Omicidio di Lipari: arrestato un vicino di casa della 62enne Eufemia Biviano

Omicidio di Lipari: arrestato un vicino di casa della 62enne Eufemia Biviano

Omicidio di Lipari: arrestato un vicino di casa della 62enne Eufemia Biviano

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martedì 03 Gennaio 2012 - 13:50

In soli dieci giorni la Procura di Barcellona ed i Carabinieri hanno dato un nome all'uomo che alla vigilia di Natale ha ucciso a Lipari la pensionata Eufemia Biviano. Si tratta di Roberto Cannistrò, un manovale vicino di casa della donna con problemi economici. Potrebbe esere stato sorpreso dalla pensionata mentre rubava nella sua abitazione. Stamattina un gruppo di isolani ha tentato di linciarlo mentre i Carabinieri lo conducevano in caserma.

Non aveva un lavoro fisso e aveva bisogno di soldi. Ha pensato che forse poteva trovarli a casa della pensionata che abitava poco distante da lui. Ma quando la donna è rincasata e l’ha sorpreso nell’abitazione lui non ha esitato a tagliarle la gola. Sarebbe questo il movente dell’omicidio della 62enne Eufemia Biviano, uccisa a Lipari alla vigilia di Natale. In dieci i giorni i Carabinieri, grazie ad un lavoro incessante e stringente, hanno chiuso il cerchio sul probabile assassino. Stamani all’alba hanno posto in stato di fermo il manovale Roberto Cannistrà, 35 anni, già con precedenti. Lo hanno incastrato alcune macchie di sangue che gli investigatori hanno trovato in casa della donna e che sono state repertate dai Carabinieri del Ris di Tremestieri.
Le indagini, quasi immediatamente hanno imboccato la pista dell’omicidio seguito ad un tentativo di furto. Era stata la prima ipotesi avanzata dal sostituto procuratore di Barcellona Francesco Massara e dal suo collega Mirko Piloni. Decisivo si è rivelato il ritrovamento su un asciugamano del bagno e sul bordo del lavabo di alcune tracce ematiche. Cannistra nella colluttazione si è leggermente ferito e prima di fuggire si è lavato in casa delle vittima. Un errore fatale perché dopo il ritrovamento del sangue i RIS hanno avviato prelievi di campioni di saliva su una sessantina di persone che potevano aver avuto a che fare con la vittima. Fra questi anche Cannistrà, subito inserito in un ventaglio di sospettati proprio per i suoi precedenti per estorsione. L’uomo era stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per aver estorto nel 1999 ad una minorenne 450.000 lire. Cannistrà era stato anche interrogato insieme con altre 140 persone che hanno esibito degli alibi per la sera dell’omicidio. Ieri sera si è avuta la certezza che il sangue ritrovato in casa di Eufemia Biviano apparteneva a Cannistrà. Gli esperti del Ris hanno accertato la corrispondenza del profilo del DNA del sangue trovato nell’appartamento con il campione di saliva prelevato all’operaio il giorno successivo all’omicidio. Quando stamattina Cannistrà è stato prelevato nella sua abitazione e condotto nella caserma dei Carabinieri di Lipari un gruppo di persone ha tentato di linciarlo. Solo l’intervento dei Militari dell’Arma ha evitato che la situazione degenerasse.. Il manovale in mattinata è stato poi rinchiuso nel carcere di Gazzi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Male indagini non sono ancora concluse. Gli investigatori cercano l’arma del delitto e vogliono ricostruire con precisioni le fasi dell’omicidio ed il movente. Roberto Cannistrà lavora saltuariamente come manovale ed aveva seri problemi economici dovendo anche mantenere una famiglia. La sera della vigilia di Natale ha forse pensato di recuperare qualcosa frugando in casa della Biviano che era uscita per fare la spesa. Ma quando la donna è rincasata lo ha sorpreso nella sua abitazione. Ne è scaturita una colluttazione. Cannnistrà con un coltello le ha tagliato la gola e poi ha rinchiuso il cadavere nel garage, sbarrando la porta con un lucchetto. Quindi è entrato in casa, si è diretto nel bagno e si è lavato, lasciando però tracce ovunque e poi è fuggito. L’allarme è scattato intorno alle 22 quando i familiari della pensionata, presso i quali si doveva recare per trascorrere la sera della vigilia, non vedendola arrivare si sono recati nell’abitazione di Quattropani ed hanno trovato il cadavere. Il lavoro dei Carabinieri e le indagini scientifiche questa volta però non hanno lasciato scampo all’assassino.

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