Emergenza carceri, i Radicali al Duomo. La situazione di Gazzi

Emergenza carceri, i Radicali al Duomo. La situazione di Gazzi

Alessandra Serio

Emergenza carceri, i Radicali al Duomo. La situazione di Gazzi

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giovedì 26 Dicembre 2013 - 13:52

Visicaro: “E' necessario istituire la figura del Garante dei diritti dei detenuti". Intanto a Gazzi gli interventi di manutenzione si fanno attendere.

Duecentosettanta persone recluse, 10 sono donne. Non ci sono bambini piccoli al momento, perché la sezione femminile è chiusa per ristrutturazione. Le due madri detenute che dovevano tenere con sé i figli, come previsto per i bimbi fino a 3 anni, sono state trasferite in altre carceri. Chiusa ormai da 4 anni anche la sezione cellulare, anche questa inagibile, che poteva allocare fino a 200 detenuti. Fotografia dal carcere messinese di Gazzi, dove il direttore Calogero Tessitore non è alle prese con l’emergenza sovraffollamento come è successo spesso, in passato, ma sconta comunque gravi carenze: due sezioni chiuse, un’altra in ristrutturazione, due bandi aperti per assegnare i lavori. Gazzi è una delle carceri che più di altre, in Italia, abbisogna di interventi di adeguamenti e manutenzioni. Ma i fondi sono scarsi. E dove, come in altre strutture, i diritti dei detenuti sono gioco forza limitati. Alcuni reclusi ad oggi godono delle iniziative varate grazie a protocolli e progetti. Le ditte che lavorano alla ristrutturazione hanno l’obbligo di assumere tra i detenuti, che così possono lavorare e percepire un minimo di compenso. E due detenuti in semi libertà sono stati impegnati nel progetto “Guarda il futuro”: svolgono piccoli lavori di manutenzione per le aree verdi della Provincia regionale, dalle scuole ai giardini dei palazzi. Le condizioni complessive dei reclusi messinesi, però, sono ancora durissime.

Come ogni anno, perciò, anche ieri i Radicali hanno organizzato un sit in per far conoscere lo stato dei fatti di questo mondo dietro le sbarre, e chiedere l’applicazione dei diritti previsti dal nostro ordinamento. A Messina, i Radicali hanno manifestato a piazza Duomo. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Leonardo Sciascia”, ha informato i cittadini sulla necessità di un urgente provvedimento parlamentare che conduca all’amnistia. Alla manifestazione hanno aderito la Camera Penale di Messina e l’Associazione Giovani avvocati,le famiglie dei detenuti e degli ex detenuti. L’obbiettivo principale è promuovere l’istituzione della figura del Garante dei detenuti a livello comunale.

“In Italia esistono garanti regionali, provinciali e comunali le funzioni dei quali sono definite dai relativi atti istitutivi – spiega Saro Visicaro – I garanti ricevono segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria, sui diritti dei detenuti eventualmente violati o parzialmente attuati e si rivolgono all’autorità competente per chiedere chiarimenti o spiegazioni, sollecitando gli adempimenti o le azioni necessarie.
Il loro operato si differenzia pertanto nettamente, per natura e funzione, da quello degli organi di ispezione amministrativa interna e della stessa magistratura di sorveglianza. I garanti possono effettuare colloqui con i detenuti e possono visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione. Saranno quindi avviati gli opportuni contatti con l’Ordine degli avvocati, l’Associazione dei magistrati,le forze politiche e istituzionali per verificare la disponibilità di ognuno a perseguire tale obiettivo”. (Alessandra Serio)

Un commento

  1. LA BONINO è al governo faccia finanziare e appaltare con SOMMA URGENZA i lavori di manutenzione… a chi protestano , hanno il numero di cellulare della ministra/o

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