Quella nube nera è figlia di scelte politiche errate.Una spada di Damocle

Quella nube nera è figlia di scelte politiche errate.Una spada di Damocle

Rosaria Brancato

Quella nube nera è figlia di scelte politiche errate.Una spada di Damocle

Tag:

mercoledì 19 Aprile 2017 - 08:49

Quanto accaduto ieri non doveva accadere. Il fatto che non sia successo il peggio non ci rassicura sul futuro nè sul presente. L'origine del rogo non assolve le responsabilità politiche di una scelta sbagliata.

Non penso che ai residenti nella zona di Pace, Paradiso, basterà lavare gli ortaggi e sbucciare la frutta prima di mangiarli per sentirsi rassicurati. Non penso che quella nube nera che ha solcato il cielo per ore ed ore sarà dimenticata facilmente dagli abitanti di tutta la zona nord.

Era una nube nera. Peraltro, come è noto, le nuvole “camminano”, non restano immobili. La carta, quando brucia, non fa fumo nero. Attendiamo i risultati delle analisi dell’Arpa sulle emissioni ma questo non può tranquillizzarci.

Anche qualora l’esito delle analisi fosse positivo e si scoprisse che quella nuvola scura conteneva aerosol quanto accaduto ieri è la prova che i rischi ci sono. E tanti.

I pericoli per l’ambiente e la sicurezza ci sono. E tanti. E quell’impianto lì non si doveva fare.

Qualora i risultati dell’Arpa fossero positivi tireremmo un sospiro di sollievo ma non potremmo fare a meno di pensare che potrebbe accadere di nuovo, non sappiamo con quali esiti.

Quella nube nera resterà nel nostro cielo anche dopo, anche quando sarà fatta la conta dei danni, sarà accertata l’origine dell’incendio, anche quando saranno ripristinati gli impianti. Come potranno dormire serenamente gli abitanti della zona nord sapendo che sulle loro teste c’è una spada di Damocle?

Quell’impianto lì non si doveva fare.

Lo sapeva Ialacqua nella sua vita precedente, quella da ambientalista, prima di diventare assessore e diventare strenuo difensore di un impianto a poca distanza da uno dei tratti più belli di Messina.

Far finta che non sia una discarica, cambiare il nome alle parole e lasciare che tonnellate di rifiuti restino in quell’area, pensare che un impianto di selezione di rifiuti sia meno invasivo rispetto al paesaggio o che la piattaforma per lo stoccaggio sia una “presenza light” a due passi dal mare, è da illusi. Pensare di derubricare a episodio quel che invece è un rischio concreto non è immaginabile.

La tesi del complotto, per quanto possa avere solide basi, non basta ad assolvere da altre responsabilità relativamente alle scelte politiche.

Decisioni che gli ambientalisti rimasti tali, dai Verdi di Raffaella Spadaro, al wwf di Anna Giordano continuano a contestare, normative e coerenza alla mano.

Appena un anno fa, il 12 febbraio 2016, il Tribunale ha condannato in primo grado gli ex vertici di Messinambiente per l’emissione oltre i limiti consentiti di “diossine e furani”, riscontrata in due episodi (febbraio e novembre 2010). Nella sentenza, nella quale l’impianto di Pace viene definito “inceneritore di rifiuti”, viene evidenziato come la presenza di rifiuti di diversa provenienza abbia comportato il superamento della soglia di emissione di particolari sostanze. In quei casi si trattava di rifiuti ospedalieri a rischio infettivo, che risultavano inseriti tra i codici CER ammessi dall’autorizzazione integrata ambientale della Regione (poi revocata).

Il problema è tutto qui: la presenza di rifiuti indifferenziati (e da differenziare).

L’impianto di Pace dove ieri è scoppiato il rogo (che ha interessato solo i rifiuti differenziati: carta, plastica e metalli), ha anche la piattaforma di stoccaggio nella quale vengono depositati i rifiuti indifferenziati destinati poi alle discariche.

Ne consegue che, solo “per fortuna” quel che è accaduto è accaduto nella parte meno a rischio dell’impianto. Ma nulla esclude che quel che non è accaduto potrà accadere.

Se cioè l’incendio dovesse divampare nella zona della piattaforma non sappiamo che tipo di sostanze finirebbero nell’aria (al netto dei risultati delle analisi dell’Arpa che saranno resi noti nei prossimi giorni).

Pace non è una bomba ecologica come lo era Portella Arena, ma non è neanche un’oasi, un paradiso dei rifiuti dove due anni fa Ciacci e Rossi inaugurarono festosi qualcosa che ancora non è neanche stato completato.

Quella nube nera che ha attraversato il nostro cielo ieri è il “segnale di fumo” che quel che è accaduto non doveva accadere e che se il peggio non c’è stato ciò non vuol dire che non possa verificarsi in futuro.

L’impianto non doveva essere realizzato lì, a due passi dall’abitato, dalla spiaggia, da quel mare bellissimo che tutti, a parole, diciamo che è il nostro tesoro.

Quella nube nera non sarà dissipata neanche dai risultati dell’Arpa. E non perché siamo menagramo, ma perché qualsiasi sia l’origine del rogo è evidente che non c’è stata abbastanza attenzione sul versante della sicurezza.

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. come ha detto l’Assessore l’importante è sciacquare bene le lattughe

    0
    0
  2. come ha detto l’Assessore l’importante è sciacquare bene le lattughe

    0
    0
  3. Ma perché si continua ad affrontare queste discussioni facendo finta che tutto sia normale e che la situazione si possa affrontare con mezzi ordinari e i tempi ed i fondi che questi richiedono.
    Stiamo affondando ed è inutile ed ipocrita pensare che la colpa sia solo della politica.
    Abbiamo intrapreso un cammino di autodistruzione lungo ma facile. Oggi pensare di risolvere il tutto con due righe stringate come se volere potere e ragione fossero tre sorelle figlie sempre dello stesso padre è, nel migliore dei casi, inopportuno.
    Non dico nulla di più per non essere censurato (forse).

    0
    0
  4. Ma perché si continua ad affrontare queste discussioni facendo finta che tutto sia normale e che la situazione si possa affrontare con mezzi ordinari e i tempi ed i fondi che questi richiedono.
    Stiamo affondando ed è inutile ed ipocrita pensare che la colpa sia solo della politica.
    Abbiamo intrapreso un cammino di autodistruzione lungo ma facile. Oggi pensare di risolvere il tutto con due righe stringate come se volere potere e ragione fossero tre sorelle figlie sempre dello stesso padre è, nel migliore dei casi, inopportuno.
    Non dico nulla di più per non essere censurato (forse).

    0
    0
  5. In inglese si dice NIMB (“Not in my backyard”) quando tutti vogliono qualcosa di utile per la collettivita’ ma nessuno la vuole vicino la propria casa. L’incendio non deve accadere mai, indipendentemente da dove sia la discarica, inceneritore o quel che sia. Esistono metodi di prevenzione che evidentemente non sono stati applicati.

    0
    0
  6. In inglese si dice NIMB (“Not in my backyard”) quando tutti vogliono qualcosa di utile per la collettivita’ ma nessuno la vuole vicino la propria casa. L’incendio non deve accadere mai, indipendentemente da dove sia la discarica, inceneritore o quel che sia. Esistono metodi di prevenzione che evidentemente non sono stati applicati.

    0
    0
  7. A prescindere da come sia potuta partire la scintilla… La signora Brancato dice che il sito non era quello giusto per via dell’abitato, il mare e la zona nord… Secondo lei signora Brancato forse lo stoccaggio era meglio farlo nella zona sud? Messina è tutta bagnata dal mare, è tutta abitata ecc. ecc. Quindi il problema non è il sito. Il problema siamo noi ‘buddaci’.

    0
    0
  8. A prescindere da come sia potuta partire la scintilla… La signora Brancato dice che il sito non era quello giusto per via dell’abitato, il mare e la zona nord… Secondo lei signora Brancato forse lo stoccaggio era meglio farlo nella zona sud? Messina è tutta bagnata dal mare, è tutta abitata ecc. ecc. Quindi il problema non è il sito. Il problema siamo noi ‘buddaci’.

    0
    0
  9. MessineseAttenta 19 Aprile 2017 15:14

    Chi fosse Accorintintin lo sapevamo TUTTI. Non è stato un elemento nuovo della politica, calato dal cielo. Da 30 anni bazzica con la politica. Non c’era manifestazione dove non fosse implicato. Me lo ricordo quando, giovane barbuto emulo di Che Guevara, si scontrava con le forze dell’ordine. Non vi lamentate se Messina è alla rovina. L’avete rovinata VOI che avete votato questo incapace.

    0
    0
  10. MessineseAttenta 19 Aprile 2017 15:14

    Chi fosse Accorintintin lo sapevamo TUTTI. Non è stato un elemento nuovo della politica, calato dal cielo. Da 30 anni bazzica con la politica. Non c’era manifestazione dove non fosse implicato. Me lo ricordo quando, giovane barbuto emulo di Che Guevara, si scontrava con le forze dell’ordine. Non vi lamentate se Messina è alla rovina. L’avete rovinata VOI che avete votato questo incapace.

    0
    0
  11. Non e’ che per caso la carta fosse troppo vicina a fonti elttromagnetiche ? Attendo risposta.

    0
    0
  12. Non e’ che per caso la carta fosse troppo vicina a fonti elttromagnetiche ? Attendo risposta.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007