Messina sogna Molde, la "città delle rose": ma via S. Cecilia è una discarica

Messina sogna Molde, la “città delle rose”: ma via S. Cecilia è una discarica

Cesare Giorgianni

Messina sogna Molde, la “città delle rose”: ma via S. Cecilia è una discarica

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mercoledì 20 Giugno 2018 - 07:02

Le condizioni in cui versa un centralissimo tratto di città, anche dopo i giorni delle celebrazioni di Sant'Antonio

Se i numerosi viaggi all’estero mi convincono, di volta in volta e sempre più, che solo la Sicilia è una terra impareggiabile dal punto di vista storico-artistico-architettonico e che andrebbe quindi visitata in ogni suo angolo, dall’altra, mie “escursioni” fuori dall’Italia continuano a confermarmi che, ahimè, in tema di educazione ambientale abbiamo ancora molto da imparare.

Una riflessione, a tal proposito, mi è sorta spontanea percorrendo la centralissima via Santa Cecilia, in pieno centro cittadino, in particolare nel tratto appena a monte della Basilica Santuario di Sant’Antonio.

Passeggiando, guardavo i profumatissimi e rigogliosi (forse troppo perché non potati) alberi di tigli e nell’aria pervasa da quell’odore immaginavo, ad esempio, Molde, la “Città delle rose” incastonata in uno dei fiordi norvegesi, quando un flash a dir poco sconcertante mi ha riportato alla realtà: sono a Messina.

Le fotografie che corredano questo pezzo (scattate stamane con l’amaro in bocca) descrivono meglio di ogni parola l’aspetto di un’arteria che viene spesso attraversata anche da tanti turisti che si vedono girovagare appena sbarcati dalle navi da crociera.

Non mi soffermo quindi a descrivere cosa è stato riversato accanto ad alcuni cassonetti dissestati, tra rifiuti e suppellettili, in quella che può essere definita un’autentica discarica a cielo aperto. Il tutto, ovviamente, accompagnato da olezzi nauseabondi.

E dire che questo autentico “spettacolo” indecoroso, uno “spaccato” della totale assenza di educazione ambientale nella nostra città, è visibile proprio difronte alla Caserma “Calipari” della Polizia di Stato (proprio di fianco al parcheggio riservato agli automezzi). Uno “schiaffo”, una “sfida” alle Istituzioni.

Sotto la limitrofa scalinata di accesso alla stessa, tra l’altro, fra le erbacce che danno rifugio a ratti e insetti di ogni specie, ci sarebbe piaciuto vedere un’aiuola ben curata (era nata a tale scopo), come quelle che a Molde, la Città delle rose”, circondano quasi tutti i palazzi le cui banchine vengono lavate, ogni mattina, con profumati getti d’acqua … Fantascienza !

Siamo a Messina. Stavo solo sognando la lontana, per noi lontanissima, terra di Norvegia…

Cesare Giorgianni

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