Scade la sospensione delle concessioni: il torrente Trapani torna “edificabile”. Ma lo «studio approfondito» non è ancora pronto

Scade la sospensione delle concessioni: il torrente Trapani torna “edificabile”. Ma lo «studio approfondito» non è ancora pronto

Scade la sospensione delle concessioni: il torrente Trapani torna “edificabile”. Ma lo «studio approfondito» non è ancora pronto

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mercoledì 25 Maggio 2011 - 13:39

L’incarico per verificare l'attuale assetto idrogeologico dell'area è stato attribuito alla Facoltà di Ingegneria con un impegno di spesa di 20 mila euro. Corvaja: «Siamo in ritardo di pochi giorni, nulla rispetto ai 10 anni di ritardo per l’approvazione del nuovo Piano regolatore»

Il torrente Trapani, una delle aree più “sensibili” dal punto di vista idrogeologico della città, torna ad essere edificabile. Lo scorso 19 novembre, il Consiglio comunale approvava la proposta di delibera predisposta dall’assessore all’Urbanistica Giuseppe Corvaja e dal dirigente Giovanni Caminiti , che sospendeva per 6 mesi il rilascio di concessioni edilizie per costruzioni da realizzarsi «sulla vallata del torrente Trapani, ad ovest del viale Regina Margherita, per tutti i terreni limitrofi o prossimi alla via torrente Trapani e con accesso viabile dalla stessa». Lo scorso 19 maggio,dunque, sono scaduti i termini stabiliti dalla delibera e l’attività edilizia può riprendere esattamente da dove si era interrotta , senza che – nel frattempo- l’amministrazione abbia acquisito dati più aggiornati sulla situazione geomorfologica del terreno di quella fetta di territorio della città, già sventarata da numerose 0costruzioni . Secondo quanto stabilito nell’atto deliberativo, in questi 6 mesi,l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto « predisporre uno studio approfondito con particolare riferimento alle problematiche geologiche, idrogeologiche, idrauliche, geomorfologiche, di suscettività all’edificazione, di idoneità delle opere di urbanizzazione primaria e di mobilità urbana». Obiettivo dichiarato era quello di aggiornare gli studi precedenti e verificare «ulteriori trasformazioni del territorio in esame, in presenza di fragili colline innervate da falde acquifere, interventi di disboscamento, incendi boschivi, quantità delle costruzioni realizzate, smottamenti, al fine di procedere ad una variante urbanistica conseguente alle risultanze del detto studio». Trascorsi i 6 mesi, tuttavia, lo studio è ancora in fase di ultimazione . L’assessore Corvaja – invitato stamattina in commissione urbanistica, presieduta dal consigliere comunale dell’Udc Mimmo Guerrera, mai iniziata perché come spesso, troppo spesso, capita non si è raggiunto il numero legale – sdrammatizza e sposta il problema su altri fronti. «Abbiamo dato incarico alla Facoltà di ingegneria dell’Università di Messina – ci spiega – che consegnerà la relazione a breve. Siamo in ritardo di pochi giorni, nulla rispetto ai 10 anni di ritardo per l’approvazione del nuovo Piano regolatore. Ricordo – continua Corvaja – che con la delibera approvata a novembre abbiamo voluto derogare a quanto previsto dal Prg vigente, che individua per sul torrente Trapani un volume di 380 mila metri cubi. Un’assurdità alla quale il sottoscritto ha voluto porre rimedio». La soluzione tampone voluta dall’esponente della giunta Buzzanca e votata favorevolmente dal Civico Consesso, alla luce dei fatti, in questi 6 mesi non ha però prodotto nulla di nuovo, nonostante un impegno di spesa di 20 mila euro per l’incarico ai professionisti dell’Ateneo peloritano. Da oggi o meglio già dal 19 maggio scorso , qualsiasi imprenditore edile che volesse presentare un progetto per costruire sul torrente Trapani e nelle zone limitrofe può richiedere la concessione edilizia senza vincoli né limiti, se non quelli imposti dal Piano regolatore che, come sottolineato dall’assessore Corvaja, è piuttosto “generoso”.

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