Far west in centro a Messina, il complice nega di aver partecipato alla rapina

Far west in centro a Messina, il complice nega di aver partecipato alla rapina

Alessandra Serio

Far west in centro a Messina, il complice nega di aver partecipato alla rapina

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martedì 07 Marzo 2017 - 15:20

Restan in carcere i cugini Cannavò, fermati dalla Polizia dopo la rapina e la sparatoria di venerdì' sera alla gioielleria Burrascano di Corso Cavour. Giovanni, bloccato il giorno dopo con l'accusa di essere il complice di Giuseppe, sostiene di essersi trovato in zona per puro caso.

Restano in carcere i cugini Giuseppe e Giovanni Cannavò, comparsi davanti al Giudice per le indagini preliminari Eugenio Fiorentino per gli interrogatori. Entrambi hanno risposto alle domande del giudice il quale ha convalidato i fermi ed ha emesso provvedimento cautelare: entrambi restano in carcere. Giuseppe, fermato nell'immediato dalla Polizia, ha negato di aver puntato l'arma contro gli agenti, mentre Giovanni ha negato del tutto il suo coinvolgimento nel colpo ai danni della gioielleria Burrascano.

Il ragazzo, che era detenuto fuori Messina ed era in città in permesso premio, ha dichiarato di trovarsi nei dintorni del punto dove è avvenuta la rapina per puro caso, ma non di aver fatto da complice al cugino. E' per questo che è stato inquadrato dalle telecamere della zona, ha sostenuto, ma non ha nulla a che fare con il colpo.

Ma il Giudice non ha creduto alla sua versione dei fatti. Anche lui resta dietro le sbarre.

I cugini Cannavò sono difesi dagli avvocati salvatore Silvestro e Tancredi Traclò.

Alessandra Serio

2 commenti

  1. Ma un povereccio non puo’ più farsi una passeggiata che viene subito importunato dalla polizia che vuole sapere cosa fa da quelle parti. Poveraccio, passeggiava pensando al fatto che doveva tornare in prigione e lasciare il suo amato cugini anche lui in carcere. E’ mai possibile che un buon carcerato non possa passeggiare senza far pensare che ha esploso un colpo di fucile nel corso di una tentata rapina?

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  2. Ma un povereccio non puo’ più farsi una passeggiata che viene subito importunato dalla polizia che vuole sapere cosa fa da quelle parti. Poveraccio, passeggiava pensando al fatto che doveva tornare in prigione e lasciare il suo amato cugini anche lui in carcere. E’ mai possibile che un buon carcerato non possa passeggiare senza far pensare che ha esploso un colpo di fucile nel corso di una tentata rapina?

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