Barcellona, carenza di magistrati al tribunale. Villarosa rilancia l'allarme

Barcellona, carenza di magistrati al tribunale. Villarosa rilancia l’allarme

Redazione Tirreno

Barcellona, carenza di magistrati al tribunale. Villarosa rilancia l’allarme

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giovedì 23 Marzo 2017 - 11:35

Il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto a corto di magistrati. A denunciarlo il deputato M5s Alessio Villarosa tramite un'interrogazione parlamentare

Avevamo già parlato delle criticità causate dallo scarso numero di giudici e magistrati operanti presso il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. Dopo le dichiarazioni del “Movimento Democrazia Disabile Peloritano” arriva adesso l’interrogazione parlamentare del deputato a cinque stelle Alessio Villarosa.

“Dal 31 marzo, a causa di due richieste di trasferimento, i magistrati operativi presso il tribunale saranno solo 11 sui già pochissimi 15 previsti dall’attuale pianta organica –ha dichiarato Villarosa- Una situazione particolarmente difficile, dovuta soprattutto al fatto che il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto si attesta come un tribunale di transito per i vincitori di concorso che, non appena ne maturano il diritto, chiedono subito il trasferimento. Questo causa un continuo trasferimento dei procedimenti da un magistrato all’altro, provocando ritardi e criticità”.

Villarosa punta il dito anche contro le assenze da lavoro, seppur giustificate: “Questa situazione diventa ancora più penalizzante nel momento in cui i nuovi ingressi nella magistratura decidono di usufruire di un loro sacrosanto diritto, quello alla maternità, col concreto rischio però che questo diritto si trasformi in un pesante disservizio per la collettività. Ad oggi, infatti, non esiste una procedura che possa garantire il diritto alla maternità del singolo soggetto e, contemporaneamente, il diritto alla legalità dell’intera collettività”.

Lo scarso numero di magistrati operanti era stato evidenziato, secondo quanto spiegato dal deputato, anche dal presidente del tribunale. Ma per Villarosa le cause andrebbero ricercate non solo nella conformazione interna del tribunale, definito un luogo di passaggio per i magistrati, ma soprattutto in una mancata presa di coscienza del proprio ruolo.

“E’ necessario attuare un opera di sensibilizzazione verso coloro che ricoprono, per scelta, il difficile e delicato compito che il ruolo di magistrato giudicante impone –ha aggiunto Villarosa- Indubbiamente, un tribunale non può e non deve essere considerato un luogo dove andare a lavorare e percepire uno stipendio, per questa eventualità esistono altre professioni ugualmente rispettabili. Un magistrato, soprattutto giudicante, ricopre un ruolo talmente importante per la società attuale e futura tale da necessitare sensibilità e responsabilità parecchio superiori”.

Il deputato ha poi concluso dichiarando di essere pronto a calendarizzare un “question time” in commissione di giustizia, nel corso del quale richiederà l’ampliamento della pianta organica del tribunale.

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