250 mila euro all’Amam per verde e cimiteri, assunzioni in vista. Il pensiero agli ex Agrinova

250 mila euro all’Amam per verde e cimiteri, assunzioni in vista. Il pensiero agli ex Agrinova

Francesca Stornante

250 mila euro all’Amam per verde e cimiteri, assunzioni in vista. Il pensiero agli ex Agrinova

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lunedì 13 Giugno 2016 - 23:18

Nello scorso mese di ottobre l’Amam aveva bandito una selezione per reclutare personale da impiegare nella manutenzione del verde pubblico e nella pulizia dei cimiteri. La graduatoria è pronta da febbraio ma mancavano i soldi. Adesso il Comune ha affidato i servizi con un budget di 250 mila euro.

L’Amam si occuperà della manutenzione del verde e della pulizia del Gran Camposanto e dei 16 cimiteri messinesi. Intanto per 4 mesi, con una sorta di progetto sperimentale, in attesa che il Comune possa essere nelle condizioni di attuare un affidamento duraturo nel tempo. E’ in realtà il secondo tentativo che questa amministrazione fa nel corso dell’ultimo anno. Stavolta però dovrebbe andare tutto in porto, i soldi ci sono, il Dipartimento comunale Cimiteri e Verde pubblico ha stilato una dettagliata relazione tecnica e dunque, sulla carta, l’Amam già da domani può esser pronta ad occuparsi di tutte le attività di pulizia e manutenzione dei cimiteri cittadini. Per questi servizi il Comune mette sul piatto 258 mila euro, un bel gruzzoletto con cui l’Amam dovrà rispettare quanto previsto nella perizia redatta dall’Ufficio tecnico dipartimentale, composta da relazione tecnica, capitolato speciale di appalto, quadro tecnico economico, dalla quale si evince un canone mensile di 51.966,60 euro che, per quattro mesi di servizi, sommano 207.866,40, oltre 45.731,00 di iva al 22%, spese tecniche 2% per 4.158 euro e contributo autorità vigilanza per 250 euro per un costo totale di di 258.005, 40 euro atto a coprire i servizi richiesti per 4 mesi. Il Comune ha scelto l’affidamento diretto in quanto ritenuto più utile e conveniente anche per ragioni di snellezza e celerità. E ha scelto la formula “in house providing” verso una sua partecipata perché più conveniente economicamente per l’Ente.

In realtà il progetto di affidare nuovi servizi all’Amam è ormai datato e passa anche dal contratto di servizio approvato nei mesi scorsi dal consiglio comunale. L’Amam, infatti, ad oggi resta sempre l’orizzonte di quella mini Multiservizi di cui tanto si è parlato ma poco si è concretizzato. Questo affidamento, seppur temporaneo, segna un altro passo verso quel progetto di Amam che si occuperò di acqua, rifiuti e igiene ambientale.

Ora però si apre un nuovo capitolo: con quale personale garantirà questi servizi? Ecco che prepotentemente torna d’attualità il famoso bando che nell’ottobre del 2015 la partecipata di viale Giostra pubblicò per reclutare nuovo personale da impiegare nel “servizio di manutenzione del verde, pulizia dei servizi igienici, aree a verde e vigilanza in 12 cimiteri rurali e nelle ville comunali della città di Messina”. Quindi esattamente i servizi che oggi il Comune ha affidato alla partecipata. Ci fu gran fermento per questo bando, furono presentate 800 domande, nel febbraio scorso furono stilate le graduatorie degli idonei che sarebbero stati assunti nel momento in cui l’Amam avrebbe avuto la copertura economica da Palazzo Zanca per svolgere i servizi. Tre mesi dopo ecco che i soldi ci sono. Quindi non dovrebbero esserci problemi: ci sono delle graduatorie stilate in base ad una selezione pubblica, dunque non resta che attingere da questi elenchi. In quel bando però non era stato chiarito il numero delle persone che l’Amam avrebbe assunto, né tantomeno il budget a disposizione per questi nuovi ingressi. In ballo ci sono ancora i famosi ex Agrinova che per anni si sono occupati dei cimiteri cittadini e che l’amministrazione aveva inserito nella famosa delibera del 9 ottobre 2014 che avviava la mobilità di personale tra le partecipate comunali. In quel calderone c’erano anche gli ex Feluca, gli unici per i quali il trasferimento ad Amam si è concretizzato nel giro di tre mesi, e c’erano anche i 53 dipendenti dell’Ato3 che però sono ancora oggi ostaggio di uno stallo che si trascina da mesi. La strada per gli ex Agrinova si è subito mostrata in salita, anche perché non facevano parte di una partecipata del Comune, come invece le altre due. L'amministrazione nel maggio dello scorso anno aveva addirittura confezionato un atto di indirizzo con cui diceva all'Amam che doveva attingere al bacino degli ex Agrinova in caso di esigenze legate a servizi come la manutenzione del verde o la pulizia dei cimiteri. Ma la Direzione Territoriale del Lavoro tirò il freno a mano mettendo nero su bianco che nessuna assunzione poteva essere fatta senza una procedura pubblica. Così arrivò il bando di selezione pubblica aperto a chiunque, sollecitato soprattutto dalla Direzione territoriale del Lavoro, anche se da più parti è stato letto come “cucito su misura” in base alle caratteristiche degli ex Agrinova. Molti di loro, infatti, sono tra i primi posti utili in graduatoria. Sarà però l’Amam che dovrà sciogliere ogni riserva nel più breve tempo possibile.

Nel dettaglio, i servizi oggetto dell’affidamento sono la manutenzione del verde, pulizia dei locali custodia servizi igienici, avelli comunali e delle chiese dei cimiteri comunali dei villaggi e del Gran Camposanto, manutenzione idrica, manutenzione degli impianti tecnologici del Gran camposanto. Oltre al cimitero monumentale saranno finalmente presi di nuovo in considerazione i cimiteri di Gesso, Salice, Castanea, Massa S. Lucia, Faro Superiore, Granatari, Pace, S. Filippo, Cumia, Larderia, Mili S. Marco, S. Margherita, S. Stefano Briga, Pezzolo, S. Paolo Briga, Giampilieri.

L’amministrazione comunale eserciterà sui servizi un’alta sorveglianza mediante i funzionari del Dipartimento Cimiteri e Verde Pubblico che avranno il compito di riferire e relazionare sul buon andamento del servizio al fine del pagamento ad Amam dei canoni periodici per il servizio di gestione. Il servizio dovrà rispettare precisi standard di qualità: entro 24 ore per interventi risolutivi per problemi di natura idrica o agli impianti tecnologici; il manto erboso non dovrà mai superare i 10 cm e mantenersi mediamente sui 5 cm; eventuale intervento di autoespurgo deve avvenire al massimo entro 24 ore. 250 euro di penalità per ogni giorni di ritardo.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. MessineseAttenta 14 Giugno 2016 07:31

    Dì che ti mando io…..

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  2. MessineseAttenta 14 Giugno 2016 07:31

    Dì che ti mando io…..

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