Chiesa del Carmine, quando il turismo è semplice accoglienza

Chiesa del Carmine, quando il turismo è semplice accoglienza

Chiesa del Carmine, quando il turismo è semplice accoglienza

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sabato 21 Luglio 2012 - 13:00

Da inizio giugno un gruppo di giovani volontari ha accolto turisti e pellegrini. L’iniziativa, conclusasi lo scorso giovedì, ha registrato più di 500 presenze. Molto apprezzato dai visitatori, oltre il Santuario, anche il Campanile, per la prima volta aperto al pubblico.

Si trattava di chiedere il permesso al parroco, informarsi sui giorni in cui sarebbero sbarcati i passeggeri dalle navi da crociera, pulire e mettere in sicurezza il campanile ed, infine, organizzare dei turni che permettessero di lasciare aperta la Chiesa anche dopo le 11, orario in cui si è soliti chiudere. Messe a punto queste cose, ad un gruppo di intraprendenti giovani della Parrocchia “Santa Maria del Carmine” di Messina è bastato davvero poco per consegnare, da un lato, ai turisti un’ulteriore opportunità di conoscere e apprezzare le bellezze della nostra città, e, dall’altro, ai messinesi, un motivo in meno per disperare delle nuove generazioni.

Un’esperienza avvincente soprattutto per i ragazzi promotori di tale progetto: «Avere a che fare con così tante persone provenienti da diverse parti del mondo – ci confessa uno di loro – è stato molto stimolante e il dialogo avuto con i visitatori stranieri, rigorosamente in inglese, è stato anche un piacevole esercizio che ci ha spinti a migliorare la nostra pronuncia giorno dopo giorno».

Attivato all’inizio di Giugno, il servizio, totalmente gratuito, ha registrato le firme di ben 417 visitatori, ma molte di più, sicuramente oltre 500, sono state le presenze. Quasi tutti scesi da una nave da crociera, gli altri invece in visita a Messina in auto o in treno. Molti di più gli stranieri rispetto agli italiani: i visitatori stranieri sono stati in maggioranza spagnoli, poi, statunitensi, inglesi, francesi e tedeschi. Tante le persone anche dalla Svizzera, Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda, Malta, Belgio, Russia e Canada. Diversi anche da Ungheria, Polonia, Lituania, Bulgaria e Austria. Alcune presenze anche dal Sud Africa, dall'Australia, dalla Cina, dal Messico, dal Brasile, dalla Nuova Zelanda, dallo Sri Lanka e dall'India. A ciascuno di essi è stato dato un depliant sulla storia della Chiesa e su ciò che conserva, curato dagli stessi ragazzi e in varie lingue. E nemmeno molti messinesi, incuriositi da quest’iniziativa, si sono lasciati sfuggire l’occasione di diventare turisti in casa propria per un giorno, magari ammirando il bel panorama che si può scorgere dal Campanile.

Inoltre, sempre su proposta dei giovani, tra la Chiesa del Carmine ed il convento dei Carmelitani, è stato posto un cartello turistico con la scheda illustrativa del santuario. A promuovere l’iniziativa l´assessore alla toponomastica, Giorgio Muscolino, a finanziare il pannello l'associazione culturale "Luca Marenzio". Tutti gli eventi e le iniziative della Parrocchia possono essere seguiti sulla seguente pagina facebook: https://www.facebook.com/pages/Parrocchia-Santuario-Santa-Maria-del-Carmine-di-Messina/251357926371 (CLAUDIO STAITI)

5 commenti

  1. turista è colui che soggiorna per motivi di svago in un luogo diverso da quello di residenza per almeno una notte . Finiamola di parlare di turismo senza saperne nulla.

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  2. Penso che sia stata un’iniziativa costruttiva.
    Al contrario di altri che pensano che per turisti si intendono solo i soggetti che pernottano a Messina credo fermamente che lasciare nei turisti il ricordo di una cittadinanza accogliente e cortese sia un ottimo punto di partenza per la costruzione di un’immagine nel settore.
    Messina non è certo quella concentrazione di monumenti attrattive ed eventi tale da richiedere necessariamente di pernottarvi, benvenga se lo faranno. Penso che questo turismo dei crocieristi non potrà arricchire nessuno ma se queste persone avranno fatto un piccolo acquisto vuoi in un bar, negozio di abbigliamento o souvenir sarà tutto denaro “inaspettato”.

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  3. caro vanni,a Messina si parla e si sparla di turismo senza capirne nulla,se ci fossero i turisti( quelli veri) la città non sarebbe deserta in piena estate, rendiamocene conto. Il concetto di turista non è un mio pensiero, ma un fatto riscontrabile su tutti i testi universitari e riviste specializzate che studiano il turismo sotto vari aspetti ( economico, legislativo ecc),e che esiste per precisi motivi.Ti consiglio di leggerti l’ apposta normativa vigente, ovvero il codice del turismo, dlgs n 79 maggio 2011 e le vecchie leggi quadro che indicano chiaramente quale sia la figura del turista e perchè.I crocieristi non sono turisti ma solo “”visitatori””occasionali che scendono dalla nave a loro discrezione, e così come tutti coloro che passano da Messina senza sceglierla come destinazione turistica per spendere il proprio pacchetto ( trasporto, alloggio, shopping, attività varie)non incidono in modo significativo sull’economia locale. Il turismo è un fenomeno economico e sociale, che si collega appunto alla figura del turista che deve necessariamente avere le caratteristiche succitate. Anche perchè il fenomeno turistico si misura con arrivi e presenze e con il cacolo della spesa turistica. Ci forniscano i relativi dati, così quello che dico sarà ancora più evidente. Turismo significa muovere l’economia con effetti moltiplicativi, queste iniziative portano soldi?? Hanno degli incassi? Creano occupazione??Non credo.Ben vengano, sicuramente sono utili, ma perfavore non chiamatele iniziative turistiche perchè non lo sono.Meglio chiamarle didattiche e culturali.

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  4. Cercherò di porre rimedio alle mie lacune in campo normativo.
    Vedo che siamo d’accordo sul fatto che queste attività (come ho già scritto) non arricchiranno nessuno ma conosco esercizi commerciali in varie attività, in posizioni strategiche che riescono ad arrotondare abbastanza bene con questi flussi “mordi e fuggi”.
    Tornando alle attività della Chiesa del Carmine mi sembra di aver capito dall’articolo che le guide finora sono state del tutto gratuite per il pubblico ed a costo zero per la collettività. L’ho definito un buon punto di partenza per divulgare una buona immagine della città in previsione di ulteriori crescite future. Il turismo passa anche e soprattutto attraverso la cortesia delle persone, la pulizia dei luoghi, dalla fruibilità degli stessi e soprattutto dalle attività di promozione marketing dei privati addetti ai lavori che non necessariamente significa ribasso a catena dei prezzi.

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  5. liliana parisi 22 Luglio 2012 18:01

    Comunque sia, l’iniziativa dei giovani della Chiesa del Caarmine è lodevole e andrebbe imitata.Meglio poco che niente!

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