Nei giorni scorsi il vicesindaco naxiota ha inoltrato un documento agli organi preposti per attivare al più presto i nuovi organismi consultivi. Punteranno a creare un rapporto di collaborazione tra cittadini e amministratori.

Saranno un mezzo ufficiale riconosciuto in mano ai cittadini (che potranno curare le esigenze e i bisogni della collettività del proprio rione), le Consulte di quartiere che l’assessore al ramo di Giardini Naxos, Carmelo Giardina, ha proposto all’Amministrazione comunale, presentando un regolamento che dovrà adesso andare al vaglio della relativa Commissione e poi in Consiglio comunale. Nei giorni scorsi il vice di Nello Lo Turco ha infatti inoltrato un documento al presidente del Civico consesso, Danilo Bevacqua, per iniziare un iter volto a dare alla città un segnale evidente di interesse e democrazia. “Spero che il documento venga trattato con la massima sollecitudine ed attenzione – ha commentato in merito Giardina – e si possa partire definitivamente con questo nuovo progetto che punterà a far conoscere a tutti in maniera diretta l'artificioso funzionamento della macchina amministrativa, delle difficoltà a poter amministrare in maniera sollecita e delle tante situazioni, a volte ingarbugliate, che indugiano per anni in attesa di soluzioni negli uffici del Palazzo comunale”. Un’iniziativa che per il componente della Giunta risulta di grande valore proprio perché le Consulte (organismi consultivi e propositivi come previsto dall'articolo 53 dello Statuto comunale) creeranno quel rapporto di fiducia e collaborazione tra Palazzo dei Naxioti e residenti. Questi ultimi parteciperanno attivamente alle scelte ed alle decisioni, con la possibilità di intervenire sulla pianificazione e sull'impiego delle risorse, destinate al proprio quartiere. “Tutti, indipendentemente dai loro riferimenti politici, avranno la possibilità di proporre alle istituzioni tutte quelle iniziative atte a migliorare la vita nella zona in cui vivono – ha concluso Giardina -. Vogliamo garantire, in sostanza, un maggiore coinvolgimento della cittadinanza alle decisioni di pubblica utilità”. Propositi che potrebbero divenire realtà a breve.

Enrico Scandurra