Lo schiaffo degli assenteisti alla Messina che lavora e soffre

Lo schiaffo degli assenteisti alla Messina che lavora e soffre

Rosaria Brancato

Lo schiaffo degli assenteisti alla Messina che lavora e soffre

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mercoledì 12 Dicembre 2012 - 06:57

Il malcostume dell'assenteismo finito al centro dell'inchiesta della finanza all'Iacp rappresenta uno schiaffo a quella Messina che in tempi di crisi lavora anche senza stipendio o spera e lotta per un posto. C'è una Messina che ogni giorno suda lacrime e sangue. Sulla vicenda intervengono anche il deputato regionale Nino Germanà e il movimento VivaMessina.

Diciamolo chiaramente: quella cifra, quegli 81 assenteisti all’Iacp su 96 dipendenti (pari all’84,3% dell’organico) è stata uno schiaffo per “gli altri”, per la Messina che lavora e per quella che soffre perché il lavoro non ce l’ha. Le immagini degli impiegati che timbrano il cartellino anche per i colleghi che vanno a fare shopping e poi a fine mese incassano regolarmente lo stipendio sono uno schiaffo a quelle centinaia di messinesi che in questo periodo piangono “lacrime e sangue” perché il lavoro non ce l’hanno, l’hanno perso, lo stanno perdendo, sono in ginocchio perché avanzano due, tre, sei mesi di uno stipendio sudato giorno per giorno. Pensiamo ai precari, ai disoccupati, agli inoccupati, ai cassintegrati, ai neolaureati con la valigia in mano, agli operatori dei servizi sociali o di Casa Serena, agli autisti dell’Atm, ai netturbini di Messinambiente. Pensiamo alle commesse pagate in nero, ai dipendenti del settore privato, negli uffici, nei negozi, negli studi professionali, nelle imprese, là dove se non sgobbi non entrano soldi perché qui non ci sono casse pubbliche senza fondo. E a volte se l’incasso è magro non importa se hai lavorato 12 ore perché quelli sono i soldi e devono bastare. Quel che fa paura nell’inchiesta della Guardia di Finanza è l’alta percentuale di assenteismo: stando a queste cifre l’Iacp si era tramutato in un Palazzo vuoto. Poi c’è la visione del posto pubblico, del denaro pubblico, della cosa pubblica, che non è più un “bene comune da tutelare” . Il fatto che il risanamento a Messina sia all’anno zero è da attribuire a decine di altre concause, ma è evidente che un ufficio deserto non aiuta. Vorrei conoscere quei 15 dipendenti su 96 che hanno onorato quel posto di lavoro, perché davvero oggi a Messina è diventato un bene raro e prezioso che dà senso e dignità ad ognuno di noi. Mentre la crisi sta divorando risparmi e speranze c’è chi si fa beffa della cosa pubblica e del fatto che proprio dagli uffici Iacp dipendono le speranze e la qualità della vita di almeno tremila famiglie. So bene che il posto pubblico non è mai stata una miniera dove ci si spacca la schiena, ma queste notizie fanno male anche solo a leggerle. Questi fortunati che hanno un posto sicuro, sono fortunati due volte perché hanno garanzie che derivano non solo dalla tredicesima, dai contributi ma anche da una solidità economica che ti mette al riparo dal finire nelle mani sbagliate se le banche non ti fanno prestiti perché non hai nulla da mettere sul tavolo, né una busta paga né una “garanzia”. Ecco perché questo malcostume indigna, perché è uno schiaffo a chi lavora con dignità, tra mille difficoltà, aggrappandosi con le unghie a quel poco che c’è, sapendo che l’unico tesoro che un uomo ha è nelle sue mani, è il suo lavoro.

Sulla vicenda il deputato regionale del Pdl Nino Germanà ha presentato un’interrogazione a Crocetta e all’assessore Bartolotta: “L’Iacp è sempre stato al centro di una logorante vicenda giudiziaria- scrive il deputato- e di un’estenuante guerra di ricorsi che hanno prodotto come risultato l’imbarazzante situazione emersa dall’inchiesta. Logiche clientelari hanno impedito la normale azione amministrativa. I lavoratori hanno perpetrato comportamenti biasimevoli, censurabili e dannosi per la comunità, pertanto è importante che la Regione predisponga meccanismi di controllo che pongano fine all’aberrante e dilagante assenteismo ed alla scandalosa gestione dell’Iacp”.

Sulle vicende interviene anche VivaMessina annunciando di voler presentarsi come parte civile qualora dai fatti emergano procedimenti giudiziari.

“Se chi ha un lavoro non sente l’esigenza di onorarlo e se c’è chi in un momento così complicato per la vita del Paese continua a lucrare sui fondi pubblici- scrive il presidente Ernesto Marcianò- è giusto che paghi e che i risarcimenti vengano consegnati a chi in questo momento soffre la situazione di emergenza Non è più tempo di parole ma di testimonianza civile. Non è sopportabile assistere agli scandali che quotidianamente leggiamo e che le forze dell’ordine e la magistratura devono perseguire senza che ne seguano posizioni politiche nette.
In seguito a quanto avvenuto all’Iacp e allo scandalo della formazione, l’associazione preannuncia che si costituirà parte civile ove queste vicende dovessero approdare nelle aule giudiziarie e s’impegna a devolvere quanto eventualmente ottenuto alle cause più strettamente legate alle emergenze sociali vissute dalla città”.

Rosaria Brancato

27 commenti

  1. è normale che in un paese anormale si verifichino questi comportamenti da furbetti del quartierino.Aggiungete che stanno per tornare in mezzo a noi gli alieni della politica che incentivano i comportamenti illegali ed il piatto è “cunsatu”.Non usciremo mai dal tunnel se non scompaiono gli alieni.

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  2. Vorrei chiedere a Nino Germanà che xxxxx ha fatto il suo caro amico Vincenzo Garofalo quando era presidente dello IACP Messina ?

    Chi è senza peccato scagli la prima pietra, e comunque sia come si dice il pesce puzza sempre dalla testa. Non giustifico gli assenteisti per carità perchè nel senso dell’articolo questi dovrebbero essere licenziati in tronco per salvaguardare tutti coloro che ogni giorno, in silenzio con dedizione fanno il proprio dovere e che per quattro lire (poco più di 1000 €) stringono la cinghia e spesso non riescono ad arrivare alla fine del mese.

    Diciamo chiaramente che per molti anni lo stesso IACP, come tanti altri enti parastatale, dove esisteva una forte discrezionalità da parte della politica a gestire i concorsi sono stati gestiti per creare consenso, e questo purtoppo è il risultato.

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  3. Tutti i cittadini dovrebbero andare lì prenderli per le orecchie e buttarli fuori dal loro posto di “lavoro”.
    Licenziamento immediato per giusta causa, la costituzione sancisce il diritto al lavoro ma anche il dovere di mantenerlo quel diritto.
    LICENZIAMENTO

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  4. Il licenziamento in tronco è l’unico corretto risarcimento e che sia da esempio per tutti i dipendenti pubblici fannulloni (Brunetta docet)italiani. Se si sgarra si deve pagare!

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  5. INDEGNI!!!!!!!

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  6. ART.21 COSTITUZIONE. Lo IACP, istituto inutile, zeppo di ingegneri e geometri mediocri, con una macchia indelebile, la progettazione di GHETTI, finisce la sua oscura storia con le manette ai suoi dipendenti. Rosario CROCETTA ha nel suo programma un unico IACP, non è un’ottima proposta, perchè non porterebbe ad una reale economia di spesa, se non per la riduzione del numero degli amministratori e dei relativi compensi, e il controllo sui dipendenti sarebbe ancora più evanescente. Con la proposta CROCETTA, imarrebbero inalterati i dipendenti,i costi di gestione delle unità immobiliari e quant’altro connesso alla gestione immobiliare affidata. Bisogna spingere l’opinione pubblica e la politica, spero nel MOVIMENTO 5 STELLE, per sopprimere completamente le IACP e trasferire le competenze, il personale e gli immobili ai Comuni e Province, in cui insistono le proprietà, trasferendo altresì le risorse per la gestione. Non è possibile licenziare i dipendenti, ma costeranno di meno se in organico a Comuni e Province, e sotto amministratori eletti dal popolo, il controllo sarà più efficace. Lo so che è pronta la replica, “controllo come all’Urbanistica di Messina”, risposta, quella è una patologia, che non è difficile da curare.

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  7. GENTILMENTE USCIAMO I NOMI DI QUESTE 81 PERSONE CHE A DIFFERENZA MIA HANNO UN FORTUNATISSIMO POSTO DI LAVORO?? ANZI VORREI 81 FOTO COME SI FA PER LA CRONACA DI MESSINA QUANDO FANNO I MAXI BLITZ…

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  8. Se non sbaglio lo IACP è un istituto che da e gestisce le case popolari a questo punto visto la situazione, come facciamo a essere sicuri che questo istituto sia stato gestito a norma di legge ed in perfetta regola ?

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  9. Nemo profeta in patria – è un affronto a chi lavora onestamente sudando il proprio stipendio che spesso non arriva anche nel settore pubblico

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  10. Anni fa, un dipendente IACP mi raccontò una storiella.
    Correva voce che, quando uno veniva assunto dall’IACP, la prima cosa che facesse era andare a Shangai, il mercato a Maregrosso, per comprare una giacca usata, senza badare alla misura. Poi andava in ufficio e l’appendeva al porta abiti.
    Poi si assentava regolarmente e chi lo cercava vedeva la giacca appesa e pensava “Se c’è la giacca significa che è in ufficio.”
    Quando andava in pensione, salutava i colleghi, prendeva la giacca ed andava via.
    Appena uscito dalla sede IACP la gettava tra i rifiuti, tanto logora e stinta era.
    Fose non era proprio una storiella……………
    Giuseppe Vallèra.

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  11. Condivido appieno l’articolo e lo spazio che Voi giornalisti avete dato a questi parassiti. Ma da amico di tempostretto e autore di diversi articoli mi permetto di evidenziare il modestissimo spazio dato (da tutti igiornalisti locali, non solo tempostretto)a uno scandalo milto più grave e letteralmente oscurato o quasi: l’arresto del comandante della polizia municipale sezione tutela del territorio e ambientale, cioè l’Istituzione che gestisce più potere di tutti sul territorio e che dovrebbe dare l’esempio di legalità……I rubastipendi (figure meschine e ingiustificabili per carità) non sono figure istituzionali importanti, e forse hanno anche meno sponsor politici…Scusate lo sfogo, ma sono una vittima dell’operato di quel signore e dei suoi uomini, e da 5 anni combatto una guerra giudiziaria per non essermio assoggettato ai loro criteri

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  12. purtroppo non si possono licenziare ,come solitamente si fa nel privato, perchè i sindacati si opporebbero e poi li dovrebbero pure risarcire……una parte malata di un sistema quello italiano che tutela e garantisce i furbi, i ladri ed i delinquenti.come sempre.
    ed a pagare sono sempre i soliti stupidi!!!!!!!!

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  13. MessineseAttento 12 Dicembre 2012 11:15

    Cominciamo con il pubblicare le foto di questi 81 (82 con l’impiegato del comune) campioni di lealtà. Fatto questo, è ovvio che questi signori non possono riavere il posto di lavoro.
    Esclusi quei 15 dipendendi onesti, il personale IACP va azzerato e va indetta immediatamente una procedura di assunzione per altrettanti 81 posti di lavoro che saranno coperti da persone con qualifiche consone ai vari tipi d’incarico. Il tutto con la supervisione del prefetto che eviti la solita infiltrazione politica che, come abbiamo avuto modo di vedere proprio in questi giorni, ammorba la nostra città peggio del solito male atavico di cui la Sicilia è affetta (non posso scrivere la parola perchè l’articolo mi verrebbe censurato).
    Attendiamo la reazione dei sindacati (altro male della nostra città) che fin’ora hanno taciuto (mai decisione sindacale è stata più azzeccata di questo silenzio), che ci diranno che i lavoratori erano solo vittima di un sistema che prevedeva l’assenteismo e varie pu***nate del genere.
    Credo che questa sia l’occasione giusta, per chi di dovere, di dimostrare che la corrente sta cambiando a Messina, per lanciare un avvertimento a tutti gli altri assenteisti che hanno avuto la fortuna di non cadere nelle maglie della GDF, che da adesso si fa sul serio.

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  14. LO SCHIAFFO………
    ce ne vorrebbero 81 schiaffi su 96…poi però i giudici del lavoro statisticamente li reintegrano perchè c’è il favor lavoratoris ed immediatamente tornano sul luogo di lavoro grazie allo Statuto che li garantisce ed alla giurisprudenza morbida di matrice post 68 che come la carta igienica scottex non graffia mai come dovrebbe.

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  15. un datore di lavoro privato li manderebbe a casa a calci nel culo con giusta causa !!!
    e se controllassero anche gli altri uffici ?
    Come nei film di fantozzi …

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  16. A messina chi è disoccupato cerca lavoro, chi ha il lavoro se ne va a passeggio .. Siamo e resteremo un paese di M….. Non capisco perchè non vengano licenziati tutti, si faccia posto a nuovo personale, bisogna dare l’esempio per poter avviare un iter di risanamento in questa città. Fate pagare i danni non lasciate che tutto resti impunito!

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  17. […]Vorrei conoscere quei 15 dipendenti su 96 che hanno onorato quel posto di lavoro[…]

    Pure io li vorrei conoscere perchè fra loro c’è qualcuno che timbrava qualche badge di troppo e non è tanto da onorare…

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  18. magari tra qualche periodo esce fuori il fatto “che 81 dipendendti in gita scolastica x la città di Messina” sono delle vittime inconsapevoli…, che la stampa è l’opinione pubblica li addita come untori del sano vivere civile…. ma ancora oggi 12/12/2012 dove si trovano lavorativamente parlando questi “DIPENDENTI”?

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  19. devono essere licenziati,siamo stanchi del troppo garantismo!!!!e nn solo chi un lavoro non ce l’ha, ma anche chi paga tante tasse e nn ha nulla in cambio!!!

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  20. devono andare a casa queste persone puttroppo siamo in italia la giustizia non funziona cosi questi signori rimaranno al proprio posto vergogna.MA mi faccio una domanda il direttore che fa dormiva fosse non sapeva nulla poveraccio/a licenziateli cosi capiscono cosa significa stare senza lavoro

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  21. una a nazione nata in questo modo non potrà mai cambiare

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  22. vomitevole leggere frasi frutto di populismo e qualunquismo puro.
    Va repressa la parte malata del settore pubblico ma va rispettata la parte sana grazie alla quale tutto un popolo gode di servizi e garanzie che altrimenti andrebbero in malora.
    Facile denigrare tutta la classe di lavoratori pubblci in casi come questo dimenticandosi di chi butta sangue per cercare di tirare avanti la baracca!
    Facciamoci un giro in tutte le altre istituzioni nessuna esclusa e grosse aziende pubbliche e private e vediamo quanti luminari scaldano la sedia senza produrre alcunche’.
    Quindi, partiamo dal presupposto che stiamo pagando lo scotto di 50 anni di clientelismo ed assunzioni fatte senza criterio da parte di tutti; partiamo dal presupposto che la maggiorparte di chi lavora, in tutte le amministrazioni e’ zavorra e ci renderemo conto che l’Italia va in malora semplicemente per l’inadeguatezza e l’assenza di cervello anche di chi pur non passeggiando, resta incollato alla propria scrivania e non capisce un benemerito tubo.
    Cio’ vale per il pubblico e privato, tutti inclusi.
    Quindi o si va verso una professionalizzazione seria, una presa di coscienza di tutti che serva a superare le difficolta’ del momento o andremo tutti allo sfacelo.
    La guerra di tutti contro tutti porta semplicemente allo sfascio totale, accelerandone i tempi.

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  23. con rispetto parlando: lei è mai andato al policlinico alle 8 di mattina,quando tutti dovrebbero essere al lavoro?all’agenzia delle entrate.al comune,alla provincia,all’iacp,insommma in tutti gli enti pubblici messinesi? tabula rasa…allora di cosa parla? Vada al policlinico di Padova( non glielo auguro):Ore 7.30 apre il day hospital,ore 7.25 si aprono le porte della corsia.Questione di mentalita’ egr.sig.re.A messina inizio ore 8.00 si apre,quando si apre,alle 9.30.

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  24. quanto spazio per questi fannulloni, giusto per carità. Ma il mese scorso avete dato meno della metà di questo spazio all’arresto del funzionario più potente del comune di Messina per fatti gravissimi, quasi fosse un rubagalline…e stamane mi avete censurato…stavolta hi scritto più soft, chissà se mi censurate ancora..

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  25. L’unica cosa da chiedersi e’: CARI DIRIGENTI, CAPI UFFICIO etc…. DOVE SIETE STATI FINORA , FORSE IN MEZZO AI FAMOSI 81? U pisci feti da testa. Io lavoro nel privato e se non produco il mio capo mi fa’ il pelo e contro pelo. Non solo, persone a me vicine nel pubblico , hanno dirigenti scrupolosi che controllano a dovere gli impiegati. Sicuramente ogni lavoratore ha l’obbligo di onorare i propri doveri, ma non tutti sono onesti e spesso i dirigenti sono peggio dei sottoposti.

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  26. avalon dove vive? Questa è una delle città ultime in Italia anche per i servizi pubblici in massima parte ( non tutti ) indecenti o inesistenti, per non parlare di molti impiegati. Una città che esiste solo perchè negli ultimi 70 anni in particolare, col metodo democristiano e antimeritocratico, tutti gli ex camnpagnoli sono stati buttati negli uffici cu postu fissu,mentre la gente –normale — emigrava ( ed emigra); così è stato alimentato solo il settore impiegatizio a più non posso, e noi oggi paghiamo le conseguenze, mentre il settore produttivo non esiste più da decenni. Qui nel pubblico si chiede il favore anche per andare al ce…., nonostante le tasse pagate, altrimenti ti attacchi al tram, che non passa.

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  27. Occhio ragazzi.Non facciamoci fregare come al solito. Che gli impiegati fannulloni proliferassero ovunque nel PUBBLICO ed in particolare a Messina lo sapevamo TUTTI. Perché ci si sveglia adesso? Risulta perfino ingiusto additare al pubblico ludibrio i noti fannulloni Dell IACP trascurando tutti i noti fannulloni e parassiti degli altri enti statali e parastatali. HO PIÙ VOLTE sostenuto,inascoltato una tesi peraltro non mia ma di un grande “censurato” psicosociologo Luigi de Marchi: lo scontro in Italia vero e tra i dipendenti del Pubblico assistiti e garantiti e dipendenti del Privato senza garanzie ed assistenza. Tra la sempre piu elefantiaca macchina burocratico parassitaria che sottrae risorse alla macchina produttiva privata dalla quale trae “sostentamento”. Il nostro meridione si e’ adagiato sul “posto fisso”. Questa cosa non va più bene all’EUROPA Alla Lega ,ai poteri forti che grazie ai formidabili mezzi mediatici e giudiziari di cui dispongono stanno scatenando la guerra ,dando in pasto all opinione pubblica alcuni deii fannulloni (DOPO QUARANT’ANNI ED OLTRE GLI IMPEGATI PENSAVANO DI AVER DIRITTO A NON FARE UN C…QUASI PER USUCAPIONE) Nel momento attuale di crisi epocale e di massacro sociale serve al sistema pero’ usare l’arma di” distrazione di massa” e sollevare L’INDIGNAZIONE DEGLI ‘ITALIANI .SI FARANNO TRASMISSIONI TELEVISIVE NAZIONALI (Rai 1 mi ha casualmente gia intervistato su questo argomento) …per dimostrare che LA SICILIA E’ SPRECONA INEFFICIENTE E PARASSITARIA. QUINDI BISOGNA PUNIRLA,TOGLIERLE LO STATUTO SPECIALE ORMAI INGIUSTIFICATO BLA BLA BLA …e tutta la retorica Nordocentrica dei …forestali, della mafia ,delle “siringhe che al nord costano la meta’ ,dei lavativi etc..(per carità cose sacrosante)Cii vogliono fare AFFONDARE definitivamente e abbandonare al nostro destino di serie C peggio dei Pigs ! Si vogliono staccare. Rappresentiamo la palla al piede dell’Italia anzi dalla Padania.Il Nord pur soffrendo attualmente e’ comunque la regione più ricca d’EUROPA . In questa strategia Nordocentrica e leghista si inserisce la,propaganda che vuolmfar passare per inutile la SOLA opera infrastrutturale di FONDAMENTALE importanza per la RINASCITA del sud e di MESSINA e dell’area dello stretto IL PONTE. Parafrasando SENZA PONTE NON SI CANTA MESSA. E paradossalmente senza Ponte c’è lo IACP. Solo i miei cari e amati concittadini non lo capiscono….OGNUNO E’ ARTEFICE E RESPONSABILE DEL PROPRIO DESTINO…..di emigrazione?

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