Porto di Tremestieri, strada tracciata ma dovranno seguire atti concreti e immediati

Porto di Tremestieri, strada tracciata ma dovranno seguire atti concreti e immediati

Marco Ipsale

Porto di Tremestieri, strada tracciata ma dovranno seguire atti concreti e immediati

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mercoledì 27 Maggio 2015 - 22:48

L’assessorato regionale al Territorio e Ambiente dovrà garantire al più presto il trasferimento delle aree. Schiarita sul fronte dei finanziamenti: già disponibili 20 milioni della Regione e 15 dell’Authority, sarà lo Stato a chiudere il mutuo con la Banca Dexia e a trasferire al Comune i 35 milioni in contabilità speciale. In dubbio solo i 10 milioni del Provveditorato, ma eventualmente interverrebbe l’Autorità Portuale. Subito dopo, i poteri speciali

Tre binari paralleli lungo il percorso che conduce al traguardo. Il traguardo è l’avvio dei lavori di ampliamento del porto di Tremestieri e dovrà essere tagliato in contemporanea su tutti e tre i fronti. A parole sembrano non esserci intoppi, nei fatti lo si vedrà. Un piccolo intoppo, ad esempio, si è verificato ieri perché, all’incontro che si è svolto nella sede del Ministero delle Infrastrutture, mancava un interlocutore fondamentale, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce, né c’era alcun suo rappresentante. La motivazione è tanto semplice quanto disarmante: pare che il Ministero abbia inviato la convocazione solo ieri mattina e dunque non ci sarebbe stato il tempo per raggiungere Roma. Lo staff dell’assessorato, raggiunto telefonicamente, ha dato la propria disponibilità al dialogo e promesso un incontro a brevissimo termine. Alla riunione di Roma hanno partecipato il direttore generale del Ministero, Enrico Pujia, il dirigente regionale del dipartimento Infrastrutture, Fulvio Bellomo, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, il sindaco Renato Accorinti, il comandante della Capitaneria di Porto, Antonino Samiani, e, in rappresentanza dell’Autorità Portuale, il presidente Antonino De Simone, il dirigente Ettore Gentile e il segretario Francesco Di Sarcina.

1) IL TRASFERIMENTO DELLE AREE ALL’AUTORITA’ PORTUALE

Ma qual è il ruolo dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente e perché è così importante? Si tratta di uno dei tre binari da percorrere verso la meta. L’area su cui insistono le attuali due invasature del porto di Tremestieri è di competenza dell’Autorità Portuale. L’area subito a sud, quella in cui dovranno essere realizzate altre quattro invasature, è ancora del demanio regionale. “Ne abbiamo richiesto l’affidamento un anno fa – afferma il segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina – e solo una settimana fa, quasi casualmente, abbiamo saputo che la Regione si è espressa nello scorso mese di ottobre, con un parere dell’ex assessore Giarratana favorevole ma condizionato. E si tratta di condizioni assurde. E’ invece necessario che il porto sia gestito in modo unitario perché è inconcepibile che possa essere gestito per una parte da noi e per un’altra dalla Regione”. L’assessorato dovrebbe quindi modificare il parere rilasciato e, in questo senso, Messina punta sull’azione dei suoi massimi rappresentanti politici: l’assessore Croce, il deputato Beppe Picciolo, che si è interessato della questione, ed il deputato Vincenzo Garofalo, che ha nuovamente sensibilizzato il ministro Delrio sulla vicenda.

2) I FINANZIAMENTI

Il secondo fronte, quello dei finanziamenti, è in realtà correlato al primo. Anzitutto perché ci sono in ballo 20 milioni della Regione, cifra confermata ma, come ha ribadito l’assessore Pizzo, bisogna chiudere velocemente l’iter poiché i fondi non possono restare in sospeso a tempo indeterminato. Pizzo ha anzi dato l’ok immediato al trasferimento delle aree all’Autorità Portuale, promettendo il proprio supporto politico in tutte le sedi opportune. E’, tra l’altro, la condizione obbligatoria affinché l’Authority aumenti il proprio contributo economico per l’opera, che già ammonta a 15 milioni, pur se potrebbe anche non rivelarsi necessario. Se, al momento, sono certi i primi 35 milioni, presto potrebbero esserlo altri 35. Sono quelli del mutuo con la banca belga Dexia, in scadenza nel prossimo dicembre. E’ stata concordata con il Ministero una linea già seguita per una vicenda simile con l’Autorità Portuale di Catania, vale a dire l’approvazione delle somme direttamente in contabilità speciale, in questo caso al Comune di Messina. “Abbiamo dato la nostra liberatoria, così come ci è stato richiesto, – riprende Di Sarcina – al Ministero, che adesso perfezionerà gli atti, farà un nuovo decreto e trasferirà le somme. Una parte è andata in perenzione (accade quando i residui passivi non vengono pagati entro un certo tempo, ma comunque si mantiene il diritto al credito, ndr) ma ne chiederemo la restituzione. E’ un problema in via di soluzione per cui la copertura economica è quasi completa. E’ venuta meno una delle due fonti statali, quella che era in capo al Provveditorato alle opere pubbliche, ma probabilmente riusciremo a recuperare anche questa. Eventualmente servirebbero tra i 9 e gli 11 milioni, una cifra che saremmo disponibili a coprire previo via libera del Comitato Portuale, che per legge dispone dei fondi e sono convinto non si opporrebbe perché è interesse comune lo sviluppo della portualità. Impensabile, invece, l’impiego di ulteriori somme del nostro avanzo di amministrazione, che invece servono per tante altre opere”. L’auspicio, dunque, è che arrivi dallo Stato anche la decina di milioni mancante, com’era nelle previsioni iniziali. In caso contrario, la partita finanziamenti sarà chiusa dall’Autorità Portuale, ma sempre partendo dal presupposto del trasferimento delle aree.

3) I POTERI SPECIALI

Il terzo e ultimo problema riguarda i poteri speciali. L’assessore Pizzo è stato chiaro: la Regione non vuole occuparsi dell’approvazione del progetto e “sponsorizza” la concessione dei poteri speciali, così com’è avvenuto per la realizzazione delle due attuali invasature. “Senza – conclude il segretario dell’Authority – potrebbe passare anche un anno per l’approvazione del progetto. Ma sembra di essere tutti d’accordo, compreso il Ministero. Certo ora bisogna passare dalle parole ai fatti e mettere nero su bianco, speriamo entro luglio”. Una volta accertati i finanziamenti e approvato il progetto, si potrà finalmente firmare il contratto con l’impresa. “Ancora non si sa neppure chi dovrà firmarlo – chiosa Di Sarcina – perché l’ordinanza di protezione civile è molto confusa e non è chiaro se sia il Comune la stazione appaltante”.

(Marco Ipsale)

14 commenti

  1. Bell’articolo: semplice e chiaro…

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  2. Bell’articolo: semplice e chiaro…

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  3. FERLISI,forte della tenacia dei messinesi e di chi traghetta a violare il codice della strada,nel PEG 2015 prevede una previsione definitiva di entrata pari a €5.234.000(£ 10 mld),di queste €800.000 per le notifiche. Quanto ci è costato il vizietto di posteggiare in doppia e tripla cifra o passare con il rosso o violare i limiti di velocità o posteggiare senza gratta e sosta? Dopo aver letto le cifre ni pigghiamu a faccia a moffe. Dal 2008 al 2014 €30.133.473(£ 58mld 345mln.), quante cose avremmo potuto fare. Con Buzzanca eravamo più indisciplinati,infatti dal 2008 al 2011 la media annuale è di €4.967.183(£ 9mld 617 mln). Nel 2012 di Croce è scesa a €3.872.147(£ 7mld 497 mln), con RENATO €3.196.296(£6 mld 188mln). Nel 2015 siamo a €593.108.

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  4. FERLISI,forte della tenacia dei messinesi e di chi traghetta a violare il codice della strada,nel PEG 2015 prevede una previsione definitiva di entrata pari a €5.234.000(£ 10 mld),di queste €800.000 per le notifiche. Quanto ci è costato il vizietto di posteggiare in doppia e tripla cifra o passare con il rosso o violare i limiti di velocità o posteggiare senza gratta e sosta? Dopo aver letto le cifre ni pigghiamu a faccia a moffe. Dal 2008 al 2014 €30.133.473(£ 58mld 345mln.), quante cose avremmo potuto fare. Con Buzzanca eravamo più indisciplinati,infatti dal 2008 al 2011 la media annuale è di €4.967.183(£ 9mld 617 mln). Nel 2012 di Croce è scesa a €3.872.147(£ 7mld 497 mln), con RENATO €3.196.296(£6 mld 188mln). Nel 2015 siamo a €593.108.

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  5. Calogero FERLISI è anche a capo dell’AVVOCATURA comunale,dove non può vantare i successi degli incassi della POLIZIA MUNICIPALE,infatti in quel dipartimento ci sono solo uscite, le entrate per giudizi vinti sono solo €110.000 (£ 212mln). Diamo un’occhiata al PEG 2015. Il totale delle spese è €2.140.686 (£ 4mld 143mln), di queste ai nostri avvocati, interni e di fiducia esterni, quelli che ci difendono dall’aggressione legale contro O MUNICIPIU, anche per le fesserie fatte dai nostri dirigenti,sono pari a €1.279.800 (£ 2mld 476mln), quasi tutto il resto va in spese di giudizio, quindi ai cittadini e ad altri avvocati,€1.065.114 (£ 2mld 62mln). Notate che la cifra pagata ai nostri avvocati è maggiore delle spese di giudizio,perché sono bravi?

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  6. Calogero FERLISI è anche a capo dell’AVVOCATURA comunale,dove non può vantare i successi degli incassi della POLIZIA MUNICIPALE,infatti in quel dipartimento ci sono solo uscite, le entrate per giudizi vinti sono solo €110.000 (£ 212mln). Diamo un’occhiata al PEG 2015. Il totale delle spese è €2.140.686 (£ 4mld 143mln), di queste ai nostri avvocati, interni e di fiducia esterni, quelli che ci difendono dall’aggressione legale contro O MUNICIPIU, anche per le fesserie fatte dai nostri dirigenti,sono pari a €1.279.800 (£ 2mld 476mln), quasi tutto il resto va in spese di giudizio, quindi ai cittadini e ad altri avvocati,€1.065.114 (£ 2mld 62mln). Notate che la cifra pagata ai nostri avvocati è maggiore delle spese di giudizio,perché sono bravi?

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  7. Si ha certezza soltanto che ci vorranno quasi cento milioni per realizzare, chissa quando, la decisiva infrastruttura del porto di Tremestieri. No comment!

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  8. Si ha certezza soltanto che ci vorranno quasi cento milioni per realizzare, chissa quando, la decisiva infrastruttura del porto di Tremestieri. No comment!

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  9. Il comportamento dell’assessore del RIVOLUZIONARIO poi RE SARO Crocetta è inqualificabile, anche le pietre di Palermo sapevano di questa riunione così importante per Messina, questo atteggiamento misura il grado di attenzione del PARTITO DEMOCRATICO verso la nostra città. Il PD ha una sola giustificazione, urlare che il RIVOLUZIONARIO poi RE SARO è estraneo al PARTITO DEMOCRATICO, ma allora perché è sostenuto a Palazzo Dei Normanni? RE SARO si vanta di non aver fatto macelleria sociale, questa affermazione è valida solo per gli strapagati dipendenti regionali, partecipate, enti locali, consorzi di bonifica, cas, genio civile, iacp, ato, centri per l’impiego, insomma lo stipendificio siciliano. Ce ne ricorderemo alle prossime elezioni….

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  10. Il comportamento dell’assessore del RIVOLUZIONARIO poi RE SARO Crocetta è inqualificabile, anche le pietre di Palermo sapevano di questa riunione così importante per Messina, questo atteggiamento misura il grado di attenzione del PARTITO DEMOCRATICO verso la nostra città. Il PD ha una sola giustificazione, urlare che il RIVOLUZIONARIO poi RE SARO è estraneo al PARTITO DEMOCRATICO, ma allora perché è sostenuto a Palazzo Dei Normanni? RE SARO si vanta di non aver fatto macelleria sociale, questa affermazione è valida solo per gli strapagati dipendenti regionali, partecipate, enti locali, consorzi di bonifica, cas, genio civile, iacp, ato, centri per l’impiego, insomma lo stipendificio siciliano. Ce ne ricorderemo alle prossime elezioni….

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  11. Dal 2010 il numero dei componenti nella Polizia Municipale è aumentata fino a 50 unità full-time (precari storici) e 20 unità con concorso prefettizio(1 anno rinnovabile);nel periodo del commissario Croce, quest’ultimo ha ridotto a part-time i 50 precari della Polizia Municipale. Con il sindaco Renato Accorinti oltre a mantenere a part-time i 50 precari non ha di fatto rinnovato i contratti ai 20 del concorso prefettizio. Considerato che quasi tutti i “nuovi” 70 componenti svolgevano su strada il servizio di vigilanza e sicurezza territoriale i conti tornano, meno ore meno incassi. Accorinti dichiara di voler più sicurezza e di fatto ha ridotto il numero dei componenti della P.M.: “involuzione dal basso”!!!

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  12. Dal 2010 il numero dei componenti nella Polizia Municipale è aumentata fino a 50 unità full-time (precari storici) e 20 unità con concorso prefettizio(1 anno rinnovabile);nel periodo del commissario Croce, quest’ultimo ha ridotto a part-time i 50 precari della Polizia Municipale. Con il sindaco Renato Accorinti oltre a mantenere a part-time i 50 precari non ha di fatto rinnovato i contratti ai 20 del concorso prefettizio. Considerato che quasi tutti i “nuovi” 70 componenti svolgevano su strada il servizio di vigilanza e sicurezza territoriale i conti tornano, meno ore meno incassi. Accorinti dichiara di voler più sicurezza e di fatto ha ridotto il numero dei componenti della P.M.: “involuzione dal basso”!!!

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