Pedaggio illegittimo. Biancuzzo non demorde e scrive al Procuratore della Repubblica

Pedaggio illegittimo. Biancuzzo non demorde e scrive al Procuratore della Repubblica

Giusy Briguglio

Pedaggio illegittimo. Biancuzzo non demorde e scrive al Procuratore della Repubblica

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mercoledì 09 Gennaio 2013 - 09:38

I residenti della zona Nord devono pagare 2,40 euro per andare e tornare dal centro. Tante le richieste di eliminazione del pedaggio rimaste senza alcuna risposta. il consigliere della sesta circoscrizione Mario Biancuzzo ha scritto al procuratore capo della repubblica del tribunale di Messina perché avvii un'indagine che ne accerti la legittimità o meno

2 euro e 40 centesimi. E’ il costo del pedaggio che un abitante della zona nord deve pagare per andare in centro e tornare, utilizzando la tangenziale. E’ così da oltre 40 anni e anche se tutti gridano all’illegittimità il pedaggio è ancora lì. Se sia illegittimo, dunque, non è ancora stato stabilito. Di sicuro, però, è discriminatorio. Se abiti in un villaggio della zona Sud, infatti, puoi tranquillamente usufruire della tangenziale per recarti al centro senza pagare nulla. Il pedaggio, inizialmente imposto fu infatti eliminato. Ma se abiti nella zona Nord, allora devi pagare.

Lo svincolo di Ponte Gallo è l’unico rimasto a pagamento da quando gli altri tratti in tangenziale sono stati sgravati dal pedaggio. Una cosa semplice a Messina è in grado di diventare un mistero, se a ciò si aggiunge il fatto che l’uscita in questione, Messina Nord, è denominata erroneamente con la dicitura “Villafranca”.

Illegittimo e ingannevole? E’ quello che da tanto tempo, e soprattutto negli ultimi cinque anni, residenti e consiglieri lamentano. Nel settembre del 2008 un nutrito gruppo di consiglieri provinciali aveva promosso una mozione per rimuovere il pedaggio perché “discriminatorio”. Nel maggio del 2010, una delegazione di abitanti del sesto quartiere aveva manifestato di fronte a palazzo Zanca. Nel luglio del 2010 la giunta Buzzanca aveva avviato le procedure stragiudiziali perché il pedaggio venisse riconosciuto illegittimo. Nel giugno del 2011 il commissario del Cas, Gaetano Sciacca, aveva proposto all’Anas l’eliminazione del pedaggio. Nell’ottobre del 2012, Mario Biancuzzo, riapriva la questione.

11 km la distanza tra lo svincolo di Ponte Gallo e quello di Boccetta. Distanza che sarà ridotta a 8 chilometri e mezzo col nuovo svincolo di Giostra, quando entrerà in funzione. E di questi, oltre 5 sono percorribili con una corsia unica, e strettoie, creando disagi e lunghe code.

Il consigliere della sesta circoscrizione oggi ritorna alla carica scrivendo al Procuratore della Repubblica del tribunale di Messina: “Si apra un fascicolo di indagine per accertare una volta per tutte se questa tangenziale si debba pagare, oppure se questo pagamento è illegittimo”. Il rappresentante del sesto quartiere vuole vederci chiaro una volta per tutte e chiede di sapere perché il cartello “ingannevole” non sia stato sostituito come richiesto. (Giusy Briguglio)

2 commenti

  1. E chi glielo dice poi alle ditte di trasporto (AST in testa) o trenitalia di ritoccare le tariffe da e per villafranca-Rometta?
    Se per viaggiare con l’auto costa 1.20 di pedaggio, venendo meno il “Pizzo legalizzato” il costo si riduce al consumo del carburante. Pertanto non sarà più economicamente conveniente per gli abitanti della fascia tirrernica viaggiare con le autolinee o il treno. Le conseguenze? Un flusso veicolare molto più intenso di ora, sarà sostenibile? BOH!

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  2. Un’altra battaglia persa dall’inconcludente Biancuzzo (ditemi se ne ha vinta una che sia una).
    Giuseppe Vallèra

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