Piano Aro e futuro della gestione rifiuti: il tempo stringe, troppi dubbi in commissione

Piano Aro e futuro della gestione rifiuti: il tempo stringe, troppi dubbi in commissione

Francesca Stornante

Piano Aro e futuro della gestione rifiuti: il tempo stringe, troppi dubbi in commissione

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giovedì 23 Giugno 2016 - 23:42

Si sono riunite in seduta congiunta la I e la V commissioni consiliari per discutere del Piano Aro, lo strumento che definisce in che modo l'amministrazione intende programmare il settore rifiuti per i prossimi 9 anni. Alle porte c'è la scadenza del 30 giugno ma da questo primo confronto con assessori e direttore generale sono emersi tanti quesiti.

La strada verso l’approvazione del Piano Aro è tutta in salita. Dopo settimane di attesa il corposo documento che disegna la nuova gestione rifiuti per i prossimi nove anni è tornato in aula, sotto la lente d’ingrandimento delle commissioni Bilancio e Ambiente. Una seduta straordinaria dettata dall’urgenza di arrivare il prima possibile all’approvazione da parte del Consiglio, perché l’atto dovrebbe essere approvato entro il 30 giugno. Così ha ordinato la Regione su precisa indicazione del Ministero all’Ambiente. Dunque ancora una volta fiato sul collo e corsa contro il tempo per spulciare le oltre 120 pagine di delibera confezionata dalla giunta Accorinti.

La discussione che si è aperta in aula tra i consiglieri, gli assessori Eller e Ialacqua e il segretario Le Donne è stata soprattutto interlocutoria. Sono stati messi sul tavolo numerosi dubbi e quesiti soprattutto sull’impalcatura della delibera, sono stati posti alcuni interrogativi sui contenuti vastissimi di questo Piano Aro e su ciò che i consiglieri andranno ad approvare votando questo atto. In particolare è stato posto l’accento sul fatto che guardando alle delibere Aro già approvate dai consigli in altri Comune emerge una mera presa d’atto di un atto che recepisce la norma regionale, mentre nel Piaro Aro imbastito dalla giunta Accorinti si entra nel merito di precisi aspetti gestionali che, secondo alcuni consiglieri come il capogruppo Udc Mario Rizzo, non sono di competenza del consiglio. Per esempio compare la volontà di scegliere la formula dell’affidamento in house del servizio rifiuti senza gara ad evidenza pubblica, dunque il progetto Amam che però fa parte di un ulteriore provvedimento al momento stoppato dai Revisori dei Conti. C’è anche un piano finanziario che i consiglieri vorrebbero capire meglio e che, com’era accaduto per il contratto di servizio Amam, secondo molti esponenti d’aula, non dovrebbe transitare dal loro voto. Probabilmente i consiglieri chiederanno delle modifiche all’amministrazione, lunedì ci sarà un nuovo passaggio in commissione bilancio e poi la speranza dell’assessore Ialacqua è di riuscire ad aprire il dibattito immediatamente in consiglio durante la seduta già convocata sempre per lunedì alle 14.

I tempi sono strettissimi e il Consiglio deve anche ricordare che, secondo quanto stabilito dall’ultima ordinanza regionale di Crocetta, in caso di inadempienza entro il termine del 30 giugno, potrebbe andare incontro a delle serie conseguenze.

Francesca Stornante

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