Servizio ristorazione Sirina, a rischio 15 posti di lavoro. La nuova ditta non li assume

Servizio ristorazione Sirina, a rischio 15 posti di lavoro. La nuova ditta non li assume

Servizio ristorazione Sirina, a rischio 15 posti di lavoro. La nuova ditta non li assume

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mercoledì 24 Ottobre 2012 - 12:09

Non percepiscono lo stipendio da aprile, in seguito alla revoca del servizio della ditta a causa di una ispezione dei Nas andata male. A rischio adesso il posto di lavoro, perché la nuova ditta aggiudicatrice non vuole procedere all'assunzione dei lavoratori, nonostante la legge li tuteli. Sulla vertenza, il prossimo 29 ottobre è previsto un nuovo incontro tra le parti all'ufficio provinciale del lavoro dove i sindacati sperano di riuscire a trovare adeguata soluzione alla vicenda

Non ci sono ancora buone notizie per i 15 lavoratori del servizio ristorazione/self service e bar dell’ospedale Sirina di Taormina. Dall’aprile scorso, infatti, una serie di vicissitudini si sono susseguite per il personale in questione che da quel mese non percepisce lo stipendio. La ditta titolare dell’appalto, la Gemeaz Cuisine, in seguito a un’ispezione dei Nas è stata revocata d’urgenza dall’allora direttore Francesco Poli.

A denunciare la vicenda i sindacati di categoria Filcams Cgil-Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Messina che seguono la vertenza: “La nuova impresa, violando la legge che prevede la tutela dei posti di lavoro e quindi il passaggio del personale nei cambi di gestione, non assunse i 15 lavoratori, rimasti in una sorta di limbo e senza stipendio per consentire un loro eventuale riassorbimento all’espletazione della gara d’appalto intanto indetta”.
Niente di tutto ciò è avvenuto. Difatti, “espletata la gara l’azienda vincitrice, “La Cascina”, ha rifiutato la riassunzione dei 15 – proseguono i sindacati – nonostante l’Asp, da cui dipende il Sirina, abbia firmato all’Ufficio provinciale del lavoro un verbale nel quale si riconosce il diritto alla riassunzione del lavoratori”.

“Più volte sollecitato a tutela dei lavoratori che ormai da vent’anni operavano al Sirina e per il rispetto della legge, il nuovo direttore dell’Asp Manlio Magistri si è sostanzialmente disinteressato al problema – incalzano le organizzazioni sindacali -. Siamo davanti ad una situazione paradossale, questi lavoratori nonostante la legge li tuteli, si trovano senza stipendio da oltre sei mesi e rischiano di non riuscire a rientrare al lavoro. Occorre un forte senso di responsabilità da parte di tutte le istituzioni coinvolte affinché si possa trovare la giusta soluzione a questa vertenza”.

Sulla vertenza, il prossimo 29 ottobre è previsto un nuovo incontro tra le parti all’ufficio provinciale del lavoro dove i sindacati sperano di riuscire a trovare adeguata soluzione alla vicenda.
Intanto a favore 15 lavoratori, alcuni dei quali minacciano gesti estremi dal momento che si trovano in una situazione di profondo disagio impossibilitati a pagare mutui, affitti e bollette, si sta mobilitando anche il personale del Sirina che sta raccogliendo firme a favore del rispetto delle norme di legge e quindi della loro riassunzione.

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