Cgil, Oceano indagato per calunnia nei confronti della Bianco

Cgil, Oceano indagato per calunnia nei confronti della Bianco

Cgil, Oceano indagato per calunnia nei confronti della Bianco

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giovedì 13 Febbraio 2014 - 19:39

Il pm Fabrizio Monaco ha ipotizzato anche la calunnia dopo aver avvisato il sindacalista per falsa testimonianza nei confronti di Alma Bianco. Al centro della vicenda, gli ammanchi di cassa alla CGIL.

Nuovo capitolo della “guerra” all’interno della CGIL. Il segretario generale della Cgil, Lillo Oceano, é iscritto nel registro degli indagati anche per calunnia. A ipotizzare il reato per Oceano è stato il sostituto procuratore Fabrizio Monaco, che aveva già avvisato il sindacalista per falsa testimonianza. La vicenda, lo ricordiamo, riguarda una a firma apposta su un assegno della CGIL, Alma Bianco. E’ stata proprio la Bianco a chiedere al magistrato di procedere anche per il secondo reato, inizialmente contestato proprio alla donna. La Bianco, per dimostrare che era autorizzata a mettere le firme di Oceano, aveva sostenuto che l’assegno in questione era stato sottoscritto da lei, pur con la firma di Oceano, e non dal segretario generale della CGIL. L’ex amministratrice fu quindi denunziata per calunnia dal sindacalista, ma una perizia dei Ris stabilì che la scrittura in questione non era riconducibile ad Oceano. Richiesta di archiviazione per l’amministratrice e indagine contro il segretario, quindi, che ora ha sul groppone anche una seconda ipotesi di reato. Intanto in tribunale va avanti il processo Irelativo proprio agli ammanchi di cassa, nell’ambito del quale è maturato lo scontro tra i due. L’ultima udienza si e celebrata ieri mattina, con una lunga sfilza di testimoni al banco. Testimonianze che stanno facendo emergere un quadro tutt’altro che lusinghiero in merito alle vicende del sindacato prima del commissariamento.

4 commenti

  1. Anche questa …..
    Vedremo se emergeranno responsabilità, cosa faranno …..

    Speriamo abbiano il buon gusto di andare a casa , immediatamente e spontaneamente.

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  2. CARA CLARA CROCE’ TI SCRIVO :
    “Testimonianze che stanno facendo emergere un quadro tutt’altro che lusinghiero in merito alle vicende del sindacato prima del commissariamento”.

    Siamo, dunque, ad un punto cruciale. Laddove emerge una domanda : restare o lasciare il sindacato ? Conservare o disdire la propria iscrizione a questa organizzazione sindacale ? Non è tanto, per i 22,65 euro mensili, dati come “RITENUTA SINDACALE CGIL DIRIGENZA”. Il punto è, semmai se continuare a darli per sostenere un sindacato, come quello di Via Peculio Frumentario, che non riesce ad uscire in modo pulito da questa storiaccia di periferica. Il punto è , molto semplicemente che sto iniziando a non riconoscermi piu’ in un sindacato del genere. Vedo che esso, ogni giorno che passa, rappresenta sempre meno i miei sogni e le mie aspirazioni.
    Credo pur sempre nella democrazia e nella legalità. Pertanto le mie azioni successive NON possono che partire da questi due fondamentali ed irrinunciabili principi. Dunque, non mi resta che prendere in considerazione l’unica azione possibile da parte mia : PROCEDERE CON LA DISDETTA SINDACALE. SALVIS JURIBUS.

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  3. Carissimo Segretario,
    Ricordo quando nel settore Marittimo di Milazzo operava il Sig. Foti, successivamente in quelle cominciavi ad operare Tu (il tu deriva non dal solo fatto della conoscenza diretta, ma anche ….), in penultimo a Messina alla funzione pubblica ed infine da Segretario.
    Ritengo, che Tu dovresti fare un mea culpa pubblico e cominciare a dire un pò di xxxxxxx. Non solo per la qualifica rivestita, ma anche e soprattutto per il bene del Sindacato. Mi auguro che da un esame di coscienza (!!!!) Tu cominci a dire la xxxxxx…. Iniziando dai xxxxxx della segreteria provinciale della FILT CGIL, (segretario Sig. xxxxxxx).
    Diversamente, caro segretario, ritengo che i problemi sono solo all’inizio (ovviamente non solo quelli sindacali

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  4. CARA CLARA CROCE’ TI SCRIVO

    in questi giorni ho riflettuto attentamente sulla questione. Con questa mia lettera aperta, intendo metterti al corrente delle mie decisioni in merito.

    Esse si possono riassumere in questi punti :

    1) reputo giusto ed equo attendere di poter leggere il relativo dispositivo della sentenza, da parte del giudice togato ;

    2) decido, quindi, di soprassedere, al momento, alla formalizzazione della richiesta di DISDETTA SINDACALE, tramite mandato al mio datore di lavoro di sospendere la corresponsione della relativa quota associativa sindacale mensile.

    SALVIS IURIBUS

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