Slittano seconda e terza rata della Tares: si può pagare entro il 30 aprile e il 30 giugno

Slittano seconda e terza rata della Tares: si può pagare entro il 30 aprile e il 30 giugno

F.St.

Slittano seconda e terza rata della Tares: si può pagare entro il 30 aprile e il 30 giugno

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venerdì 21 Marzo 2014 - 12:33

La giunta Accorinti ha rispettato gli impegni e con un provvedimento siglato ha posticipato i termini della seconda e terza rata della Tares. Attenzione però alle modalità di pagamento, il dirigente Tributi Romolo Dell'Acqua spiega perchè.

In zona cesarini l’amministrazione mantiene le promesse e fa slittare anche le ultime due rate della Tares. Possono tirare un sospiro di sollievo i messinesi che stavano facendo i conti per pagare fra tre giorni la seconda rata della tassa più odiata e contestata degli ultimi tempi. La seconda rata del tributo si potrà pagare entro il 30 aprile, la terza slitta al 30 giugno. Un mese di tempo in più dunque per i messinesi che hanno optato per il pagamento in tre rate piuttosto che in un’unica soluzione.Lo ha deciso venerdì pomeriggio la Giunta Accorinti che ha siglato un provvedimento per andare incontro alle esigenze dei cittadini.

Attenzione però alle modalità di pagamento. Il dirigente del Dipartimento Tributi, Romolo Dell'Acqua, avvisa i cittadini che sono state riscontrate alcune incongruenze relativamente ai pagamenti a mezzo banca ITB, effettuati nelle ricevitorie e nelle tabaccherie. Quindi, in vista delle prossime rate, occhi aperti. Dell’Acqua invita i messinesi che sceglieranno questa formula di pagamento di verificare che le ricevute di versamento riportino lo stesso nominativo del soggetto intestatario del bollettino, cui si riferisce il pagamento, per evitare eventuali futuri disagi.

Chi invece attende di sapere se potrà accedere ad esenzioni e riduzioni della tassa dovrà avere ancora un po’ di pazienza. I termini per presentare domanda sono stati chiusi lo scorso 7 marzo, adesso ad una commissione creata dal Dipartimento politiche sociali toccherà il compito di esaminare le istanze e stilare la graduatoria. Gli uffici sono al lavoro, nel giro di qualche settimana si dovrebbero conoscere gli elenchi dei beneficiari degli sconti.

7 commenti

  1. Meglio tardi che mai.
    Ne potranno beneficiare soltanto quelli che vrebbero pagato l’ultimo giorno utile.
    Dirigenti di cosa sono? Non si vergognano ad appropriarsi di uno stipendio assolutamente immeritato.
    Vergogna su tutti i fronti.

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  2. Ok, mi suiciderò il mese prossimo così almeno (si spera) avranno anche il tempo di liberarmi un po’ di spazio al deposito del cimitero…..

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  3. Cosa ci può salvare da queste batoste tributarie a ripetizione, a cui danno sempre nomi differenti per confonderci, TARSU TIA TARES TARI, se non è zuppa è pan bagnato. Nel Bilancio di Previsione 2013 fu previsto un gettito pari a € 47.995.927, vedremo fra qualche giorno il previsionale 2014, ma grossomodo saremo su questa cifra, dividiamola per il numero dei nuclei familiari 102.455, otteniamo un valore medio di € 470, non sappiamo ad oggi il numero delle utenze non domestiche UND, ma sappiamo per certo che i RESIDUI ATTIVI, cioè gente che non paga, sono concentrati su alcune categorie UND. CI PUO’ SALVARE una distribuzione su t u t t i gli utenti esistenti sul territorio, i censiti nei ruoli della vecchia TARSU eravamo solo 77.000, e applicando il principio CHI PIU’ INQUINA E PRODUCE RIFIUTI P A G A. Condivido l’allarme lanciato da GIACOMOPRIMO, la legge prevede che il Comune debba stabilire il numero e le scadenze di pagamento dei tributi entro il 2014, consentendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale e in modo anche differenziato con riferimento alla TARI e alla TASI. Farebbero bene a discuterne domani e non all’ultimo minuto.

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  4. Sulla scia di GIACOMOPRIMO rilancio PREOCCUPATISSIMO il seguente allarme: da giugno a dicembre del 2014, la legge impone al Comune di far pagare: TASI + TARI relative all’abitazione principale, inoltre (IMU + TASI) + TARI per gli immobili diversi dalla prima casa, non c’è la possibilità di rateizzare nel 2015, infatti la stragrande maggioranza dei Comuni è corsa ai ripari, sovrapponendo gli importi di TARSU 2012 e TARES nel 2013, a Catania hanno già pagato la TARES relativa allo scorso anno.

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  5. Il neo commissario di MessinAmbiente, Alessandro CIACCI, fra le tante cose fatte nel Comune di Capannari, ha realizzato, unico in Italia, una COMPOSTIERA COLLETTIVA PUBBLICA, in grado di trattare VENTI tonnellate l’anno di rifiuti organici, grosso modo quelli prodotti da 250 abitanti. Come sapete i rifiuti organici vengono trasformati in terriccio di qualità, da utilizzare per il verde pubblico, quindi un risparmio, ma anche venduto. Mi sembra una buona idea, si possono coinvolgere anche le aziende private, insomma una buona spesa d’investimento, un passo avanti verso l’obiettivo RIFIUTI ZERO.

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  6. Nel mio condominio da anni facciamo analizzare l’acqua a scadenze stabilite per evitare di comprarla, infatti a casa mia non produciamo rifiuti di plastica di queste bottiglie. A questo proposito, sempre Alessio CIACCI, ha avviato nel Comune di CAPANNORI il progetto: ACQUA BUONA NELLE SCUOLE E ALLA CASA DELLA SALUTE. Partendo dal presupposto che l’acqua di rubinetto è molto più controllata rispetto a quella minerale, non sta per mesi in bottiglie di plastica e arriva fresca sulla tavola. Grazie all’accordo tra il comune di Capannori ed Acque SpA, la società che gestisce il servizio idrico, viene effettuato un controllo periodico aggiuntivo anche dell’acqua che esce dai rubinetti delle scuole. Le analisi vengono inviate alle scuole e affisse al pubblico, affinché tutti possano essere tranquilli e garantiti della salubrità e della sicurezza dell’acqua di rubinetto. Si potrebbe estendere all’intera rete o ai grandi condomini, strutture pubbliche o private, insomma favorire il consumo dal rubinetto, otterremo due risparmi, uno immediato per le nostre tasche, l’altro collettivo, RIFIUTI ZERO.

    Questo permette di ridurre notevolmente, ogni anno, la produzione dello scarto di decine di migliaia di bottiglie di plastica a beneficio dell’ambiente e delle tasche del cittadino che avrebbe dovuto pagare il loro smaltimento.

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  7. Ecco quale obiettivo ha raggiunto l’esperto dei rifiuti, Alessio CIACCI, portato a Messina da RENATO sindaco e Antonio LE DONNE. Tra i Comuni d’Italia con popolazione sopra i 40 mila abitanti, Capannori è uno dei primi per la percentuale di rifiuti avviati al riciclo. Nel 2012 il 72,33% di RACCOLTA DIFFERENZIATA, avete letto bene il 72,33%. Auguriamoci che riesca anche a Messina, ciò significherebbe poche tonnellate di rifiuti in discarica, qualche MILIONE di euro risparmiati, meno inquinamento ambientale, meno interessi oscuri intorno alle discariche.

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