Differenziata al palo: mezzi e attrezzature fermi, impianto di Pace inattivo. Raffica di dubbi

Differenziata al palo: mezzi e attrezzature fermi, impianto di Pace inattivo. Raffica di dubbi

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Differenziata al palo: mezzi e attrezzature fermi, impianto di Pace inattivo. Raffica di dubbi

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lunedì 02 Maggio 2016 - 18:53

La consigliera Pd Antonella Russo pone la lente d'ingrandimento sull'organizzazione del porta a porta e sui progetti che non decollano. Considerato che sulla differenziata si basa il risparmio conteggiato per il 2016 sulla Tari la consigliera chiede al sindaco e all'assessore Ialacqua che fine abbiano fatto i mezzi acquistati, come si intende avviare il servizio e di chi sono le responsabilità dell'attuale fase di stallo.

Raccolta differenziata al momento ferma al palo. Raccolta differenziata che però rappresenta la base forte dei progetti dell’amministrazione Accorinti per la gestione rifiuti perché proprio su questa si fonda metà del piano finanziario del 2016, cioè la stima dei costi che i cittadini dovranno sostenere per il servizio di igiene ambientale. Il documento ha fatto una sua comparsa veloce in consiglio comunale sabato sera, in occasione dell’approvazione delle tariffe Tari che appunto dipendono proprio da quanto Messina dovrà spendere per la sua spazzatura. E non sono mancati i dubbi sollevati da diversi consiglieri comunali sulla reale sostenibilità di un piano finanziario che si basa per metà su previsioni: il via del porta a porta da giugno e un’ulteriore spinta a novembre. Considerato però che di questo progetto si parla da oltre un anno non mancano le perplessità. Anche perché adesso che i soldi della Regione sono arrivati e che i mezzi sono stati anche acquistati, restano delle difficoltà che suonano più come paradossi. Poiché non c’è il bilancio, infatti, mezzi e attrezzature sono fermi. Inutilizzabili. Non ci sono i soldi per le spese necessarie a far arrivare i mezzi nuovi acquistati da una ditta catanese. Né tantomeno per avviare quelle operazioni necessarie per dare il via al porta a porta. A porre la lente d’ingrandimento sull’intricata questione è la consigliera Pd Antonella Russo che appunto segnala che ancora oggi l’iter amministrativo di attivazione della raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti non pare completato, con la conseguenza che ci si chiede se effettivamente sarà possibile attuare tale previsione di riduzione dei costi, conteggiata in 1,3 milioni di euro. La consigliera scrive direttamente al sindaco Accorinti e all’assessore Daniele Ialacqua per sapere come stanno la cose, a cominciare dal fatto che da mesi sono parcheggiati nella rimessa della società ComerSud di Catania 37 automezzi idonei alla raccolta differenziata dei rifiuti. La Russo vuole sapere se per tali automezzi sono stati stipulati i contratti di immatricolazione, di usufrutto a favore di Messinambiente in liquidazione Spa, e se sono forniti di assicurazione e bollo ai fini della loro messa su strada, e, se a tali risposte si dà esito negativo, a chi è imputabile la mancata messa su strada di tali automezzi.

Stesso discorso per i contenitori per la raccolta porta a porta dei rifiuti posizionati nel piazzale dell’impianto di selezione di Pace, e a quanto pare ancora inutilizzati: E’ vero che tali contenitori sono previsti nella maggior parte per l’utilizzo condominiale piuttosto che per quello della singola abitazione e, se così è, come si pensa di provvedere alla originaria fornitura di tali contenitori nei quartieri I e VI, nei quali insistono case singole in misura maggiore rispetto alle abitazioni in condominio?”.

Le perplessità si allargano poi all’organizzazione dello stesso servizio. In questo caso l’esponente Pd chiede se è vero che il censimento delle abitazioni e dei nuclei familiari dei quartieri I e VI non è ancora partito e ciò pregiudica la corretta e valida attivazione del servizio di raccolta rifiuti porta a porta, proprio a causa della mancata individuazione dell’entità e delle tipologie e contenitori da utilizzare in entrambi i quartieri, e, se sì, a chi è imputabile la mancata attivazione o il mancato completamento del censimento delle abitazioni di tali primi due quartieri.

Poi c’è il famoso impianto di selezione di Pace, costato circa 8 milioni di euro e non ancora funzionante: “ A chi deve essere imputato questo mancato funzionamento, e come mai ciò non è avvenuto posto che la previsione dell’apertura di tale impianto risaliva al mese di dicembre 2015? Se e quando tale impianto di selezione sarà affidato a Messinambiente ai fini della sua attivazione? Se e quale danno si sta creando alle casse comunali a causa della mancata attivazione di tale impianto di selezione di Pace (di carta, cartone e plastica) anche alla luce delle richieste di altri comuni di poter conferire i propri rifiuti, richieste che fino ad oggi sono rimaste disattese proprio a causa della mancata apertura e del mancato funzionamento di tale impianto?”.

Una raffica di interrogativi destinati all’assessore Ialacqua e al sindaco. Quesiti e risposte da cui dipende il futuro dei rifiuti messinesi.

F.St.

4 commenti

  1. Bene consigliera Russo, adesso trasmetta la sua “richiesta” per opportuna conoscenza alla Procura della Repubblica perchè apra un’inchiesta sull’immobilismo di Accorinti, Ialacqua e Company. Certamente io mi metto anche nei panni di Accorinti e Company e mi immagino la confusione totale con cui convivono, alla richiesta della Consigliera Russo risponderanno: bohhh!

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  2. Bene consigliera Russo, adesso trasmetta la sua “richiesta” per opportuna conoscenza alla Procura della Repubblica perchè apra un’inchiesta sull’immobilismo di Accorinti, Ialacqua e Company. Certamente io mi metto anche nei panni di Accorinti e Company e mi immagino la confusione totale con cui convivono, alla richiesta della Consigliera Russo risponderanno: bohhh!

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  3. ALMENO AVETE APPROVATO LA TARI, SE NON SBAGLIO. E’ GIA’ QUALCOSA

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  4. ALMENO AVETE APPROVATO LA TARI, SE NON SBAGLIO. E’ GIA’ QUALCOSA

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