Una condanna e quattro rinvii a giudizio per la morte in autostrada di Marco Tedesco

Una condanna e quattro rinvii a giudizio per la morte in autostrada di Marco Tedesco

Redazione

Una condanna e quattro rinvii a giudizio per la morte in autostrada di Marco Tedesco

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lunedì 03 Dicembre 2012 - 18:45

Una condanna e quattro rinvii a giudizio per dirigenti e funzionari del Cas nell'udienza per la morte di Marco Tedesco. Il 35enne, due anni fa, si schiantò con l'auto contro il guard rail vicino al casello di Villafranca. Ma, secondo l'accusa, l'autostrada non presentava condizioni di sicurezza accettabili.

Il gup Daniela Urbani ha deciso una condanna e quattro rinvii a giudizio per dirigenti e funzionari del Cas nell’udienza preliminare per la morte del perito informatico Marco Tedesco, 35 anni. L’uomo il 27 dicembre 2010 si schiantò con la sua auto contro il guard rail a pochi metri dalla barriera autostradale di Villafranca. Il gup ha condannato ad un anno di reclusione Paolo Currò, capo stazione dell’ufficio sicurezza e assistenza al traffico del Cas che ha ottenuto la sospensione della pena. Sono stati rinviati a giudizio al 13 giugno prossimo Antonino Piccione, responsabile dell’ufficio sicurezza e assistenza al traffico, Carmelo Cigno, responsabile dell’ufficio tecnico di zona fra Boccetta e Furiano, Letterio Frisone, dirigente dell’unità operativa dei servizi di gestione, e Gaspare Sceusa, dirigente dell’area tecnica e di esercizio. Devono rispondere tutti di omicidio colposo. Tedesco quella sera stava accompagnando a casa la sua compagna, una ragazza polacca di 29 anni che si salvò perché sbalzata fuori dall’abitacolo. Mentre viaggiava in direzione Palermo, perse il controllo della vettura. La Punto finì contro il guard rail e poi concluse la sua corsa contro una collinetta che si trova all’uscita dalla galleria Madonna di Montauto, l’ultima prima dei caselli di Villafranca. Secondo quanto accertato dai periti nominati dalla Procura il Cas non avrebbe adottato gli interventi necessari per la messa in sicurezza di quel tratto di autostrada. In particolare avrebbero accertato la pericolosità dello spartitraffico, privo di protezione laterale, con gli alberi ed una cunetta, che non permettono il controllo di un veicolo che esca dalla sede stradale. Inoltre non sarebbero state installate le barriere di sicurezza omologate dal Ministero dei Lavori pubblici. Barriere che, secondo gli esperti nominati dalla Procura, se installate avrebbero consentito all’auto di Tedesco di rientrare sulla sede stradale evitando l’impatto con la collinetta. Urto fatale per Marco Tedesco che sbattè violentemente il capo e morì in ospedale

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