Impregilo punta ancora sulla realizzazione del Ponte ma mette le mani avanti

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sabato 27 Agosto 2011 - 10:48

L’amministratore delegato del gruppo Rubegni avvisa che in caso di stop da parte del Cipe «verranno applicate le condizioni contrattuali e le clausole di salvaguardia» per ricompensare gli investimenti dell’azienda

I vertici di Impregilo sono «molto fiduciosi» che il progetto relativo al Ponte sullo stretto di Messina sarà approvato dal Cipe e realizzato. Tuttavia, mettono le mani avanti e qualora si dovesse verificare la condizione contraria , il gruppo avvisa che è pronto a far valere le clausole di salvaguardia previste dai contratti. Nel corso della presentazione dei conti del primo semestre, l’amministratore delegato di Impregilo, Alberto Rubegni, ha detto di credere e puntare sull’importante infrastruttura che unirebbe la sponda sicula e quella calabra, auspicando che «il Ponte di Messina si faccia», ma ha altresì sottolineato che in caso contrario «verranno applicate le condizioni contrattuali e le clausole di salvaguardia. L’azienda dovrà essere ricompensata per il lavoro fatto e per gli utili non conseguiti». Rubegni ha ricordato che «ci sono 400 milioni di euro di fideiussioni bancarie» e che «abbiamo investito in progettazione».
«Speriamo -ha continuato l’ad di Impregilo- che il rinnovato desiderio del governo italiano di puntare sulle infrastrutture si concretizzi. L’Italia può tornare a essere un mercato interessante». Il portafoglio ordini del gruppo sarà progressivamente ricentrato sull’Italia: la composizione attuale dei ricavi vede il 22% venire dal mercato domestico e il 78% dall’estero. I progetti italiani, fra cui la tangenziale Tem di Milano, l’alta velocita’ Milano-Genova, la linea 4 della metropolitana milanese e il Ponte di Messina dovrebbero consentire al gruppo di ottenere entro il 2015 il 35% dei ricavi in Italia».
Il gruppo fa sapere di aver chiuso il primo semestre dell’anno in crescita, con ricavi stabili a 1 miliardo di euro e un utile netto di 39 milioni. «Vogliamo – ha concluso Rubegni- ribilanciare il fatturato, aumentando la presenza nel nostro paese».

6 commenti

  1. aspetta e spera che con i chiari di luna ti facciano il ponte dei sospiri

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  2. Scommettiamo che lo fanno?

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  3. Allora..Io sono il “sig. Impregilo”: se costruisco il ponte e tutti rispettano i contratti io lavoro parecchi anni e guadagno giustamente diversi milioni di euro.

    Se invece per un motivo o per un altro il signor governo o altri fanno in modo che il ponte non si costruisca per qualche cavillo, io sig. Impregilo grazie alle clausole contrattuali guadagno SEMPRE diversi milioni di euro senza comprare una cazzuola ed un sacco di cemento..
    Foste voi al posto del sig. Impregilo vi sporchereste le mani di cemento??

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  4. rossetti mariano 28 Agosto 2011 05:53

    Le penali le paghino Ciucci e Berlusconi, che si sono intestarditi a VOLERE costruire una struttura, costosissima, inutile e pericolosa, per fini niente affatto nobili, ma meritevoli dell’attendione della DIA.

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  5. E così tutti i nodi vengono al pettine, il ponte non si farà, si dovranno pagare le penali alle imprese (e che penali !!!!), forse preventivate?? (nella prima repubblica forse si sarebbero chiamate in altro modo, a pensare male si va all’inferno ma spesso si indovina).

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  6. ciucci,restituisca tutto quanto ha percepito e lo giri all’impregilo,dove dietro compare la manuzza del più grande presidente del consiglio che l’italico popolo di babbi ha avuto

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