Bisignano: “Il previsto centro Nato all’arsenale confligge con i progetti della zona falcata”

Bisignano: “Il previsto centro Nato all’arsenale confligge con i progetti della zona falcata”

Marco Ipsale

Bisignano: “Il previsto centro Nato all’arsenale confligge con i progetti della zona falcata”

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sabato 20 Ottobre 2012 - 12:16

Riunione preliminare all’Autorità portuale in vista della prossima convocazione del comitato portuale. Il presidente De Simone ha chiesto che ognuno prepari una scheda con le indicazioni per il prossimo piano operativo triennale e per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione. L’assessore provinciale Michele Bisignano riassume gli argomenti della riunione e propone le sue idee

De Simone chiama, i componenti del comitato portuale rispondono. Comune, Provincia, Camera di Commercio e gli altri componenti sono chiamati a fare delle proposte progettuali e a preparare delle schede che possano fungere da supporto alla redazione del prossimo piano operativo triennale ed all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione dell’Autorità Portuale.

Giovedì, nella sede di via Vittorio Emanuele, si è svolta una riunione propedeutica alla prossima convocazione del comitato portuale, momento in cui si tireranno le somme. A farne un resoconto, è l’assessore provinciale Michele Bisignano, rappresentante di palazzo dei Leoni in comitato portuale: “Abbiamo affrontato vari argomenti, a partire dal porto di Tremestieri al quale, oltre alla realizzazione, è importante associare la piattaforma logistica che permetta al nuovo porto di assumere un diverso ruolo commerciale. Spero poi che in comitato portuale, anche gli altri componenti prendano la mia stessa netta posizione: nella zona falcata non va realizzato alcun centro Nato per la smilitarizzazione delle navi. Un’ipotesi del genere configgerebbe con qualsiasi ipotesi di riqualificazione. E’ inutile parlare di sovrintendenza del mare, di museo del mare, di porticcioli, di conflitto con l’ente porto, se poi permettiamo che a due passi si trattino materiali inquinanti. Tra l’altro si avrebbe un’influenza negativa anche per il crocerismo, uno dei pochi settori che tirano in città. Essendo l’area di proprietà del ministero della difesa, ho chiesto che nel prossimo comitato portuale ci sia una univoca e netta presa di posizione. Altrimenti possiamo mettere da parte tutti i progetti sulla zona falcata”.

E collegata alla questione zona falcata, c’è il completamento del pontile nell’area Asi di Giammoro: “Va realizzato in fretta – prosegue l’assessore – perché lì bisogna fare la zona franca. Oggi le aree franche devono essere in aree molto vaste, impossibile farle nella zona falcata. Lì, se ben collegata con la realizzazione del pontile, si possono insediare nuove realtà”.

Si è parlato anche dell’area del quartiere fieristico. “E’ ancora valido l’accordo di programma? – chiede Bisignano -. Va bene lo spostamento nell’area degli uffici dell’Autorità Portuale, ma è anche necessario coinvolgere al massimo le iniziative private per una riqualificazione dell’area e una fruizione quotidiana”.

Per quanto riguarda il terminal crocieristico, conclude Bisignano, “la Camera di Commercio continua a caldeggiare l’idea dei magazzini generali, nonostante il Comune abbia venduto l’immobile, anche se l’iter è stato sospeso. Io propongo anche un’altra soluzione. L’area della Dogana prospiciente al fronte mare non è più utilizzata. Potrebbe essere quello un bello spazio di accoglienza per i croceristi”.

(Marco Ipsale)

5 commenti

  1. Ricordo ancora il titolo della Gazzetta del Sud :” tutti di accordo sul centro NATO nella zona falcata. In arrivo 25 milioni. “Li ho deciso di scappare di corsa da Messina. ….Poi ho saputo del No al ponte ed ai 10 miliardi correlati….che non arriveranno mai più e dei 300 milioni invece che arriveranno nelle tasche dei privati come penale. …..e ho corso ancora più forte ..INORRIDITO

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  2. MA perche si pensava che realmente la nato stanziasse milioni di euro a messina per una zona che non ha nessun accesso se non quello della stradina nella zona falcata, e come pensavate di far transitare i mezzi pesanti per lo smaltimento dei residui della lavorzione ? E che fiducia si potrebbe avere su chi negli ultimi decenni ha creato una sola cosa cioe’ il molo a tremestieri che funziona solo due mesi all’anno ? I restanti mesi lo possiamo usare per fare le sabbiature ma perfavoreeeee ed e costato milioni e ne costera altrettanti……….

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  3. fuggire è da vigliacchi..ma rimane il fatto che qui da noi mi pare che vada di moda il NO a tutto e NON si fa nulla!! se c’è un’ alternativa va realizzata BASTA solo NO e non si fa nulla !! No alla NATO..ok ma è anni che si parla di zona falcata musei e turismo..OGGI solo rifiuti e abbandono ,via gli inetti …compreso chi scappa nella casa a Roma dopo avere depredato quello che poteva !!

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  4. E piu facile dire no intanto lo stipendio arriva lo stesso, relaaaaaxxxxxx. E la gente non ha lavoro.

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  5. Bisignano o non conosce i fatti e la storia o fa finta di non conoscere. Il progetto Nato non è di questi giorni, ma risale a fine anni 90. A poco a poco, i cantieri presenti nella zona falcata hanno chiuso i battenti a Messina, per trasferirsi in Liguria (vedi cantieri Rodriquez). La zona falcata doveva essere sgombrata proprio perchè si discuteva di questo progetto. Quindi se queste inofrmazioni sono conosciute dall’uomo della strada, a maggior ragione dovrebbero essere note a chi è attaccato alla politica.
    Il nostro arsenale che attualmente è niente diventerebbe un centro d’eccellenza Nato, per lo smaltimento di unità navali fino a 2.000 tonnellate (il c.d. naviglio sottile). Ovviamente dovranno essere adeguati gli impianti per lo smaltimento a tutela dell’ambiente e per questo si parla di un investimento di oltre 30 milioni di euro, con qualche conseguenza sul versante “occupazione” e conseguente indotto. Queste cose però Bisignano non le dice perchè i messinesi devono sapere quello che vogliono i nostri politici che ci ritengono degli ignoranti che quindi non devono sapere. Di questo si discute negli ambienti dalla fine degli anni 90. Perchè i nostri deputati allora non hanno espresso il loro dissenso per questo progetto che avrebbe “danneggiato” Messina? Forse non lo sapevano? Oppure è più facile, adesso, fare populismo e suscitare allarmismo nella cittadinanza, (vedi i gruppi “No ponte” ed ecologisti vari, sui danni?)
    Bisignano parla dei crocieristi. Ma perchè non gira per la città e vede lo schifo che Messina offre ai crocieristi, su una città ricca di sporcizia, specie nel salotto di Piazza Duomo? perchè Bisignano non si preoccupa dello scempio provocato dai locali a Piazza Duomo e zone limitrofe? o forse Bisignano non conosce Piazza Duomo?
    Questa è gente che ormai ha fatto il suo tempo e deve andare a casa, possibilmente lontano da Messina, visto i danni che è riuscita a fare e che farà prima della fine della legislatura. O si dovrà leggere della Provincia quello che sta succedendo al comune? Certo in questo periodo, di molte cose, viste le elezioni è meglio non parlarne. Che cosa verrà fuori dopo le elezioni regionali? Segnate nell’agenda questa domanda e questa data 21 ottobre 2012, e dopo ne riparleremo.

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