Allarme carne rossa, l'Adoc Sicilia Sanita': "Si e' generato un allarmismo eccessivo"

Allarme carne rossa, l’Adoc Sicilia Sanita’: “Si e’ generato un allarmismo eccessivo”

Silvia Mondi

Allarme carne rossa, l’Adoc Sicilia Sanita’: “Si e’ generato un allarmismo eccessivo”

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lunedì 02 Novembre 2015 - 07:33

Ad intervenire, inoltre, con un'importante precisazione anche il docente universitario del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Messina e Presidente Ricerca Consorzio Filiera Carni, il prof Vincenzo Chiofalo, che ha voluto chiarire la netta differenza tra sistemi produttivi e sistemi di controllo degli stessi

In seguito alle ricerche effettuate dall'Oms sul consumo di carne rossa, il responsabile Adoc Sicilia Sanità e Presidente del Comitato dell'Organismo di Controllo Consorzio Filiera Carni, Giuseppe Abate, fa presente la diffusione di un eccessivo allarmismo inutile creatosi tra i consumatori. Ad intervenire sulla questione, anche il docente universitario del Dipartimento di Scienze Veterinare dell'Università di Messina e Presidente Ricerca Consorzio Filiera Carni, prof Vincenzo Chiofalo, che chiarisce la differenza tra sistemi produttivi e sistemi di controllo degli stessi.

Come ben si sa, le televisioni nazionali ci hanno recentemente e, letteralmente, bombardato di notizie relative al consumo di carne rossa e le terribili conseguenze che ne possono derivare dall'assunzione di quest'alimento; alimento che nutre il pianeta da secoli.

Il responsabile dell'Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori (Adoc Sicilia Sanità) e Presidente del Comitato dell'Organismo di Controllo Consorzio Filiera Carni, Giuseppe Abate, interviene sulla questione relativa al consumo di carne rossa, in seguito alla pubblicazione della ricerca dell'Oms e dichiara: "L'Oms non ha nient'altro che ufficializzato un'allerta relativa alla quantità di consumo, ma esistono ampie prove scientifiche sui benefici del consumo di carne nell'ambito di una dieta sana. Si è generato un allarmismo eccessivo sui rischi collegati allo sviluppo di cancerogeni".

In realtà, infatti, la pubblicazione della ricerca effettuata dall'Oms ha creato quasi il panico tra i consumatori, ma l'obiettivo principale della notizia doveva essere vista, secondo l'Adoc, come un'opportunità per fare chiarezza sulle proprietà di un alimento che è stato da sempre fondamentale per la storia dell'uomo.

La dieta mediterranea, di cui la carne è protagonista, ha infatti da sempre rappresentato un giusto equilibrio ed uno dei migliori esempi di alimentazione che mira a salvaguardare la salute dell'uomo.

Secondo l'associazione, la carne è un alimento che ha nutrito il pianeta per anni; sarebbe perciò importante approfondire le indagini svolte e non limitarsi allo "scalpore della notizia".

Ad intervenire, inoltre, con un'importante precisazione anche il docente universitario del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Messina e Presidente Ricerca Consorzio Filiera Carni, il prof Vincenzo Chiofalo, che ha voluto chiarire la netta differenza tra sistemi produttivi e sistemi di controllo degli stessi.

"Gli strumenti per garantire la salute del consumatore sono le norme di sicurezza alimentare ed i sistemi volontari di certificazione, che rappresentano il vero e netto confine tra un'alimentazione a rischio ed una sicura" dice Chiofalo. "Il controllo sulla filiera è riferito a sistemi di allevamento che tutelino il benessere animale, quesito fondamentale per la sanità dell'animale e dell'intero allevamento".

Secondo il docente universitario, dunque, esistono sistemi produttivi controllati e certificati, attraverso i quali al consumatore viene garantita non solo la certezza dell'origine, ma anche la registrazione dettagliata e trasparente di "tutta la storia che ha portato a quella fetta di carne bovina".

La carne rossa, dunque, e gli insaccati in generale, se perfettamente bilanciati ed inseriti all'interno di una dieta sana ed equilibrata, in dosi corrette, possono soltanto regalare al consumatore benefici e benessere alimentari, per la salute e per il palato.

Come tutto del resto, basta semplicemente non abusarne.

Silvia Mondì

4 commenti

  1. imprenditore messinese 2 Novembre 2015 10:31

    Non emerge però nulla che smentisca, neanche in parte, le conclusioni degli studi medici ripresi dall’OMS. L’impressione è che sia una difesa dell’Industria italiana alimentare senza approfondire quali possano essere i pericoli alla salute pubblica legati alla presenza dei conservanti nelle carni, quali prosciutti, salami ed insaccati in generale. Ci saremmo aspettati da questi luminari interventi tecnicamente molto più argomentati.

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  2. imprenditore messinese 2 Novembre 2015 10:31

    Non emerge però nulla che smentisca, neanche in parte, le conclusioni degli studi medici ripresi dall’OMS. L’impressione è che sia una difesa dell’Industria italiana alimentare senza approfondire quali possano essere i pericoli alla salute pubblica legati alla presenza dei conservanti nelle carni, quali prosciutti, salami ed insaccati in generale. Ci saremmo aspettati da questi luminari interventi tecnicamente molto più argomentati.

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  3. Gettare in pasto ai lettori le notizie senza un adeguato commento può generare interpretazioni fuorvianti, specie da parte di chi non è introdotto sull’argomento. Per questo tipo di notizie non dovrebbero esistere i titoli “urlati” ed a 5 colonne, utili solo ad attrarre l’attenzione e sollecitare la memoria di chi non legge a fondo l’articolo e non ha la voglia di documentarsi ulteriormente. Purtroppo i vari mezzi di comunicazione (TV, giornali ed ora anche i blog)fanno di tutto per attrarre spettatori e lettori, contribuendo non poco alla diffusione di informazioni non esatte e/o incomplete.

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  4. Gettare in pasto ai lettori le notizie senza un adeguato commento può generare interpretazioni fuorvianti, specie da parte di chi non è introdotto sull’argomento. Per questo tipo di notizie non dovrebbero esistere i titoli “urlati” ed a 5 colonne, utili solo ad attrarre l’attenzione e sollecitare la memoria di chi non legge a fondo l’articolo e non ha la voglia di documentarsi ulteriormente. Purtroppo i vari mezzi di comunicazione (TV, giornali ed ora anche i blog)fanno di tutto per attrarre spettatori e lettori, contribuendo non poco alla diffusione di informazioni non esatte e/o incomplete.

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