Pizzo: “Soluzione vicina per gli ex Ferrotel, ma la Regione non è datore di lavoro”

Pizzo: “Soluzione vicina per gli ex Ferrotel, ma la Regione non è datore di lavoro”

Giovanni Passalacqua

Pizzo: “Soluzione vicina per gli ex Ferrotel, ma la Regione non è datore di lavoro”

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venerdì 22 Maggio 2015 - 09:45

Intervenuto al forum organizzato dal candidato sindaco Carmelo Formica, l'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pizzo ha parlato di programmazione europea e delle principali vertenze isolane, a partire da viadotto Himera e Ustica Lines: “Serve un cambio di filosofia”

Si è svolto ieri il forum, organizzato dal candidato sindaco Carmelo Formica, sulle condizioni urbanistiche e infrastrutturali di Milazzo. Tra i presenti l'assessore regionale ai trasporti in quota Udc, Giovanni Pizzo, tallonato dai lavoratori ex Ferrotel in protesta.

E proprio dalla vertenza in questione Pizzo ha iniziato il suo intervento: “Ho avuto ieri un incontro per discutere del contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato, ed è molto probabile che i lavoratori verranno tutti ricollocati. Ma non ho voluto dirglielo, perché non sono stati certo i loro metodi a portare a questo risultato. Purtroppo sono lavoratori dall'età media alta, una generazione fallita, che ha distrutto le generazioni successive e dice di esser stata presa in giro dal sistema. La realtà dei fatti è che il clientelismo ha portato alla saturazione della Regione, e adesso paghiamo lo scotto di 120.000 precari, figli di un'epoca in cui l'ambizione massima era quella di entrare nella guardia forestale. Oggi nessun ragazzo vuole fare il forestale, e per fortuna! Bisogna capire che la regione non è un datore di lavoro, ma un ente che deve erogare servizi efficienti. Purtroppo, finché avremo un tale blocco di precariato sarà difficile migliorare la situazione. Ci vuole un cambio di filosofia”.

Chiusa la questione, si inizia a parlare dei topic del forum. È Formica a introdurre le tematiche: “Le fondamenta di Milazzo sono costituite dal porto. Da lì bisognerà partire, affrontando in maniera diversa il confronto con l'Autorità portuale, che finora non ci ha aiutato a dovere. Chiedo inoltre all'assessore Pizzo di attivarsi per una riduzione, ai residenti nel territorio milazzese, del costo del biglietto per le isole Eolie, un paradiso terrestre quasi “proibito” ai locali perché troppo esoso”. Roberto Sindoni, assessore designato, continua il discorso: “A Milazzo il Piano regolatore generale è vecchio di 40 anni. La spiaggia di ponente versa in uno stato di degrado; è vero, si stanno rifacendo i marciapiedi, ma ci si è dimenticati della strada e degli impianti che potrebbero sorgere nella spiaggia. A Vaccarella urge una riqualificazione, così come per la strada panoramica, “vittima” dell'erosione del costone roccioso. Se poi ci spostiamo nella piana, la situazione è drammatica: mancano servizi, e il problema degli allagamenti si ripresenta puntuale ogni anno a causa della pessima struttura fognaria. Bisogna ripensare i quartieri e anche i collegamenti tra essi e il centro storico. Purtroppo, la mancanza tanto del PRG quanto dei piani particolareggiati lascia la possibilità di costruire nelle aree “C”, utilizzate solitamente per la lottizzazione; è da questa scelta che deriva la precarietà del territorio milazzese”.

È poi il turno di Pizzo: “C'è in corso un riassetto del trasporto a livello europeo, basato su due direttrici: una che si concentra sulle necessità dei pendolari e sui centri urbani, con l'obiettivo di creare una rete di trasporti veloce e pervasiva; l'altra che deve invece mantenere la continuità territoriale. In Sicilia, ad esempio, si lavorava già prima del crollo del viadotto Himera ad un potenziamento della tratta ferroviaria Palermo-Catania, che aveva tempi di percorrenza impensabili di questi tempi”.

Già, il viadotto Himera: “È una questione che va chiarita” – continua Pizzo, – “una volta il sogno di un consigliere provinciale appena eletto era quello di fare una strada. Oggi abbiamo migliaia di kilometri di strade provinciali; ma dove troviamo i soldi per mantenerle? Infatti, i numerosissimi crolli degli ultimi anni riguardano frane e smottamenti del territorio circostante le strade, non le strade stesse. Purtroppo, vale il principio del clientelismo: troppe e inutili le strade siciliane, quando bisognerebbe puntare su ottimizzazione e efficienza di una rete di infrastrutture che deve coinvolgere auto, bus e treni”.

L'assessore entra poi nel merito della programmazione territoriale europea: “L'Europa delle regioni sta tramontando, per andare in direzione delle città metropolitane, vere e proprie “città-stato”. Dietro questa scelta ci sono molti interessi lobbystici, ma c'è comunque spazio per intercettare i finanziamenti diretti alle smart cities, all'efficienza energetica e all'agenda digitale mentre, ad esempio, non c'è più spazio per ulteriore cementificazione. Quel che conta davvero, tuttavia, è la capacità di realizzare progetti di qualità, che rispettino le severe richieste UE. E proprio il problema delle competenze è sempre più pressante nella nostra regione; un problema frutto ancora una volta del clientelismo che ha caratterizzato la politica regionale per anni, portando alla fuga dei giovani – e delle loro competenze – verso l'estero. Qui resta una macchina amministrativa precaria fatta di precari, che rende impossibile reperire le competenze giuste”.

Un'ultima considerazione viene riservata alla proposta di Formica: “Mi attiverò per verificare la fattibilità di una riduzione dei prezzi per le Eolie ai residenti nel milazzese. Ne parlerò con gli armatori, escludendo Ustica Lines: con la società è previsto un incontro nei prossimi giorni, che risolva la situazione di tensione venutasi a creare”. Ustica Lines lamenta da un anno il mancato pagamento della quota regionale per la continuità territoriale, che sta mettendo in seria difficoltà la società di trasporti marittimi. Il braccio di ferro ha già causato diversi disagi, ma per il momento gli esiti della vicenda restano incerti.

Giovanni Passalacqua

2 commenti

  1. Bravo, assessore. Ve ne siete accorti? Meglio tardi che mai…

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  2. Bravo, assessore. Ve ne siete accorti? Meglio tardi che mai…

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