Centro-destra e centro-sinistra: due facce diverse della stessa campagna elettorale

Centro-destra e centro-sinistra: due facce diverse della stessa campagna elettorale

Danila La Torre

Centro-destra e centro-sinistra: due facce diverse della stessa campagna elettorale

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domenica 19 Maggio 2013 - 16:31

Diverso è stato l’approccio dei due schieramenti al percorso che li porterà alla data fatidica data del 9 e10 giugno sia per la location prescelta, sia per l’immagine che rimbalza all’esterno delle due coalizioni

A poche ore di distanza l’una dall’altra, la coalizione di centro-sinistra e quella di centro-destra hanno dato ufficialmente il la alla loro campagna elettorale. Direzione elezioni ammnistrative. E se uguale è la meta da raggiungere , per la quale in campo ci sono anche altre forze – Movimento Cinque Stelle, Reset!, Nuova Alleanza e Cambiamo Messina dal basso di Accorinti – assai diverso è stato l’approccio dei due schieramenti al percorso che li porterà al fatidico appuntamento del 9 e10 giugno. La prima differenza evidente sta nelle locations prescelte dai due schieramenti per tagliare il nastro di questa campagna elettorale. Il centro-sinistra ha scelto la cittadella fieristica pensando di abbracciare virtualmente Messina ed i messinesi, che però non hanno risposto numerosi, così come non troppo numerosi erano i candidati in lizza al Consiglio comunale e ai Consigli di circoscrizione. Il centro-destra ha scelto invece una sala chiusa e non troppo grande, quella dell’Auditorium Monsignor Fasola, dalla quale ha ricevuto l’abbraccio caloroso del popolo… delle libertà e dei suoi alleati.

Altra differenza non da poco sta nell’immagine delle due coalizioni che rimbalza all’esterno. Da un lato c’è il centro sinistra e c’è il candidato sindaco Felice Calabrò, appoggiato da quella che all’apparenza sembra una vera e propria coalizione “di ferro”, inespugnabile, composta da Pd, con la “ramificazione” dei Progressisti riformisti e delle liste a supporto della candidatura di Calabrò; dall’ Udc; dai Democratici riformisti, da “Il Megafono” di Crocetta ( la cui lista è stata esclusa ma potrebbe essere riammessa, se ne saprà di più lunedì sera).

Dall’altro lato c’è il centro-destra, che attorno al nome di Vincenzo Garofalo si è ricompattato, mettendo sotto lo stesso tetto… elettorale Pdl, Grande Sud, La Destra, Fratelli d’Italia, Autonomisti per Messina, ed è riuscito ad arginare le ambizioni personali di Pippo Isgrò, ex assessore nella giunta Buzzanca, per mesi candidato indipendente ritiratosi a pochi giorni dalla presentazione delle liste, e di Fabio Mazzeo, da molti indicato come l’uomo giusto al momento giusto, che ha ceduto al “fascino” politico di Garofalo, al quale ha riconosciuto pubblicamente qualità e competenze di amministratore superiori alle sue.

Stando ai numeri, il centro-sinistra “batte” il centro-destra otto a cinque, che sono le liste a supporto dell’uno e dell’altro candidato. Stando ai nomi in elenco e al peso politico di ciascuna lista, il vantaggio del centro-sinistra è – almeno sulla carta- confermato . Eppure il gap teorico esistente tra le due coalizioni viene colmato dalla diversa immagine “esterna” di centro-destra e centro-sinistra, frutto di differenti rapporti interni tra le forze alleate . La coalizione capeggiata da Garofalo ha ritrovato non solo unità ma anche entusiasmo intorno ad un progetto che coinvolge e fa sentire tutti protagonisti. Saranno solo frasi di circostanza e magari gli accordi sono già stati siglati, ma ogni singolo rappresentate di ciascuna lista a supporto del deputato nazionale, persino chi ambiva alla poltrona più prestigiosa di Palazzo Zanca, in occasione dell’incontro all’Auditorium ha voluto sottolineare che non ci saranno ricompense, e cioè poltrone, per l’appoggio a Garofalo. Che è incondizionato, anzi condizionato solo al bene della città.

Tutt’altra atmosfera si registra sull’altro fronte, dove non solo sono emerse e continuano ad emergere divisioni interne – con i renziani che presentano candidature indipendenti ai quartieri e gli esponenti de “La Farafalla” che pungolano e contestano l’operato di Calabrò – ma c’è anche una certa “freddezza” da parte degli altri partiti che compongono la coalizione, quasi mancasse quel senso di appartenenza tra le varie forze che il centro-destra rivendica, invece, con forza ed orgoglio. Orgoglio di valori comuni e condivisi. In queste prime battute della campagna elettorale del centro-sinistra è stata, inoltre, pressoché inesistente qualsiasi forma di “sponsorizzazione” da parte dei grandi leaders dei partiti alleati per la candidatura dell’ancora consigliere comunale. Dal presidente della Regione Rosario Crocetta , al neoministro Giampiero D’Alia, sino a scendere ai deputati regionali Giuseppe Picciolo e Marcello Greco, tutti ufficialmente sostenitori di Calabrò , non è stata spesa pubblicamente neanche una parola di stima e convinto appoggio. Anche in Fiera, Calabrò è sembrato un uomo solo, affiancato soltanto dal deputato nazionale e leader locale del Pd Francantonio Genovese. Figura peraltro “ingombrante” per quanti pensano che col passato e le passate amministrazioni comunali bisogna chiudere per sempre. Ed anche su questo punto, il centro-destra o meglio l’immagine del centro-destra sembra beneficiare dell’assenza al proprio interno di un’altra figura ingombrante, quella dell’ex sindaco Giuseppe Buzzanca, che è andato via dicendo di avere realizzato il 99% del suo programma, ma ha consegnato ai messinesi un comune ed una città ad un passo dal dissesto. Forse qualcuno, però, dimentica che Buzzanca, allora, era espressione diretta del Popolo delle Libertà, essendone il coordinatore provinciale. Accanto a lui c’era Vincenzo Garofalo, in qualità di coordinatore cittadino. Lo stesso che adesso sogna una «città normale».

Nel centro-destra come nel centro- sinistra, immagine e sostanza non sempre coincidono. (Danila La Torre)

14 commenti

  1. TUTTE LE PALLE….al piede dei candidati a Sindaco
    Sabato, 18 Maggio, 2013
    È curioso come una verità contenga spesso all’interno di essa il suo opposto….tale da rendere quasi inestricabile , frustrante oltreché PARADOSSALE ahimè la stessa condizione umana. Per carità niente di nuovo e neanche sorprendente soprattutto per noi siciliani, conterranei del ” geniale Pirandello . Questa ” verità”, trasferita sul piano politico generale o più modestamente su quello locale amministrativo ( elezioni del Sindaco) rende la decisione del cittadino particolarmente ardua difficile se non impossibile.
    Vero e’ che , in tema di PARADOSSI , MESSINA non teme confronti. Pochi ricorderanno che più di sei anni fa in una lettera al direttore di un magazine locale ,di allora , sotto lo pseudonimo di Dolce & Gabbato elencai una serie INFINITA di PARADOSSI di cui la nostra CITTA’ era vittima rassegnata . Di PARADOSSI se ne elencavano tanti fra seri , serissimi o più ..faceti , come il seguente: “Messina …che avrebbe bisogno di un Sindaco capace di fare a Roma la voce grossa si ritrova invece…un Sindaco con una voce flebile e lieve” (al tempo Genovese) …
    . Passando però all’attualità e senza avere la presunzione di ergersi presuntuosamente a giudice di chicchessia , proviamo con quest’ottica a passare al ” setaccio” tutti i candidati Sindaco della città ,senza pretesa di verità assolute ma al solo scopo di “sollecitare”pubblicamente una valutazione dei candidati, indicando per ognuno di loro LE PALLE al piede che ne “frenano ” la operatività , ma ai quali tuttavia bisogna riconoscere qualità di autentici EROI (visti i tempi ed i” malatempora” che corrono) .
    In ordine alfabetico.
    . Accorinti : VIRTÙ E PREGI : SI DICE …abbia passione civile , umana , professionale e…spirituale da vendere , onesta’ e carisma . Sognatore in buona fede.
    PALLA AL PIEDE : ignoranza ( nel senso letterale) delle problematiche sociali , politiche e culturali moderne e delle relative soluzioni . Un ” demagogico” e retorico invito al coinvolgimento dal “basso” pervaso da un sottile inconfessato auto riconoscimento di una superiorità umana e ” spirituale” . Una maglietta rossa” in vendita” nello scaffale in attesa di un UOMO integro che la indossi eliminando quel NO che ..divide e nega. Se solo venisse a sapere che…i VERI Maestri spirituali diffidano dei concetti di SUPERIORITÀ ( assenza di giudizio ) , del concetto del NO (negatività) e sono favorevoli addirittura ai …ponti ( PONTEM FACERE – pontefice) avrebbe qualche seria crisi di identità .
    Calabro’ :VIRTÙ E PREGI : SI DICE sia appassionato della politica , av vocato alla politica , preparato , serio , impegnato….
    PALLA AL PIEDE : il PD : …il partito democratico, erede della grande tradizione del partiti progressisti , purtroppo trasformatosi seppur parzialmente in un apparato burocratico- clientelare ” inserito” a pieno titolo ..colluso e contaminato indissolubilmente dal sistema di potere anche finanziario “dominante”..ormai però in crisi fallimentare .
    Garofalo : VIRTÙ E PREGI : SI DICE …abbia svolto il suo ruolo politico amministrativo con impegno , serietà , applicazione . Può contare sul l’appoggio del PDL , di Alfano e Berlusconi che, sin quando sarà in vita (si dice120 ann) potrà ancora determinare le scelte della politica nazionale e aiutarlo finalmente a realizzare il sogno del..PONTE , confidando sulle accertate e necessarie “professionalità” : Garofalo ingegnere – Berlusconi muratore – Alfano manovale- Crimi tesoriere…
    PALLA AL PIEDE : l’età di Berlusconi anche se , visto il personaggio non si può escluderne “l’ immortalità . La” irrilevanza” di Alfano e “l’oscuramento” del nostro Rocco a tutto vantaggio dell’altro… CRIMI (Vito)

    SAIJA: VIRTÙ E PREGI : SI DICE …sia agguerrita , appassionata , rivoluzionaria ..ma soprattutto donna , con gli inevitabili vantaggi che oggi una sensibilità femminile può garantire per aspirare ad una vera discontinuità e rottura con il passato.
    PALLA AL PIEDE : Non avere, anche per ragioni di età la stessa INTELLIGENZA delle cose e la stessa UMILTÀ’ di Grillo che ha dalla sua però un DNA , un passato anche famigliare di” piccolo imprenditore” delle cui istanze infatti sembra essere oggi l’alfiere più convincente. GRILLO a Messina nei suoi comizi oltre che a me personalmente ha “invocato “il referendum sul PONTE.
    Saja ed i grillini dello stretto mai ne hanno parlato ..immersi nel loro fondamentalismo ideologico ambientalista non sono evidentemente capaci di “emanciparsi ” dal TABU Ponte arrivando persino a “sconfessare” il loro Guru ” censurando” e mettendo in soffitta la richiesta del Referendum sul ponte di Messina.

    SCOGLIO : VIRTU’ E PREGI: SI DICE ..sia tecnicamente preparatissimo, capace di volare alto , altissimo , più in “alto” di tutti , abbia già dato prova di progettualità complessa con individuazione concreta di risorse finanziarie anche e soprattutto europee…
    PALLA AL PIEDE : L’area di provenienza e di appartenenza politica i cui padrini e notabili sono attualmente INVISI alla maggior parte dei Messinesi che ascrivono, a torto o a ragione, a quei personaggi , Buzzanca in testa , la responsabilità assoluta del disastro Messinese.

    TINAGLIA: SI DICE ….sia competente , “architettonicamente “orientato verso soluzioni progettuali “urbane” e urbanistiche , espressione di quella società civile “stufa ” di assistere passivamente al fallimento della “casta” politica e che vuole generosamente impegnarsi in prima persona.
    PARADOSSO VINCOLANTE : l’ingenuo appassionato entusiasmo dei movimenti civici comporta il rischio di “sottovalutare ” quando proprio di ignorare le difficoltà dell’amministrare la cosa pubblica, soprattutto in tempi di “spending review”, di pareggio di bilancio in costituzione e di cessione di sovranità all’Europa . Entusiasmo e indignazione da “soli “non garantiscono il desiderato “cambiamento”. Rivoluzione a metà .
    VILLARI (sub judice)…SI DICE….sia l’unico imprenditore della “partita”.. con tutti i meriti che un piccolo vero imprenditore può vantare : non dipende dall’assistenzialismo pubblico , abituato a far conto sulle proprie forze, sul proprio impegno, sacrificio e capacita creativa per ” campare” e soprattutto deve , nell’accezione più nobile della figura imprenditoriale saper intercettare e soddisfare i bisogni degli altri( del mercato)…quindi della comunità civile( civitas)
    PALLA AL PIEDE. : scarsa esperienza politico amministrativa, poca diplomazia, organico carente e improvvisato, possibile conflitto di interesse …..
    Conclusioni:
    .alla luce di questi PARADOSSI vincolanti ed in presenza di un malato terminale ormai morente si renderebbe necessaria una cura RIVOLUZIONARIA , un cocktail di “farmaci ” miracolosi contenenti il meglio di ognuno di lor candidati ma depurati dai gravi effetti collaterali insiti nelle ricette di ogni candidato. . insomma il sogno di ….UN SINDACO ILLUMINATO

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  2. Diceva Franco Scoglio che nel calcio i se ed i ma non contano…ecco questo commento pur pregevole mi riporta alla riproposizione del fatto che il ” si dice” in politica non conta…conta chi vince. Virtù e difetti sono irrilevanti perché appartengono ad ognuno di noi. Lei ama gli imprenditori per affinita’ che forse le appartengono che profilo farebbe di Berlusconi…tanti pregi e pochi difetti ?

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  3. Ho letto con interesse il lungo commento di PGIUTTARI, ma rimango della mia opinione, PARTITO DEMOCRATICO e POPOLO DELLA LIBERTA’ due facce della stessa moneta, MAI spesa per l’interesse generale dei messinesi. Dove indirizzare il voto di OPINIONE, verso ACCORINTI, TINAGLIA, SAIJA? Sarà utile servirsi del voto disgiunto? Non sarà facile decidere, ma farò partecipe i lettori di TempoStretto della mia scelta.

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  4. Per dimostrare che la moneta, MAI spesa per l’interesse generale, che abbia per facce il POPOLO DELLA LIBERTA’ e il PARTITO DEMOCRATICO, sia utilizzata da sempre per l’interesse di pochi, faccio l’esempio del COMMESSO dell’Assemblea Regionale Siciliana, con 24 anni di anzianità e 16 mensilità per la categoria più bassa, con uno stipendio lordo di 101 mila € l’anno, mentre al Consiglio della Lombardia al massimo ricevono 40 mila € superando selezioni biennali. Provate a chiedere quanto guadagna un bidello, un professore, un poliziotto, un vigile del fuoco, un medico ospedaliero, un operaio edile, un ingegnere o architetto o avvocato di un qualsiasi studio professionale. Ma come si è arrivato a tanto: 16 mensilità, 150.448 € il costo annuo medio di ciascun dipendente, 36.8 mln € la spesa personale all’ARS per il 2013, mentre 54.054 € è il costo medio di ciascun dipendente del Consiglio della Lombardia, 16 mln € la spesa del Consiglio della Lombardia per il 2013. MONETA MAI SPESA PER L’INTERESSE GENERALE MA PER QUELLO DI POCHISSIMI.

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  5. Lei mi sollecita un profilo di Berlusconi? Bene pur avendolo in qualche modo conosciuto prima che scendesse in campo ,non sono MAI stato Berlusconiano. Malgrado questo Lei non mi vedrà MAI aggregato( da gregge ) o arruolato alle truppe cammellate degli anti berlusconiani per principio, per convenienza di “parte” , per moralismo bigotto o peggio per …malcelata invidia. La capacita di Berlusconi IMPRENDITORE e’ di indiscusso valore al limite della genialità ,con pochi confronti anche internazionali. Lo definisce bene Pannella : un uomo capace, molto capace, capace di….TUTTO… Il primo contribuente italiano… con più di 50.000 dipendenti lavoratori ne fanno un personaggio OBIETTIVAMENTE socialmente POSITIVO. Il giudizio politico lo lascio ai lettori…si spera per loro sereni ed equilibrati.

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  6. MessineseAttento 19 Maggio 2013 22:57

    La fine dell’articolo, scritto dalla brava Danila La Torre, racchiude l’essenza di questa campagna elettorale.
    Da un lato l’astuto Garofalo sforna proclami con riferimenti calcistici, cavalacando furbescamente il ritrovato interesse calcistico, ma guardandosi bene dal prendere impegni scritti, come peraltro i tifosi hanno più volte chiesto.
    Dall’altro Calabrò, che sforna interventi strutturali alla città come se questa fosse costruita con i Lego.
    Il fumo che questi signori buttano negli occhi dei cittadini è inconfutabile testimonianza che i toni della politica sono sempre gli stessi, così come gli uomini che ce la propinano.
    Dietro queste promesse di cambiamenti radicali, si cela in realtà la solita politica roboante delle campagne elettorali; tutto fumo e niente arrosto, hanno mangiato anche quello!

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  7. Concordo…

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  8. due facce della stessa medaglia, qualora il buddace in 20 anni non se ne fosse ancora accorto.

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  9. FRANCESCO TIANO 20 Maggio 2013 07:50

    UN APPORTO DI UOMINI E DI IDEE PER IL PDL PROVIENE DALLA DESTRA DI BASE:
    La Destra è l’unica forza in campo che ha avviato un serio cambiamento dal BASSO. Basta con il perseguire le logiche dei Leader, che hanno nella maggioranza dei casi fallito per rincorrere le poltrone. L’errore è stato di aver pensato che i consensi fossero il frutto di un merito personale ed invece sono la sommatoria dei consensi raccolti dalla base del partito. Oggi si prospetta una fase nuova, dove il popolo di Destra si ricompatta sui programmi, sulle scelte e non più sui Leader. Alle amministrative la BASE di Centrodestra è con GAROFALO, l’intesa è sul programma e sul cambio di sistema ed è condizionata al bene comune, alla legalità, al merito ed alla lotta al nepotismo.

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  10. PICCOLO COMMENTO SU TINAGLIA!
    Ma cosa vuol dire essere competente?
    Aver fatto il consigliere comunale???
    Allora Capurro è una vera mente, un vero patrimonio della città!!!
    Lei confonde l’aver fatto politica con le competenze personali delle persone.
    Seguendo il suo ragionamento se io ho la terza media però faccio il Ministro dell’agricoltura improvvisamente divento esperto di agricoltura, Si rende conto che non ha senso?
    Si legga i Cv della squadra di RESET, c’è gente con Master,imprenditori, esperti con esperienze decennali nei vari ambiti di competenza.
    Si legga il loro piano di riequilibrio, si legga il loro piano ATM, i loro progetti.
    A me non sembrano incompetenti..
    Non hanno fatto politica… certo, ma questo è un bene non un male!!

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  11. MessineseAttento 20 Maggio 2013 10:16

    La destra di base? Di cosa si tratterebbe? Di un altro surrogato di destra che non appartiene nè agli ex alleanza nazionale nè al pdl???
    Nel mio post precedente parlavo di fumo negli occhi, ed ecco che puntuale compare il commento che vuole ulteriormente mescolare le carte in tavola per creare quella confusione di cui la politica si nutre.
    Poi, mi conssssenta, ma giusto voi parlate di “nepotismo”, il povero Mubarak si rivolterà nella tomba!

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  12. politica clientelare a go go, cose già viste ad es con i 55 esperti di buzzanca

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  13. Eeehhmmm…mi conssssenta, veda che ha preso un abbaglio: lo zio della signorina Ruby non è morto…
    Quanto al nepotismo la prego di rettificare il PdL non ha nipoti, magari “figli d’arte”.

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  14. Franco, quando vi “libererete” del vostro “padre-padrone” allora si potrà riparlare di una VERA DESTRA ITALIANA, per adesso NON ESISTE, è inutile illudersi o illudere…

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