Accorinti: "Sui tir sbarcati dalla Cartour non torno indietro. Nessun ricatto"

Accorinti: “Sui tir sbarcati dalla Cartour non torno indietro. Nessun ricatto”

Rosaria Brancato

Accorinti: “Sui tir sbarcati dalla Cartour non torno indietro. Nessun ricatto”

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mercoledì 25 Giugno 2014 - 11:42

"Nessun passo indietro. Nessun ricatto. Se la Cartour vuol fare corse diurne va bene, ma solo con i mezzi leggeri. Niente tir". Il sindaco replica ai Franza sul divieto di transito ai mezzi pesanti sul cavalcavia e fa capire che non tornerà indietro sull'ordinanza. "Se un imprenditore vuol costruire una fabbrica a piazza Cairoli e gli dico no, diventa colpa mia se poi non assume 1000 persone?" Sulla vicenda interviene anche l'Orsa con una lettera aperta.

“Io non torno indietro. Per me la Cartour può fare la corsa diurna piena zeppa di auto e va bene. Ma niente tir. Sono sereno,non deve esserci un ricatto”.

La mattina dopo la lettera dell’amministratore delegato della Caronte-Tourist Vincenzo Franza che invitava a riprendere il dialogo, pur avvertendo che senza corse diurne estive sarebbe stato costretto a licenziare oltre 100 lavoratori, (vedi articolo allegato) il sindaco replica, facendo capire chiaramente che l’accordo può essere trovato ma non sui mezzi pesanti, per i quali emetterà comunque l’ordinanza di divieto di transito sul cavalcavia dal 20 luglio.

“Noi vogliamo dare una svolta, un cambiamento rispetto a quanti finora hanno lasciato perdere su questa cosa- spiega Renato Accorinti- La Cartour sbarca in pieno giorno mezzi pesanti, mettendo a rischio la vita dei cittadini. Se parlate con la gente cosa vi dice? Che non è possibile mettere a rischio la nostra vita. Io penso che i Franza sono stati bravi a intercettare in estate il traffico di mezzi leggeri diretti in Sicilia per le vacanze, siamo contenti quindi se la Cartour nelle corse diurne estive scarica milioni di auto. Ma tir no. Io non voglio andare al funerale di persone schiacciate dai tir, non voglio piangere per un lutto che invece spetta a me evitare in ogni modo. Facciamo fronte comune e mettiamo la vita al centro. Il mercato si deve fermare di fronte a questi che per noi sono principi cardine”.

La proposta dell’amministrazione resta quindi la stessa dei giorni scorsi: sì alla Cartour diurna ma solo con i mezzi leggeri, niente camion che imbarcano alle 15 o che sbarcano alle 11 del mattino, fiumi di mezzi pesanti che si immettono nelle vie del centro, via La Farina e Viale Europa.

I Franza hanno però fatto chiaramente capire che la giunta tirerà dritta su questa strada saranno pronti a licenziare almeno 100 lavoratori.

“Sono sereno- commenta Accorinti- Non deve esserci un ricatto. Se un imprenditore viene da me e mi dice: ho tutte le carte in regola per aprire una fabbrica a Piazza Cairoli e assumere 100 persone e io gli dico no, perché non è possibile aprire una fabbrica a Piazza Cairoli allora sono io il cattivo? Ma stiamo scherzando?”

Sulla vicenda interviene, con una lettera aperta, il segretario regionale dell’Orsa Mariano Massaro, che sottolinea come a tutt’oggi nessuno, sindaco compreso, ha chiesto alla Caronte-Tourist di sopprimere anche una sola corsa “pertanto- si legge nella nota- l’annuncio accorato di scomparsa di “quasi 100 posti di lavoro diretti e almeno 50 del relativo indotto” è chiaramente pretestuoso e assume il sapore del ricatto morale. Per non creare squilibri all’attività di traghettamento tu stesso hai violentato la tua storia concedendo, in attesa del completamento dell’approdo Tremestieri, deroghe che di riflesso rendono la città asservita alle esigenze commerciali degli armatori, il senso di responsabilità spesso è sconfinato nell’accondiscendenza passiva, ma se a quest’azienda non si può chiedere la variazione dell’orario estivo stabilito in modo unilaterale, senza subire l’annuncio sistematico dei licenziamenti, allora è meglio arrendersi definitivamente all’eterno diktat e ritirarsi a vita privata”.

Massaro si sofferma poi sulle cifre relative ai tir imbarcati in ogni singola corsa che secondo la società sarebbero 40, ma in base ai dati forniti dall’Autorità Portuale risulterebbe che nel 2013 solo la Cartour in 11 mesi ha effettuato 1.234 corse traghettando 84.870 mezzi. La media giornaliera dei tir imbarcati/sbarcati dalla Cartour si attesta quindi su di 140 mezzi nelle due corse diurne.

Il sindacato fa inoltre notare come in assenza di concorrenza ( l’unica forma plausibile è rappresentata da Bluferries…) chi vuole arrivare a Messina in auto, col camion oppure a piedi deve nell’80% dei casi, rivolgersi all’armatore privato a prescindere dagli orari di imbarco e sbarco

“Il rischio di perdita di clientela per C&T è davvero minimo- continua Massaro- pertanto, le lamentate difficoltà commerciali e i rischi occupazionali legati agli orari della Cartour sono pura filosofia volta a mantenere un principio quasi ideologico per cui a quest’azienda non si può chiedere un passo indietro altrimenti arriva il ricatto occupazionale. E’ compito statutario del sindacato di base impedire che il diritto al lavoro si baratti col disagio dei cittadini. Se la scelta obbligata fra salute e lavoro ha funzionato per tanti anni a Taranto con l’ILVA, impegneremo ogni strumento per evitare che si verifichi a Messina. Un Sindaco con la tua storia alle spalle non può cedere al ricatto che Franza ha preannunciato con toni concilianti… ma sempre di ricatto si tratta”.

L’Orsa ricorda poi come la situazione dei marittimi precari impiegati nella Cartour sia delicatissima perché “sono penalizzati dal dumping contrattuale che in azienda gli riserva un trattamento discriminante rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato, renderli anche oggetto di scambio per la questione dell’orario estivo è inaccettabile”. Mantenere le due corse diurne solo per le auto sarebbe quindi una soluzione ottimale, tenendo in considerazione il completamento dell’approdo a sud. Del resto, l’ordinanza scatterà il 20 luglio e questo comporterà che per un mese 140 mezzi pesanti attraverseranno il centro di giorno.

“Auspichiamo una soluzione mediata che non faccia stravincere nessuna delle parti in causa e non esponga a rischio cittadini e lavoratori marittimi. Confidiamo nell’abbandono delle posizioni rigide che non servono a nessuno, le soluzioni si ottengono confrontandosi con umiltà. Risulta ovvio che se dovessimo apprendere di eventuali soluzioni “fantasiose” tese a mantenere lo status quo a discapito della città e/o eventuali ritorsioni a danno dei marittimi, saremo costretti a mobilitarci con ogni strumento di lotta sindacale al fianco di movimenti, associazioni e cittadini/lavoratori che pretendono rispetto persino dal gruppo Franza”.

Rosaria Brancato

32 commenti

  1. Quello dei Franza è un xxxxxxxxxx.
    Mi auguro che la magistratura indaghi su quelle che, a mio modestissimo parere, si configurano come xxxxxxxxxxx.
    P.S. Ho letto un post sulla soprelevata che i Franza proposero anni fa “per liberare Messina dalla morsa dei TIR”
    La soprelevata l’avrebbero voluta costruire sul Boccetta, al livello delle terrazze dei palazzi.
    Ma per favore…………
    George.

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  2. Quello dei Franza è un xxxxxxxxxx.
    Mi auguro che la magistratura indaghi su quelle che, a mio modestissimo parere, si configurano come xxxxxxxxxxx.
    P.S. Ho letto un post sulla soprelevata che i Franza proposero anni fa “per liberare Messina dalla morsa dei TIR”
    La soprelevata l’avrebbero voluta costruire sul Boccetta, al livello delle terrazze dei palazzi.
    Ma per favore…………
    George.

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  3. Accorinti, i camionisti anziché sbarcare a messina, prenderanno la linea per Catania, e a messina nelle mani ci rimarrà un pugno di mosche!!! Metti i vigili col tele laser nella via la farina, ai tir gli crei un bel divieto di velocità superiore ai 30 kmh , e così facendo facciamo anche cassa al comune…e nel frattempo ti alzi le maniche per allargare l’approdo a tremestieri, altrimenti come in tutte le altre cose, le cittá vicine ci rosicheranno dalla mani anche questa risorsa, e poi nannamu tutti a passiari nella tua isola ecologica a comprarci il gelato d’aria fritta

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  4. Accorinti, i camionisti anziché sbarcare a messina, prenderanno la linea per Catania, e a messina nelle mani ci rimarrà un pugno di mosche!!! Metti i vigili col tele laser nella via la farina, ai tir gli crei un bel divieto di velocità superiore ai 30 kmh , e così facendo facciamo anche cassa al comune…e nel frattempo ti alzi le maniche per allargare l’approdo a tremestieri, altrimenti come in tutte le altre cose, le cittá vicine ci rosicheranno dalla mani anche questa risorsa, e poi nannamu tutti a passiari nella tua isola ecologica a comprarci il gelato d’aria fritta

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  5. Lei non è informato ma la line ct Napoli non c’è più!! Ed anche se ci fosse per me potrebbero tranquillamente andarsene a ct!! Prima vengono i cittadini!!

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  6. Lei non è informato ma la line ct Napoli non c’è più!! Ed anche se ci fosse per me potrebbero tranquillamente andarsene a ct!! Prima vengono i cittadini!!

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  7. sottoscrivo…………….

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  8. sottoscrivo…………….

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  9. Il problema caro collega non è tanto la velocità, perché se vai a vedere negli incidenti mortali avvenuti non era certo la velocità del TIR la causa principale, ma il fatto che da quell’altezza non riesci a vedere una persona che ti sta attraversando davanti, se poi ci metti che i messinesi parcheggiano in doppia fila anche quando il posto c’è, la torta è completa.
    Poi ti immagini cosa vuol dire un fiume di TIR che camminano a 30 Km/h nell’unica corsia libera di Via La Farina? Penso che tu sia una persona propositiva tutto sommato, ma pensa bene a tutti casi che possono verificarsi e poi trova una soluzione migliore a quella che il sindaco ha proposto e che fino a questo momento mi sembra l’unica, nonostante i xxxxxx dei Franza. Il problema di Tremestieri per me non si risolve tanto facilmente, è nato male sin dall’inizio e le colpe sono dei progettisti illuminati che lo hanno ideato in quel modo. Spero si riesca a trovare una soluzione anche a quello al più presto, magari con qualche soluzione che più che dal basso stavolta venga dall’alto … dei cieli, Renato il cero lo ha acceso, attendiamo risposte.

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  10. Il problema caro collega non è tanto la velocità, perché se vai a vedere negli incidenti mortali avvenuti non era certo la velocità del TIR la causa principale, ma il fatto che da quell’altezza non riesci a vedere una persona che ti sta attraversando davanti, se poi ci metti che i messinesi parcheggiano in doppia fila anche quando il posto c’è, la torta è completa.
    Poi ti immagini cosa vuol dire un fiume di TIR che camminano a 30 Km/h nell’unica corsia libera di Via La Farina? Penso che tu sia una persona propositiva tutto sommato, ma pensa bene a tutti casi che possono verificarsi e poi trova una soluzione migliore a quella che il sindaco ha proposto e che fino a questo momento mi sembra l’unica, nonostante i xxxxxx dei Franza. Il problema di Tremestieri per me non si risolve tanto facilmente, è nato male sin dall’inizio e le colpe sono dei progettisti illuminati che lo hanno ideato in quel modo. Spero si riesca a trovare una soluzione anche a quello al più presto, magari con qualche soluzione che più che dal basso stavolta venga dall’alto … dei cieli, Renato il cero lo ha acceso, attendiamo risposte.

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  11. io spero che il sindaco e l’amministrazione tengano duro e non si spostino di un millimetro. già il passaggio in centro contravviene quanto dichiarato a più riprese in campagna elettorale, retrocedere su questo punto sarebbe eccezionalmente grave e irrispettoso nei confronti dei cittadini.

    il lavoro non si baratta con la salute e le vite umane, l’ilva davvero non ha insegnato nulla?

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  12. io spero che il sindaco e l’amministrazione tengano duro e non si spostino di un millimetro. già il passaggio in centro contravviene quanto dichiarato a più riprese in campagna elettorale, retrocedere su questo punto sarebbe eccezionalmente grave e irrispettoso nei confronti dei cittadini.

    il lavoro non si baratta con la salute e le vite umane, l’ilva davvero non ha insegnato nulla?

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  13. Appunti per l’Ing. Franza ed ilo Sindaco
    ACQUE NERE
    Acque nere, altrimenti conosciute come scarichi umani. Una nave da crociera produce più di otto litri di liquami al giorno per persona.
    Tali rifiuti contengono batteri nocivi, agenti patogeni, malattie, virus, parassiti intestinali e le sostanze nutrienti nocivi. Se non adeguatamente trattate possono provocare infezioni batteriche e virali dei pesci e molluschi. Inoltre, le sostanze nutrienti nelle acque di scarico, come azoto e fosforo, favoriscono la crescita delle alghe. Le alghe consumano l’ossigeno in acqua, elemento indispensabile per la vita dei pesci e altre forme di vita acquatica.
    ACQUE GRIGIE
    L’acqua grigia è l’acqua di scarico da lavandini, docce, cucine, lavanderia e attività di pulizia a bordo di una nave. È la più grande fonte di rifiuti liquidi da una nave da crociera: fino a 90 litri al giorno per persona; quasi mezzo milione di galloni al giorno per una nave. Le acque grigie possono contenere una varietà di sostanze inquinanti. Tra questi batteri coliformi fecali, detergenti, oli e grassi, metalli, composti organici di idrocarburi petroliferi, i nutrienti, i rifiuti alimentari. La più grande minaccia rappresentata dalle acque grigie è la presenza in esse di sostanze nutritive, ossigeno ed altri materiali inquinanti. Il settore delle crociere classifica le acque grigie come innocue però una relazione del 2008 del’EPA non è completamente d’accordo.
    RIFIUTI SOLIDI
    Una nave da crociera produce una grande quantità di rifiuti solidi non pericolosi. Questo include enormi volumi di plastica, carta, legno, cartone, rifiuti alimentari, lattine, vetro. E ‘stato stimato nel 1990 che ogni passeggero produce in media 3,5 kg di rifiuti solidi al giorno. Questo dato negli ultimi anni è stato ridotto quasi del 50%. Ma la quantità è ancora significativa, più di otto tonnellate in una settimana da una nave da crociera di dimensioni moderate. Basti pensare che il 24% dei rifiuti solidi prodotti dalle navi in tutto il mondo proviene da navi da crociera.
    RIFIUTI PERICOLOSI.
    Una nave da crociera produce una vasta gamma di rifiuti pericolosi. Questi comprendono le sostanze chimiche utilizzate dai fotografi di bordo, rifiuti per lavaggi a secco, vernice utilizzata, solventi, metalli pesanti, prodotti chimici e farmaceutici scaduti, rifiuti tipografici, idrocarburi e idrocarburi clorinati, fluorescenti e mercurio.
    ACQUE DI SENTINA OLEOSE
    Una tipica nave da crociera di grandi dimensioni genera una media di 8 tonnellate di acque oleose di sentina per ogni 24 ore di funzionamento; secondo un rapporto sull’inquinamento di Royal Caribbean del 1998 le sue navi producono in media 25.000 galloni di acque oleose di sentina per un viaggio di una settimana. Quest’acqua si deposita sul fondo dello scafo di una nave tramite condensa e contiene carburante, olio, acque di scarico dei motori e delle altre macchine e può includere anche i rifiuti solidi come stracci, trucioli metallici, vernici, vetro e detergenti.
    I rischi per i pesci e gli altri organismi marini sono enormi, infatti gli oli anche in piccolissime concentrazioni possono uccidere i pesci o causare numerosi effetti sub-letali, come le variazioni dei tassi cardiaci e respiratori, il fegato ingrandito, crescita ridotta, l’erosione della pinna, biochimici e dell’evoluzione cellulare.
    EMISSIONI ATMOSFERICHE
    Ci sono due fonti principali che generano emissioni atmosferiche: gli inceneritori e motori e ciascuna presenta una propria serie di questioni.
    Le navi da crociera sono in grado di incenerire e bruciare una grande varietà di rifiuti, compresi i rifiuti pericolosi, oli, fanghi oleosi, fanghi di depurazione, rifiuti biologici, prodotti farmaceutici scaduti e di altri rifiuti solidi come plastiche, carta, metallo, vetro, e naturalmente il cibo .
    Una nave da crociera può bruciare da 1 a 2,5 tonnellate al giorno di fanghi oleosi nei propri inceneritori.
    Le emissioni da incenerimento a bordo possono includere diossine, ossido di azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio, biossido di carbonio, particolato, acido cloridrico, metalli tossici e pesanti come il piombo, cadmio e mercurio e idrocarburi.
    EMISSIONI DEI MOTORI
    Le emissioni provenienti motori di navi rappresentano una ovvia fonte di inquinamento, perché molte navi utilizzano il combustibile “bottom-of-the-barill” (fondo del barile), in genere ciò che rimane del greggio dopo che la benzina ed i distillati di oli combustibili sono estratti tramite la raffinazione. Questo per ovvie ragioni di contenimento dei costi.
    Le emissioni quotidiane di una nave da crociera sono paragonati a quelle di circa 12.000 automobili.

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  14. Appunti per l’Ing. Franza ed ilo Sindaco
    ACQUE NERE
    Acque nere, altrimenti conosciute come scarichi umani. Una nave da crociera produce più di otto litri di liquami al giorno per persona.
    Tali rifiuti contengono batteri nocivi, agenti patogeni, malattie, virus, parassiti intestinali e le sostanze nutrienti nocivi. Se non adeguatamente trattate possono provocare infezioni batteriche e virali dei pesci e molluschi. Inoltre, le sostanze nutrienti nelle acque di scarico, come azoto e fosforo, favoriscono la crescita delle alghe. Le alghe consumano l’ossigeno in acqua, elemento indispensabile per la vita dei pesci e altre forme di vita acquatica.
    ACQUE GRIGIE
    L’acqua grigia è l’acqua di scarico da lavandini, docce, cucine, lavanderia e attività di pulizia a bordo di una nave. È la più grande fonte di rifiuti liquidi da una nave da crociera: fino a 90 litri al giorno per persona; quasi mezzo milione di galloni al giorno per una nave. Le acque grigie possono contenere una varietà di sostanze inquinanti. Tra questi batteri coliformi fecali, detergenti, oli e grassi, metalli, composti organici di idrocarburi petroliferi, i nutrienti, i rifiuti alimentari. La più grande minaccia rappresentata dalle acque grigie è la presenza in esse di sostanze nutritive, ossigeno ed altri materiali inquinanti. Il settore delle crociere classifica le acque grigie come innocue però una relazione del 2008 del’EPA non è completamente d’accordo.
    RIFIUTI SOLIDI
    Una nave da crociera produce una grande quantità di rifiuti solidi non pericolosi. Questo include enormi volumi di plastica, carta, legno, cartone, rifiuti alimentari, lattine, vetro. E ‘stato stimato nel 1990 che ogni passeggero produce in media 3,5 kg di rifiuti solidi al giorno. Questo dato negli ultimi anni è stato ridotto quasi del 50%. Ma la quantità è ancora significativa, più di otto tonnellate in una settimana da una nave da crociera di dimensioni moderate. Basti pensare che il 24% dei rifiuti solidi prodotti dalle navi in tutto il mondo proviene da navi da crociera.
    RIFIUTI PERICOLOSI.
    Una nave da crociera produce una vasta gamma di rifiuti pericolosi. Questi comprendono le sostanze chimiche utilizzate dai fotografi di bordo, rifiuti per lavaggi a secco, vernice utilizzata, solventi, metalli pesanti, prodotti chimici e farmaceutici scaduti, rifiuti tipografici, idrocarburi e idrocarburi clorinati, fluorescenti e mercurio.
    ACQUE DI SENTINA OLEOSE
    Una tipica nave da crociera di grandi dimensioni genera una media di 8 tonnellate di acque oleose di sentina per ogni 24 ore di funzionamento; secondo un rapporto sull’inquinamento di Royal Caribbean del 1998 le sue navi producono in media 25.000 galloni di acque oleose di sentina per un viaggio di una settimana. Quest’acqua si deposita sul fondo dello scafo di una nave tramite condensa e contiene carburante, olio, acque di scarico dei motori e delle altre macchine e può includere anche i rifiuti solidi come stracci, trucioli metallici, vernici, vetro e detergenti.
    I rischi per i pesci e gli altri organismi marini sono enormi, infatti gli oli anche in piccolissime concentrazioni possono uccidere i pesci o causare numerosi effetti sub-letali, come le variazioni dei tassi cardiaci e respiratori, il fegato ingrandito, crescita ridotta, l’erosione della pinna, biochimici e dell’evoluzione cellulare.
    EMISSIONI ATMOSFERICHE
    Ci sono due fonti principali che generano emissioni atmosferiche: gli inceneritori e motori e ciascuna presenta una propria serie di questioni.
    Le navi da crociera sono in grado di incenerire e bruciare una grande varietà di rifiuti, compresi i rifiuti pericolosi, oli, fanghi oleosi, fanghi di depurazione, rifiuti biologici, prodotti farmaceutici scaduti e di altri rifiuti solidi come plastiche, carta, metallo, vetro, e naturalmente il cibo .
    Una nave da crociera può bruciare da 1 a 2,5 tonnellate al giorno di fanghi oleosi nei propri inceneritori.
    Le emissioni da incenerimento a bordo possono includere diossine, ossido di azoto, ossidi di zolfo, monossido di carbonio, biossido di carbonio, particolato, acido cloridrico, metalli tossici e pesanti come il piombo, cadmio e mercurio e idrocarburi.
    EMISSIONI DEI MOTORI
    Le emissioni provenienti motori di navi rappresentano una ovvia fonte di inquinamento, perché molte navi utilizzano il combustibile “bottom-of-the-barill” (fondo del barile), in genere ciò che rimane del greggio dopo che la benzina ed i distillati di oli combustibili sono estratti tramite la raffinazione. Questo per ovvie ragioni di contenimento dei costi.
    Le emissioni quotidiane di una nave da crociera sono paragonati a quelle di circa 12.000 automobili.

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  15. finalmente un commento sensato!!!!!

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  16. finalmente un commento sensato!!!!!

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  17. F I N A L M E N T E un sindaco degno dei nostri bellicosi AVI, una risposta a muso duro a chi fa dell’ARROGANZA uno stile nei rapporti con le istituzioni, abituato ad averle sempre subalterne. Morto un Papa se ne fa un altro, morto un armatore se ne fa un altro.

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  18. F I N A L M E N T E un sindaco degno dei nostri bellicosi AVI, una risposta a muso duro a chi fa dell’ARROGANZA uno stile nei rapporti con le istituzioni, abituato ad averle sempre subalterne. Morto un Papa se ne fa un altro, morto un armatore se ne fa un altro.

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  19. Il deterrente della chisura del cavalcavia ha funzionato caro Renato.
    Il comunicato stampa che tira in ballo i 100 padri di famiglia ma nello stesso tempo propone una certa apertura, è il segno che stai percorrendo la strada giusta,
    che gli hai messo “paura”.
    Ci hanno provato perchè abituati ad avere interlocutori di poco conto o addirittura con interessi convergenti ai loro.
    Questo è il vero punto di inizio della trattativa ed ora tu sai che buon senso e intenti costruttivi non bastano con certa gente.
    Impara dai tuoi errori perchè la trattativa è ancora lunga e difficile.
    Personalmente non credo che sia possibile il muro contro muro che molti auspicano perchè sarebbe dannoso per Messina comuqnue vada a finire,
    ma che soddisfazione però sentirsi difendere come cittadino dal proprio sindaco.
    E’ una sensazione nuova e mi piace.
    Forse (ed incrocio le dita) siamo alla vera svolta politica di Renato che col tempo sta imparando che in questa realtà a volte vanno abbandonate le “utopie”
    e va usata un pò di sana “cattiveria”.

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  20. Il deterrente della chisura del cavalcavia ha funzionato caro Renato.
    Il comunicato stampa che tira in ballo i 100 padri di famiglia ma nello stesso tempo propone una certa apertura, è il segno che stai percorrendo la strada giusta,
    che gli hai messo “paura”.
    Ci hanno provato perchè abituati ad avere interlocutori di poco conto o addirittura con interessi convergenti ai loro.
    Questo è il vero punto di inizio della trattativa ed ora tu sai che buon senso e intenti costruttivi non bastano con certa gente.
    Impara dai tuoi errori perchè la trattativa è ancora lunga e difficile.
    Personalmente non credo che sia possibile il muro contro muro che molti auspicano perchè sarebbe dannoso per Messina comuqnue vada a finire,
    ma che soddisfazione però sentirsi difendere come cittadino dal proprio sindaco.
    E’ una sensazione nuova e mi piace.
    Forse (ed incrocio le dita) siamo alla vera svolta politica di Renato che col tempo sta imparando che in questa realtà a volte vanno abbandonate le “utopie”
    e va usata un pò di sana “cattiveria”.

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  21. Ma il sign.sindaco non aveva litigato col comandante dei vigili perché dava il potere alle compagnie di navigazione dove quando e come usare gli imbarcaderi e di conseguenza la città? D’altronde è suo uso cambiare modo di giocare ogni giorno. Non dimentichiamo le buche che ha fatto sul corso Cavour per piantare il basilico e adesso a spese nostre li sta ricoprendo per costruirsi il giocattolo per la sua bici e quella degli amici. perché parliamoci chiaro a messina non c’è ne la mentalità ne la voglia di giocare con la bici in mezzo al traffico cittadino. A proposito la pista esistente continua a perdere pezzi, che ci frega l’abbiamo ereditata dalla precedente amministrazione. …

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  22. Ma il sign.sindaco non aveva litigato col comandante dei vigili perché dava il potere alle compagnie di navigazione dove quando e come usare gli imbarcaderi e di conseguenza la città? D’altronde è suo uso cambiare modo di giocare ogni giorno. Non dimentichiamo le buche che ha fatto sul corso Cavour per piantare il basilico e adesso a spese nostre li sta ricoprendo per costruirsi il giocattolo per la sua bici e quella degli amici. perché parliamoci chiaro a messina non c’è ne la mentalità ne la voglia di giocare con la bici in mezzo al traffico cittadino. A proposito la pista esistente continua a perdere pezzi, che ci frega l’abbiamo ereditata dalla precedente amministrazione. …

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  23. Non sono un loro sostenitore, ma lei crede veramente che il suo beato abbia fatto paura ai Franza?

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  24. Non sono un loro sostenitore, ma lei crede veramente che il suo beato abbia fatto paura ai Franza?

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  25. l’unica cosa che renderebbe sopportabile l’attuale sindaco è che almeno sui cavalli di battaglia (liberare messina dalla schiavitù dei tir) non retrocedesse di una virgola…

    se le utopie erano a programma, non sono più utopie ma punti programmatici sui quali è stato chiesto un voto.

    non si può dire a posteriori che il programma era carta straccia, anche se la sensazione è palesemente quella.

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  26. l’unica cosa che renderebbe sopportabile l’attuale sindaco è che almeno sui cavalli di battaglia (liberare messina dalla schiavitù dei tir) non retrocedesse di una virgola…

    se le utopie erano a programma, non sono più utopie ma punti programmatici sui quali è stato chiesto un voto.

    non si può dire a posteriori che il programma era carta straccia, anche se la sensazione è palesemente quella.

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  27. Paura era virgolettato se controla bene, quindi non era da considerarsi letteralmente.
    Sulla storia dei Franza inattaccabili è imbattibili ho i miei dubbi.
    Secondo me se la storia fosse portata agli onori della cronaca nazionale con i giusti toni o magari fossse oggetto di qualche inchiesta in stile Report, non credo che il gruppo ne uscirebbe bene.
    Quanto meno dal punto di vista dell’immagine.
    Non si tratta di paura, come la intende Lei, ma solo di valutare se anche loro hanno qualcosa da perdere nell’alzare il tiro.

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  28. Paura era virgolettato se controla bene, quindi non era da considerarsi letteralmente.
    Sulla storia dei Franza inattaccabili è imbattibili ho i miei dubbi.
    Secondo me se la storia fosse portata agli onori della cronaca nazionale con i giusti toni o magari fossse oggetto di qualche inchiesta in stile Report, non credo che il gruppo ne uscirebbe bene.
    Quanto meno dal punto di vista dell’immagine.
    Non si tratta di paura, come la intende Lei, ma solo di valutare se anche loro hanno qualcosa da perdere nell’alzare il tiro.

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  29. Le posizioni tagliate con l’accetta non appartengono al mondo della realtà e non sono segno di coerenza in politica,
    ma solo certezza di fallimento.
    Vedi movimento 5 stelle.
    Accorinti adesso è un politico, e da politico DEVE comportarsi, perchè la politica ha le sue regole non perchè sia un millantatore.
    Dico deve, perchè non ha alternative, come non le avrebbe chiunque sedesse al suo posto.
    La coerenza e la durezza a cui tanto fa riferimento nei suoi interventi deve riguardare le intenzioni, ma se si applica ottusamente al metodo diventa controproducente.
    Sostenere una posizione di muro contro muro è una follia in questo caso, a meno che questa non serva, come sempre accade nelle contrattazioni,
    a “lavorare l’avversario ai fianchi” prima di tornare ad essere ragionevoli.
    Non so se sono riuscito ad esprimere a pieno il mio pensiero.
    Spero di si.

    Cordialmente

    Salvatore

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  30. Le posizioni tagliate con l’accetta non appartengono al mondo della realtà e non sono segno di coerenza in politica,
    ma solo certezza di fallimento.
    Vedi movimento 5 stelle.
    Accorinti adesso è un politico, e da politico DEVE comportarsi, perchè la politica ha le sue regole non perchè sia un millantatore.
    Dico deve, perchè non ha alternative, come non le avrebbe chiunque sedesse al suo posto.
    La coerenza e la durezza a cui tanto fa riferimento nei suoi interventi deve riguardare le intenzioni, ma se si applica ottusamente al metodo diventa controproducente.
    Sostenere una posizione di muro contro muro è una follia in questo caso, a meno che questa non serva, come sempre accade nelle contrattazioni,
    a “lavorare l’avversario ai fianchi” prima di tornare ad essere ragionevoli.
    Non so se sono riuscito ad esprimere a pieno il mio pensiero.
    Spero di si.

    Cordialmente

    Salvatore

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  31. Appunti da mandare agli ambientalisti, il WWF , Anna Giordano ed a tutti quei signori e Signorino che hanno per anni strumentalmente paventato il rischio “impatto ambientale ” a sostegno delle false e menzognere tesi… NO PONTE. “Una sola nave inquina quanto 12000 auto. Se poi si considera che le auto del futuro saranno sempre più ad impatto ambientale zero…. Continueranno ad arrampicarsi sugli specchi deformanti delle loro coscienze sporche e “malate” di ideologismo emotivo ed inconsapevole…. di retroguardia culturale e scientifica.

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  32. Appunti da mandare agli ambientalisti, il WWF , Anna Giordano ed a tutti quei signori e Signorino che hanno per anni strumentalmente paventato il rischio “impatto ambientale ” a sostegno delle false e menzognere tesi… NO PONTE. “Una sola nave inquina quanto 12000 auto. Se poi si considera che le auto del futuro saranno sempre più ad impatto ambientale zero…. Continueranno ad arrampicarsi sugli specchi deformanti delle loro coscienze sporche e “malate” di ideologismo emotivo ed inconsapevole…. di retroguardia culturale e scientifica.

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