Porto di Tremestieri, tutto tace. Si spera nell’arrivo di buone nuove la prossima settimana

Porto di Tremestieri, tutto tace. Si spera nell’arrivo di buone nuove la prossima settimana

Marco Ipsale

Porto di Tremestieri, tutto tace. Si spera nell’arrivo di buone nuove la prossima settimana

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martedì 08 Settembre 2015 - 22:04

Manca ancora l’ufficialità sui fondi del mutuo con la banca Dexia e sui poteri speciali. Nel frattempo, tra 15 giorni sarà pronto il progetto della fossa e subito dopo partirà la gara per il dragaggio preventivo. Alla fine della prossima settimana, invece, l’aggiudicazione ufficiale per la gestione del terminal

L’ultimo incontro risale allo scorso 4 agosto (VEDI QUI). I toni trionfalistici del sindaco Accorinti non hanno ottenuto alcun riscontro concreto e la strada verso l’avvio dei lavori di ampliamento del porto di Tremestieri non appare in discesa. A parole le soluzioni sono state trovate però, nei fatti, non c’è nulla di ufficiale. Anzi è tutto fermo ed è uno stop che non lascia presagire nulla di buono perché il Ministero non ha ancora girato al Comune i fondi del mutuo con la banca Dexia né affidato i poteri speciali.

La storia di quest’opera è fatta di continui ritardi ma, adesso, il pericolo è che ulteriori rinvii mandino tutto a monte, anche perché l’impresa vincitrice dell’appalto non è disposta ad aspettare all’infinito. E’ lo scenario più drastico e si farà di tutto perché non si verifichi ma bisogna fare in fretta. Buone nuove si attendono già nel corso della prossima settimana, quando i vertici dell’Autorità Portuale rientreranno da Amburgo, dove parteciperanno alla fiera europea del crocerismo.

Nel frattempo l’Authority non è rimasta con le mani in mano. Lo scorso inverno ha lasciato il segno sulle due invasature esistenti, rimaste aperte per soli 25 giorni in cinque mesi e mezzo, dal 5 novembre al 18 aprile, a causa delle forti mareggiate e dei conseguenti insabbiamenti. In realtà i lavori di dragaggio sono durati complessivamente un mese (sommando i vari interventi), mentre gli altri quattro mesi sono trascorsi invano in attesa delle autorizzazioni.

L’obiettivo è quello di evitare che tutto si ripeta. Da quasi cinque mesi, proprio da quel 18 aprile, le due invasature sono rimaste a pieno servizio ma il timore è che l’arrivo della stagione autunnale possa produrre nuovi insabbiamenti. Una nuova gara per il solito eventuale dragaggio da 20mila metri cubi è già stata aggiudicata ma, tanto per cambiare, la famigerata autorizzazione regionale non è ancora arrivata.

Ecco perché l’Autorità Portuale si sta muovendo anche su un altro fronte, quello indicato dal Dhi, il Danish Hydraulic Institute, vale a dire un dragaggio preventivo all’esterno del porto, una fossa profonda 15 metri che dovrebbe evitare l’insabbiamento delle invasature, almeno per un anno o forse anche più, nella speranza che nel frattempo partano i lavori di ampliamento. La soluzione definitiva per fronteggiare il problema insabbiamento resta sempre quella, dopo serviranno solo interventi di manutenzione ordinaria. Il progetto della “fossa” sarà pronto entro 15 giorni, poi la gara con procedura abbreviata da circa 500mila euro. Lunedì prossimo, nella sede di via Vittorio Emanuele, si svolgerà una nuova riunione operativa sul tema.

Non bisogna dimenticare, infine, che non si è ancora conclusa l’aggiudicazione della gara per la gestione del terminal. L’ufficialità dell’aggiudicazione alla Comet, unica partecipante, arriverà alla fine della prossima settimana. Subito dopo andrà affrontato il nodo dei 35 lavoratori che operano nell’approdo sin dalla sua apertura, avvenuta nove anni e mezzo fa. Nino Di Mento, della Fast Confsal, e Guglielmo Pellegrino, di Ugl Mare, si dicono fiduciosi per il mantenimento di tutti e 35 i posti di lavoro ma, al contempo, esprimono preoccupazione per i ritardi che accumula l’iter del grande porto: “Il sindaco dice che è tutto a posto ma non lo è affatto – affermano – e non lo sarà fin quando non saranno affidati ufficialmente i poteri speciali. A questo punto ci auguriamo che andranno in carico all’Autorità Portuale, nello specifico al segretario Di Sarcina che di questo porto conosce più di tutti la storia e gli aspetti tecnici”.

(Marco Ipsale)

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