Regolamento Cosap, parla il dirigente alle affissioni: «Ecco come stanno le cose»

Regolamento Cosap, parla il dirigente alle affissioni: «Ecco come stanno le cose»

Regolamento Cosap, parla il dirigente alle affissioni: «Ecco come stanno le cose»

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martedì 22 Novembre 2011 - 16:40

Romolo Dell’Acqua: «Ho più volte trasmesso gli elenchi degli impianti al Patrimonio ed alla Polizia municipale. L’unico problema riguarda la riscossione del Cosap, che non è competenza di questo dipartimento»

La parola al dirigente. Sul nuovo regolamento comunale Cosap ed in generale sul delicato argomento dell’occupazione suolo pubblico, il dirigente del dipartimento tributi, pubblicità ed affissioni, Romolo Dell’Acqua, sottolineando che «alcune notizie risultano inesatte o quantomeno incomplete» ha voluto precisare che: «Le tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicità sono stabilite dall’art. 12 del DLgs. 507/93 e non dal predisponendo regolamento Cosap, che in ogni caso disciplina, tra l’altro, il pagamento del canone per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche anche quindi quelle realizzate con impianti pubblicitari. Si precisa, inoltre, che gli elenchi degli impianti pubblicitari esistenti sul territorio e le relative posizioni sono state più volte trasmessi al dipartimento Patrimonio ed al Corpo di Polizia Municipale per il rilascio dell’eventuale titolo concessorio e per l’avvio urgente dell’attività di controllo ai fini del rispetto delle norme del vigente codice della strada».

«In via del tutto generale – continua Dell’Acqua – si ritiene opportuno evidenziare inoltre che l’attività sin qui svolta da questo dipartimento, nonostante l’esiguo numero di personale a disposizione (2 impiegati), ha garantito da un lato l’incasso delle somme dovute dalle aziende a titolo di imposta sulla pubblicità e, dall’altro, ha impedito di fatto la collocazione di nuovi impianti pubblicitari, se sprovvisti di titolo autorizzatorio. Infine è appena il caso di sottolineare che a nulla rileva la mancata adozione di un nuovo Piano Generale degli Impianti (il cui iter è stato già peraltro avviato dall’Amministrazione), in quanto gli impianti attualmente esistenti, non potranno comunque ottenere il relativo titolo concessorio, se risulteranno in contrasto con il Codice della strada, neppure in presenza del citato Piano. Alla luce di quanto esposto – ha concluso Dell’Acqua – si evidenzia che le problematiche esistenti sono riconducibili esclusivamente alla riscossione del canone di occupazione di suolo pubblico (Cosap) ed esulano dalla competenza di questo dipartimento».

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