratiche hanno un ruolo importante nella politica di integrazione e di tutela dei minori, tre volte fragili, in quanto minori, stranieri e spesso non accompagnati.” Infatti, ben 16.000 sono i minori non accompagnati che sono sbarcati in Sicilia fra 1° Gennaio al 31 Dicembre 2015, secondo i dati che Alessio Fasullo, responsabile del progetto "Frontiera Sud" dell'Associazione "Save the Children, ha comunicato durante l’incontro. Sempre secondo le statistiche di Save the Children, la Sicilia rimane la meta di sbarco della maggior parte dei migranti. Una scelta non legata a specifiche esigenza quanto per necessità geografia, in quanto si tratta della destinazione più vicina per i migranti che provengono nella maggior parte dall’Eritrea e dall’Egitto.

Proprio sul sistema di accoglienza si è soffermata Clelia Marano, che ha sottolineato come Messina possa vantare un buon centro di prima accoglienza, ma che tanto bisogna fare sotto l’aspetto dell’integrazione. Infatti, la Marano ha evidenziato la mancanza di una rete di supporto e di figure professionali che possano inserire quei migranti che al compimento dei 18anni sono costretti ad abbandonare i centri di prima accoglienza. Ma anche come siano pochi i minori che vengono inseriti nel sistema di affidamento. Come ha precisato, durante il dibattito l’avvocato Antonio Centorrino, presidente di "ASS.PE. 93-Camera Minorile" di Messina, lo strumento dell’affido è poco sfruttato anche a causa delle lungaggini burocratiche. Nel corso del dibattito sono intervenuti anche Cettina Restuccia, responsabile Area immigrazione e tratta dell’ Associazione Penelope, che si è soffermata sul tema “minori stranieri vittime di tratta”, e Giacomo D’Arrigo, direttore generale dell’Agenzia Nazionale Giovani, che ha spiegato il ruolo dell’Agenzia nazionale giovani nelle politiche di inclusione per le nuove generazioni.

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