Il lungo iter per la fruizione della Foresta di Camaro. Il Comune passa la palla alla Regione

Il lungo iter per la fruizione della Foresta di Camaro. Il Comune passa la palla alla Regione

Ma. Ip.

Il lungo iter per la fruizione della Foresta di Camaro. Il Comune passa la palla alla Regione

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giovedì 19 Febbraio 2015 - 23:09

Approvata la presa d’atto del progetto esecutivo. C’è già anche un finanziamento, di oltre un milione di euro, ma il percorso stenta a decollare. L’area è in affidamento alla Forestale che, una volta ottenuto il decreto di finanziamento da parte della Regione, potrà avviare i lavori

L’ultimo atto ufficiale risale a ottobre 2013, quasi un anno e mezzo fa. L’Ispettorato Foreste di Messina aveva dato l’ok idraulico-forestale al progetto redatto dall’Ufficio Programmi Complessi del Comune per la riqualificazione ambientale della Foresta di Camaro. Un progetto già finanziato nel giugno 2012, 1 milione e 50mila euro, nell’ambito del programma Pisu – Pist (Piani di Sviluppo Urbano e Territoriale) attuativo del piano strategico 2020.

Il polmone verde, da 96 ettari, è stato affidato alla Forestale, che si è già messa all’opera con interventi di carattere fitosanitario, per la protezione delle imponenti specie arboree, come le conifere, i castagni e le acacie. Perché possa essere reso fruibile, però, sono necessarie altre operazioni silvoculturali mirate alla conservazione del patrimonio.

Si disse che serviva una delibera di giunta per inviare il progetto alla Regione, in modo tale da ottenere il finanziamento. Poi che questa delibera non era più necessaria e che si attendeva solo il decreto da parte da Palermo. In tutto questo tempo, però, nulla si è mosso. Adesso, invece, l’amministrazione comunale ha approvato la presa d’atto del progetto esecutivo e passa la palla ufficialmente alla Regione.

“Nella impostazione di sistema – ha evidenziato l'assessore al Verde, Daniele Ialacqua, – sarà un nodo della rete ecologica comunale che, insieme alla Villa Dante e alle altre ville comunali, l’Acquario e i poli Museali Cambria e l’Orto Botanico di Messina, valorizzeranno le ‘infrastrutture verdi’ in contrapposizione alle ‘infrastrutture grigie’, per rendere Messina sempre più vivibile ai cittadini”.

2 commenti

  1. Assessore cambi impostazione la prego …. Villa dante è completamente abbandonata, l’Acquario comunale sta cadendo a pezzi e sono morti un sacco di pesci, il Museo Cambria è solo la pallida ombra di quello che era e l’Orto Botanico tra serre fantascientifiche e aree didattiche non ha quasi più spazio per ospitare le piante …… SVEGLIATEVI E TORNATE NEL MONDO REALE NON IN QUELLO DELLA BEFANA DI LEGAMBIENTE

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  2. Assessore cambi impostazione la prego …. Villa dante è completamente abbandonata, l’Acquario comunale sta cadendo a pezzi e sono morti un sacco di pesci, il Museo Cambria è solo la pallida ombra di quello che era e l’Orto Botanico tra serre fantascientifiche e aree didattiche non ha quasi più spazio per ospitare le piante …… SVEGLIATEVI E TORNATE NEL MONDO REALE NON IN QUELLO DELLA BEFANA DI LEGAMBIENTE

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