Da oggi al 21 la mostra "Passaggi" di Pasquale Marino al Vittorio Emanuele

Da oggi al 21 la mostra “Passaggi” di Pasquale Marino al Vittorio Emanuele

Da oggi al 21 la mostra “Passaggi” di Pasquale Marino al Vittorio Emanuele

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venerdì 09 Marzo 2018 - 05:57

La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni tranne il lunedì

Sarà inaugurata oggi pomeriggio alle 18.00 al Teatro Vittorio Emaniele la mostra di pittura “Passaggi” dell’artista Pasquale Marino.

Alla cerimonia saranno presenti i vertici dell’Ente: il presidente Luciano Fiorino, il sovrintendente Egidio Bernava, il direttore artistico della sezione mostre e arti grafiche Giuseppe La Motta. Il patrocinio è dei Lions Club Messina Host e Archeoclub Messina. La mostra potrà essere visitata ogni giorno, tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.

Presenterà la mostra Barbara Sisalli che così scrive a proposito dell’opera di Marino:

“Sembra come se riaffiorassero piccoli barlumi di memoria e brandelli della storia dell'artista. Marino ha effettuato un viaggio a ritroso, dentro le proprie opere, e ne ripropone colori, oggetti, particolari, incastonati, stavolta, nelle tavole di portoni chiusi da pesanti e cesellati chiavistelli o su vecchie lamiere ossidate che ammiccano allo spettatore in attesa di una rivelazione.

Se volessimo provare ad azzardare una lettura di queste ultime opere potremmo immaginare che la faticosa riflessione artistica abbia portato Marino ad ancorare definitivamente su tela delle certezze, diventate ormai la sua cifra distintiva.

E riconosciamo quindi un'eco dei paesaggi dello stretto , dipinti tra il 1989 e il 2000, adesso riflessi sulla porta e non osservati direttamente. Intravediamo melograni e peperoncini, contatto con la realtà seppure in un contesto che dalla realtà sembra distaccarsi. Guardiamo la mano protesa, forse per toccare il battente che, protagonista assoluto della tela, sembra ricordarci che compito dell’ uomo è un’ affannosa ricerca di ciò che c'è oltre.

Ancora, ci colpisce improvvisamente una sequenza di numeri, 1945, e se davvero, come noi pensiamo, è un riferimento alla data di nascita dell’ artista, essa sembra ricordare che il mistero della conoscenza inizia con la nostra venuta al mondo e la smania di superare le barriere, che nascondono un che di meraviglioso, non ci abbandona mai. E più si osservano le tele e più, d’ un , tratto, chi guarda non sa più distinguere tra il dentro e il fuori, in un restar sospesi e combattuti tra il reale e l’ immaginario, tra il tangibile e l’ ineffabile, in questo altalenante dondolio che è la vita”.

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